Mancano solo pochi giorni ad Halloween. Simbolo mondiale di una festività diventata ormai globale, la zucca, dolcissima e gustosa è un alimento ideale per festeggiare questo periodo, oltre ad essere l’ortaggio di stagione per eccellenza, versatile per tante ricette e di tante tipologie.
La zucca è un ortaggio dalle mille qualità, coltivato sia per le buone proprietà nutritive che per usi decorativi. Proprio da qui nasce anche la tradizionale distinzione tra le zucche commestibili e le zucche da intagliare o da utilizzare per abbellire le tavole autunnali di forme insolite e note di colore. Lasciando per il momento da parte lanterne e centrotavola, ci occuperemo di tutti i tipi di zucca da utilizzare in cucina per le nostre ricette, selezionando i più rinomati e i più semplici da reperire in commercio.
Cominciamo con il dire che il termine zucca comprende i frutti di diverse piante appartenenti alla famiglia delle Cucurbitacee. Originaria del Centro America e importata da Colombo, la zucca ha trovato terreno fertile lungo tutto lo stivale adattandosi magnificamente ai più disparati habitat. Ecco perché dei tipi di zucca italiani si potrebbe parlare per giorni senza però dimenticare che questo ortaggio ha una lunga tradizione culinaria, con ricette tipiche in ogni cucina del mondo.
Quanti tipi di zucca conoscete?
Un po’ come per la pasta, il territorio italiano offre moltissime varietà di zucca da scoprire e soprattutto gustare, perché si presta a diverse ricette, sia dolci , come la torta soffice di zucca, che salate, come gli gnocchi di zucca.
Esistono circa 500 varietà di zucca, con le forme più strane e colori accesi. Tutte fanno riferimento a 15 specie, 10 delle quali non sono commestibili, mentre i cinque tipi di zucca mangerecci, che deliziano i nostri palati, sono: la zucca da orto o zucchina, la zucca gigante, la zucca muschiata, la zucca del Siam e l’Ayote. Di queste, fanno parte moltissime sottospecie che si sono adattate perfettamente al territorio italiano esprimendo il massimo in bellezza, sapore e resa.
Iniziamo allora il nostro viaggio attraverso le qualità di zucca che possiamo trovare sui banchi dei mercati con qualche modesto consiglio gastronomico.
Zucca Spaghetti
Moderate il vostro stupore, se non avete mai visto una zucca spaghetti. Ha origini sudamericane, forma ovale, polpa giallo chiaro, la zucca spaghetti deve il suo nome al fatto che una volta cotta – rigorosamente intera, in forno o bollita – e tagliata a metà, la polpa fibrosa al suo interno ricorda una porzione di noodles pronta da condire. Al gusto è molto delicata.
Table Gold
Risulta maggiormente adatta alle preparazioni dolci, utilizzata soprattutto in America perché la sua polpa ha un retrogusto alla nocciola. La sua buccia è chiara, di colore giallo-crema.
Lunga di Napoli
tra i tipi di zucca lunga è certamente la più diffusa e viene venduta generalmente a tranci, privi o quasi di semi perché concentrati alla base dell’ortaggio, che può arrivare al metro e superare i 20 kg di peso. Il colore è arancio intenso, è adatta alla preparazione di zuppe e sughi ma anche a essere grigliata.
Zucca moscata di Provenza
Forma tondeggiante e schiacciata, solchi ben visibili e buccia liscia color ocra, questa zucca piuttosto dolce, come la Lunga di Napoli, e le moscate in genere, paga lo scotto di una resa acquosa e di un sapore che talvolta ricorda il melone, addirittura il cetriolo. La polpa della Provenzale è comunque più spessa e dolce, più consistente in generale. Oltre alla solita minestra, potete farci i canditi, o un bel purè.
Zucca Butternut
Molto diffusa negli USA e nei paesi anglosassoni, la zucca Butternut è dolce e aromatica, ideale per minestre, purè, risotti, cotture al forno. La scorza sottile tende al beige, la superficie è liscia e la forma leggermente allungata, a pera. La variante Butternut rugosa, o Violina, si distingue per la superficie ruvida e la forma che ricorda un violino.
Zucca Hokkaido (Uchiki Kuri)
Avete mai sentito parlare della zucca Hokkaido? Questa particolare varietà dell’ortaggio, conosciuta anche come zucca castagna o Potimarron, sta prendendo sempre più piede nelle ricette invernali. A garantirle il successo sono tre aspetti: la buccia commestibile che può essere cucinata allo stesso modo della polpa, il profilo nutrizionale e il suo particolare sapore, che ricorda proprio una purea di castagne. Qui in Italia è più facilmente conosciuta come zucca castagna, un po’ per la sua forma, più piccola e simile al grosso seme, un po’ per il sapore, unico nel suo genere, simile a quello della castagna appunto. Si tratta di una varietà dalla dimensione relativamente contenuta rispetto alle altre zucche, motivo per cui è facile da trasportare e lavorare in cucina. È considerata una zucca invernale, e può essere consumata anche lungo tempo dopo la sua raccolta. Inoltre, aspetto unico nel suo genere, ha una buccia commestibile che può essere tranquillamente cucinata.
Zucca Iron Cup (Tetsukabuto)
Originaria del Giappone, in realtà è un ibrido, il suo nome inglese richiama la durezza della scorza. La polpa giallo-arancione, densa e dolce, è ideale per risotti e creme, ma questa zucca è nota per essere ottima anche al forno, condita semplicemente con olio, rosmarino e sale.
Zucca Mini Kawaii Lady
Zucca monoporzione, piccola e saporita (max 450 g a porzione). Al suo interno la polpa è arancione acceso, molto dolce. Perfetta per essere consumata con la buccia e con i suoi semini tostati: viene considerata una zucca “zero waste” perché non viene sprecata nessuna sua parte.
Marina Di Chioggia
La zucca nazionale, varietà di “Cucurbita maxima” intransigente e durevole quanto squisita. La riconoscete dalla superficie, irregolare e bitorzoluta e dal colore rosso-bruno che raggiunge a piena maturazione. La zucca Marina di Chioggia ha una polpa molto saporita e adatta alla preparazione di gnocchi, ripieni e risotti.
Zucca Tonda Padana
La sua origine è probabilmente messicana, ma si è perfettamente ambientata nel clima della pianura padana. La si riconosce per le striature pronunciate, la forma tondeggiante e il robusto peduncolo legnoso. La polpa è arancione e soda, adatta a ripieni e mostarde, i semi grossi e saporiti.
Zucca Mantovana
La sua polpa densa, dolce e farinosa la rende l’ingrediente ideale per i ripieni di pasta fresca e quindi per i famosi tortelli. La zucca mantovana è particolarmente adatta anche a realizzare creme per ricette zuccherine o salate. La sua buccia è rugosa e verde, la polpa arancione vivace e la forma ricorda tipicamente un turbante. Una variante diffusa anche nel piacentino e nel pavese, la Zucca Berrettina, è chiamata localmente Cappello del prete.
Perciò cari lettori, ora che conoscete le sottospecie di zucca più particolari, sbizzarritevi con ricette fantasiose e magari provate a cercare la zucca migliore per il ripieno dei vostri ravioli – o perché no – indossate per una volta il cappello bianco come dei grandi chef e stupite i vostri ospiti con un tiramisù alla zucca e scaglie di cioccolato.