Vinitaly 2024, padiglione Calabria: DOVE TUTTO È COMINCIATO.

Archiviata la 56^ edizione del Vinitaly con 97mila presenze che continua a confermarsi evento di riferimento per il mercato del vino. Nel padiglione 12 per la prima volta tutte le aziende calabresi hanno condiviso un unico spazio, 70 produttori di vino e 10 liquorifici in 1400 mq. Una presenza importante, che sottolinea coesione, appartenenza e sinergia in nome del territorio. Noi c’eravamo, vediamo insieme cosa è successo.

Archiviata la 56^ edizione del Vinitaly con 97mila presenze e un leggero incremento degli operatori esteri da 140 diversi paesi che salgono a quota 30.070 (31% sul totale), di cui 1200 top buyer (+20% sul 2023) da ben 65 nazioni selezionate. Sul fronte delle presenze estere a Vinitaly 2024, gli Stati Uniti si confermano in pole position con un contingente di 3700 operatori presenti in fiera (+8% sul 2023); seguono Germania, Uk, Cina e Canada (+6%) e in aumento anche i buyer giapponesi (+15%).

Per il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo:Vinitaly consolida il proprio posizionamento business e un ruolo sempre più centrale nella promozione internazionale del vino italiano. I dati della manifestazione, unitamente al riscontro positivo delle aziende, confermano gli obiettivi industriali dell’attuale governance di Veronafiere fortemente impegnata a potenziare il brand fieristico del made in Italy enologico nel mondo. Va in questa direzione il rafforzamento della collaborazione con tutti i referenti istituzionali, oggi in prima linea con Veronafiere nel sostenere l’internazionalizzazione del settore”.

Questi i numeri generali della più grande manifestazione enologica italiana, che da un punto di vista organizzativo e di risultati, nonché di grado di soddisfazione delle aziende partecipanti si conferma un evento vincente e viene promosso a pieni voti rispetto al Vinexpo e al Prowein.

Vinitaly 2024, Padiglione Calabria

E al padiglione 12? Com’è andata? Dai primi confronti con i produttori calabresi si confermano tutti i dati positivi registrati altrove.  “Dove tutto è cominciato” – questo il claim scelto dallo stand della Regione Calabria per il Vinitaly 2024, che ha voluto celebrare un ritorno alle origini, possibile grazie alla ricerca archeologica. La lunga storia d’amore tra il vino, l’archeologia e la Calabria, però, non è solo uno slogan ad hoc per il prestigioso appuntamento annuale dedicato all’economia e alla cultura del vino, conclusosi mercoledì scorso a Verona. L’esemplare esposto in copia al Vinitaly nello stand Calabria proviene proprio dall’area di Sibari, dove furono rinvenute in antiche capanne diverse serie di vasi fatti per contenere, versare e bere vino, come le coppe in argilla grigiastra che si possono ammirare sempre esposte in copia nello stand, che risalgono a circa 3.200 anni fa.

E proprio nel padiglione 12 per la prima volta tutte le aziende calabresi hanno condiviso un unico spazio, 70 produttori di vino e 10 liquorifici in 1400 mq. Una presenza importante, che sottolinea coesione, appartenenza e sinergia in nome del territorio. Tantissimi gli appuntamenti all’interno dell’area, dove siamo stati presenti come Radio Food proprio con l’intento di registrare le novità regionali, i nuovi trend e il sentiment degli stessi produttori.

Calabria al Vinitaly and the City e altri fuori salone

A partire dal fuori salone ufficiale, Vinitaly in the city ha riscosso molto successo e interesse verso i prodotti di Calabria, preziosi i contributi attraverso numerose masterclass del giornalista Paolo Massobrio e Maurizio Pescari per l’olio extravergine d’oliva. Da segnalare anche fuori della fiera ufficiale, il party privato a Piazza delle Erbe presso il Ristorante Casa Mazzanti dell’azienda Ippolito 1845, dove Vincenzo, Gianluca e Paolo dell’omonima cantina hanno accolto giornalisti, buyer, influencer e istituzioni al centro della città scaligera offrendo un sorso di Calabria.

