Lunedì 27 novembre si è tenuta a Roma la quarta edizione dei Food&Wine Italia Awards, l’iniziativa promossa da Food&Wine Italia che anche quest’anno ha premiato il talento, la creatività, l’innovazione e la responsabilità sociale nell’enogastronomia italiana. Vediamo insieme chi sono i vincitori per le sedici categorie.
Lunedì 27 novembre si è tenuta a Roma la quarta edizione dei Food&Wine Italia Awards, l’iniziativa promossa da Food&Wine Italia che anche quest’anno ha premiato il talento, la creatività, l’innovazione e la responsabilità sociale nell’enogastronomia italiana. La cerimonia, patrocinata dall’Assessorato alla Cultura e dall’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma,si è tenuta alla Casa del Cinema a Villa Borghese. Per l’occasione la conduttrice Francesca Romana Barberini ha chiamato sul palco i migliori talenti under 35: Sara Scarsella e Matteo Compagnucci (Best Chef), Mirko Galloni (Best Pastry Chef), Francesco Capece (Best Pizza Chef), Manuel Tempesta (Best Maître e Sommelier), Emanuele Primavera (Best Bartender) e Federica Dessolis (Best Winemaker).
Riconosciuti i progetti più virtuosi legati all’innovazione (ALT Stazione del Gusto per il Cibo e Resonant di Save Our Planet per il Vino), alla responsabilità sociale (Numero Zero per il Cibo e Centopassi per il Vino), al design (ScottoJonno e Sustanza per l’Interior Design, Pastificio Di Martino per il Packaging), e alla Migliore Esperienza Enogastronomica in Hotel, quest’anno incarnata dalla proposta d’autore del W Rome.
Tre i premi legati a tradizioni e prodotti protagonisti del mondo della ristorazione: quello per il Miglior Panino d’Autore, assegnato a Da Gigione Gourmand, e le due novità del Miglior Carrello dei Formaggi, che va al Seta by Antonio Guida, e della Valorizzazione del Tartufo, vinto dal ristorante Borgo San Jacopo.
A decretare i vincitori dell’edizione 2023 una giuria di esperti e giornalisti di settore, capitanata dalla redazione di Food&Wine Italia, l’edizione italiana dell’autorevole magazine americano lanciato nel 1978 e pubblicato oggi da Dotdash Meredith: Guido Barendson, Antonio Boco, Marco Bolasco, Salvatore Cosenza, Danilo Giaffreda, Ray Isle, Åsa Johansson, Chiara Maci, Giambattista Marchetto, Paola Mencarelli, Maria Pasquale, Anna Prandoni, Leila Salimbeni, Lorenzo Sandano, Margo Schachter, Annalisa Testa, Massimiliano Tonelli e Gabriele Zanatta.
Le dichiarazioni
«Siamo molto felici di essere tornati a Roma – dichiara Federico De Cesare Viola, Direttore Responsabile di Food&Wine Italia – in un contesto particolarmente autorevole ed evocativo come quello della Casa del Cinema a Villa Borghese, per la quarta edizione dei nostri Awards, un appuntamento che anno dopo anno raccoglie sempre più consenso e curiosità e che è possibile organizzare grazie alla collaborazione di molte aziende partner di eccellenza. Anche quest’anno abbiamo acceso i riflettori sui giovani talenti e su progetti particolarmente meritevoli. Mi piace sottolineare come i nostri premi siano assegnati esclusivamente sulla base delle scelte indipendenti della nostra redazione e della nostra giuria di votanti».
«Ringrazio Food&Wine Italia e il Direttore Responsabile Federico De Cesare Viola per avere scelto di tornare a Roma per i Food&Wine Italia Awards 2023 – aggiunge Sabrina Alfonsi, Assessore all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo Rifiuto di Roma – Sono felice perché questa collaborazione è frutto del lavoro svolto negli ultimi due anni sulla Food Policy della nostra città. Il nostro percorso con quello di Food & Wine Italia si è intrecciato già in passato, nel corso della III Conferenza Agricola Cittadina in cui Andrea Martina Di Lena ha moderato il panel su “Innovazione e nuove professionalità legate al cibo”. Agricoltura e Cibo sono due mondi che possono dare tanto in termini di scelte sostenibili. Come amministrazione abbiamo messo a disposizione dei diversi attori legati alla filiera agroalimentare il percorso del Consiglio del Cibo, che a breve eleggerà il suo Presidente e che sarà uno strumento utile per capire come costruire una politica del cibo per Roma, per tenere insieme produzioni sostenibili, di qualità e rispettose del lavoro delle persone, insieme a una diversa visione sulla distribuzione e della trasformazione del cibo. Sempre di più infatti dovremo prestare attenzione al tema del contrasto allo spreco perché gli alimenti gettati oltre a essere uno schiaffo alle disuguaglianze hanno un ulteriore aggravio per i cittadini nei termini di costo dovuti alla gestione».
Durante la serata è intervenuto anche Ray Isle, senior wine editor di Food&Wine. Il giornalista della redazione americana, venuto in Italia per l’occasione, è stato chiamato sul palco da Federico De Cesare Viola «Siamo entusiasti di far parte dei Food & Wine Italia Awards 2023. Questa partnership è stata senza dubbio un grande successo e poter portare la passione di Food & Wine del mondo culinario e vinicolo a un pubblico italiano è un grande onore. Inoltre ho avuto il privilegio di tracciare il profilo di alcune delle 50 Cantine Top dell’anno, e vedere le mie parole sulle pagine di F&W Italia è un piacere continuo. Mentre ci avviamo verso il nuovo anno, penso che questa collaborazione diventerà ancora più straordinaria».