Altro momento del fuori salone che ha visto coinvolta la Calabria come protagonista è stato il Drink with love, organizzato da Giulio Francesco Bagnale, L.O.V.E. associazione e Gagliardi Associati. Festa privata negli stessi giorni del Vinitaly, all’interno del negozio musical box, a pochi passi da Porta Re Teodorico della fiera di Verona. Un vero e proprio speakeasy dove degustare in un’atmosfera rilassata, e con il giusto timing, fuori dal caos 18 cantine tra cui 2 calabresi. Oltre la co-organizzazione di Giovanni Gagliardi e Vincenzo Alvaro la Calabria è stata protagonista durante la prima sera con la cucina di Giuseppe Pucci de “A Casalura” di Cirò Marina.

Incontri calabresi

Partenza col botto per questa 56 edizione per il Padiglione Calabria con Il Cirò secondo Luca, masterclass condotta da Luca Gardini. Un viaggio nella storica denominazione del Cirò con il “wine killer”, editor Gardininots.com, Best Italy wine critic of the world 2022 e curatore della Guida ai vini de L ’Espresso. A seguire “Verticali di verticale” con Matteo Gallello e Jacopo Cossater, fondatori del magazine indipendente Verticale, alle prese con una speciale degustazione in più annate di due vini calabresi.

Nelle 4 giornate tanti i grandi comunicatori del vino nazionale ed internazionali affiancati da comunicatori regionali. Lunedì 15, molto interessante il dialogo tra Angelo Peretti, scrittore e direttore Internet Gourmet, con Alessandra Molinaro di Slow Wine Calabria; o ancora la presentazione della guida “Bollizine” 2024 di Tommaso Caporale con importanti ospiti come Sara Vitali, Cinquesensi editore, Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi, Gianluca Gallo, Assessore Agricoltura Regione Calabria, Andrea Radic, giornalista, per concludere con il confronto tra Luciano Pignataro, Il Mattino e 50 Top Italy con Giovanna Pizzi, Enogastronoma a tema Calabria ultra da Bivongi a Reggio Calabria.

Di grande spessore culturale il momento guidato, nella giornata di martedì 16, da Francesca Ciancio giornalista gastronomica con “la leggerezza”. La lezione americana di Italo Calvino e il vino Calabrese.

Gran finale con Spiriti calabri mercoledi 17, omaggio alla tradizione liquoristica calabrese Con Francesco Bruno Fadda, Giornalista gruppo GeDi e direttore Spirito Autoctono, ancora una volta a sancire l’importanza del comparto liquorista di questa regione, quest’anno presente insieme al vino al centro del padiglione Calabria.

Tra gli appuntamenti fissi tornano come ogni anno Le donne del vino, quest’anno con la presentazione di un virtuoso progetto: “Korale”, le donne del vino calabrese contro la violenza di genere, con Chiara Giannotti, Vino Tv e le socie della Delegazione Calabria.

A chiudere questa carrellata riassuntiva il talk “I SUONI DEL VINO” assaggi, dialoghi e musica con il cantautore Dario Brunori, Massimo Cervelli e Tommaso Labate giornalisti Radio Rai e La coppa pitagorica o della morigeratezza, l’incontro con il maestro orafo Gerardo Sacco, Rocco Zappia, Docente Viticoltura UniRc e Gianluca Gallo, Assessore Agricoltura Regione Calabria.

Tutte le degustazioni tecniche del Vinitaly sono state curate da Gagliardi Associati ed è proprio Giovanni Gagliardi che sottolinea: “Oggi la Calabria del vino sta arricchendo con vigore e consapevolezza l’eredità del passato. Ha riscoperto l’orgoglio della propria identità, ha messo a dimora un ritrovato amore per le sue origini con slancio contemporaneo. Sensibilità e visioni sono in fermento. Una nuova era è in divenire.”

Visione che abbraccia l’intero progetto in essere e che è stato presentato qui a Vinitaly e che condividiamo a pieno.

La novità “food” della Calabria al Vinitaly 2024

Grande novità, o meglio dire gustosa novità, il ristorante curato da Cucinato Caterina Ceraudo, Armando Codispoti, Federica Di Lieto, pensato per accogliere stampa, buyers e istituzioni. I tre chef, uno al giorno, hanno proposto i loro piatti must ovviamente abbinati ai migliori vini calabresi. Domenica 14 ha inaugurato Caterina Ceraudo, di Dattilo *Michelin con un menu dedicato al Tartufo di Calabria dove compare “Uovo pochè, asparagi, guanciale croccante e tartufo” e “Gnocchetto di patate, latte e tartufo”. Dal Pollino alle Serre, la Calabria è terra di tartufo pregiato nero, negli ultimi anni, si sta affermando come prodotto identitario della cucina regionale.

 Lunedì 15 è stato il turno di Armando Codispoti, Ristorante Levante in Franciacorta che dedica le sue portate al meze (o mezze), antipasti, prevalentemente cremosi, tipici della cucina del Mediterraneo orientale, tutti interpretati con i prodotti della Calabria, come tributo all’intreccio di dominazioni, scambi e culture che nel corso dei secoli hanno interessato la regione. Tra i piatti presenti: Hummus di ceci con nocciole tonde calabresi tostate, olio extra vergine Calabria Igp, Cipolla Rossa di Tropea IGP; Insalata russa con ventresca di tonno olive e peperoni arrostiti; Yogurt greco con tahina, limone di Rocca Imperiale Igp, mandorle tostate e riduzione di melograno.

Chiude questo percorso gastronomico la personal chef Federica Di Lieto con Poverello bianco, Cipolla Rossa di Tropea IGP, melassa di fico di Cosenza Dop, caprino; Focaccia di ‘nchiampara; Cavatelli, baccalà, peperoni, olive infornate. Tutti piatti che si ispirano al “desco contadino” e alla cucina di orto, e di cortile nata per necessità e fame con una forte connotazione campestre e rispecchia la ricchezza della biodiversità dei suoi innumerevoli habitat.

5starwines premia Senatore Vini

Grande risultato per l’azienda Senatore Vini, che è stata premiata come Primo Classificato del 5starwines, emergendo come il Miglior Rosè Biologico dell’intero Vinitaly. Il trofeo è arrivato grazie al rosè Puntalice Bio ed è la prima volta che una cantina Calabrese riceve un premio di questa taratura.

La vittoria di Senatore Vini al Vinitaly non è solo un successo per la cantina stessa, ma un motivo di grande orgoglio per l’intera regione Calabria. Questo risultato mette in luce il potenziale enologico della Calabria e conferma la sua posizione sempre più rilevante nel panorama vinicolo nazionale e internazionale.

Vito Senatore con il Presidente della Regione Occhiuto e l’Assessore Gallo dopo il premio

Calabria versante Sol&agrifood

Importante il palinsesto anche al padiglione C Sol&agrifood con 40  aziende calabresi di olio extravergine di oliva presenti. Noi abbiamo seguito il talk Prevenzione in ogni goccia. Il ruolo dell’olio extravergine di oliva nella lotta ai tumori, con Massimino Magliocchi, Presidente Consorzio Tutela Olio di Calabria Igp, Francesco Schittulli, Presidente Lilt, Fulvia Michela Caligiuri, Commissario ARSAC, Marco Cerreto, Capogruppo FdI Commissione Agricoltura Camera Deputati, Gianluca Gallo, Assessore Agricoltura Regione Calabria, moderato da Claudio Brachino, Giornalista. Il momento è stato curato dal Consorzio Olio di Calabria Igp.

Vinitaly 2024: novità, eventi ed incontri