Gli assaggi
Come di consueto, la premiazione è stata seguita da un momento conviviale negli spazi di Cast – Cine Bistrot della Casa del Cinema con gli assaggi a cura dei premiati. Sara Scarsella e Matteo Compagnucci di Sintesi (Best Chef) hanno preparato il Risotto affumicato, battuto di pecora e povere di alloro con l’extravergine del Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia; Francesco Capece di Confine (Best Pizza Chef) ha sfornato il suo impasto friabile nella versione L’Agnello in Capitale, in omaggio a Roma; il team di Da Gigione Gourmand (Miglior Panino d’Autore) ha preparato la Focaccia d’Avvento in cui l’impasto limone e cannella accoglie il Prosciutto di San Daniele Dop, scarola alla napoletana e salsa alla banana, caffè e liquirizia; Claudio Mengoni, chef di Borgo San Jacopo (Valorizzazione del Tartufo), ha proposto i Ravioli di porcini e consommé di gallina con il tartufo nero Selezione Savini. Mentre Mirko Galloni (Best Pastry Chef) ha impiattato il dessert Da Modena a Mirandola (cotechino, sbrisolona, zabaione e Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop) in carta da Casa Maria Luigia.
A completare la proposta gastronomica della serata, i prodotti dei partner in degustazione ai banchi d’assaggio: dalle specialità e conserve del Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia ai prelibati Formaggi dalla Svizzera (Emmentaler Dop, Appenzeller, Le Gruyère Dop, Sbrinz Dop, Tête de Moine Dop), dal Prosciutto di San Daniele Dop tagliato al momento, in abbinamento al pane dell’Antico Forno Roscioli, agli snack e le creme al tartufo di Savini Tartufi.
Ad accompagnare le diverse proposte, i vini di Guido Berlucchi, Cantina Puiatti, Cantina Tollo, Consorzio per la Tutela dell’Asti e Omina Romana, e Radici, il drink creato ad hoc per l’occasione da Emanuele Primavera di Cinquanta-Spirito Italiano (Best Bartender) in collaborazione con Bonaventura Maschio, serviti nei calici personalizzati per Food&Wine Italia da Caraiba. Ma anche la birra Peroni Nastro Azzurro e le diverse etichette – Frizzante, Mossa e Naturale – di acqua Surgiva. Prezioso e professionale l’aiuto degli allievi di Intrecci, l’Accademia di Alta Formazione di Sala.
I vincitori di Food&Wine Italia Awards 2023 e le motivazioni
Best Chef Under 35: Sara Scarsella e Matteo Compagnucci, Sintesi (Ariccia): Per essere riusciti ad affermare un ristorante contemporaneo e una cucina dalla forte identità in una zona legata alla tradizione come quella dei Castelli Romani, rendendola una destinazione gastronomica di rilievo nazionale. .
Best Pastry Chef Under 35: Mirko Galloni, Casa Maria Luigia (Modena): Per l’audacia e il talento dimostrati sul palcoscenico di Casa Maria Luigia, dove si esprime attraverso dessert iconici che riassumono la filosofia della Francescana Family.
Best Pizza Chef Under 35: Francesco Capece, Confine (Milano): Per aver saputo proporre con Confine a Milano, insieme al socio Mario Ventura, un nuovo modello di pizzeria dove l’esperienza gastronomica curata a 360° accompagna le sue buonissime pizze, frutto di abilità tecnica, attenzione agli ingredienti e pensiero culinario.
Best Maître e Sommelier Under 35: Manuel Tempesta, Seta by Antonio Guida (Milano): Per la profonda conoscenza del panorama vitivinicolo; per il garbo, l’eleganza e lo stile di servizio e la capacità di entrare in empatia con i clienti e di dialogare al meglio con la cucina raccontando gli abbinamenti.
Best Bartender Under 35: Emanuele Primavera, Cinquanta-Spirito Italiano (Pagani): Per rappresentare – insieme a tutto lo staff di Cinquanta-Spirito Italiano, il locale creato da Alfonso Califano e Natale Palmieri – l’ideale combinazione tra mixology e gastronomia, proponendo un’originale interpretazione dello “spirito liquido” con una drink list che annovera grandi classici, creazioni innovative e cocktail analcolici.
Best Winemaker Under 35: Federica Dessolis, Esole (Mamoiada): Per aver scelto di tornare a Mamoiada, nella Barbagia di Ollolai, e forte di esperienze internazionali importanti, Borgogna in primis, per aver creato insieme al fratello Francesco un progetto vinicolo identitario e personale.
Innovazione nel Cibo: ALT Stazione del Gusto: Perché grazie alla collaborazione con Enilive, ALT diventa un progetto scalabile che unisce innovazione energetica, servizi e food di qualità, ingegnerizzando e rendendo accessibile anche a giovani investitori un modello di ristorazione su strada con un approccio popolare e con un’offerta trasversale dalla colazione alla cena.
Responsabilità Sociale nel Cibo: Numero Zero (Perugia): Per essere un virtuoso progetto di inclusione socio-lavorativa che indaga il tema della salute mentale nel mondo della ristorazione: la brigata è composta per oltre il 50% da persone con disturbi psichici, formate e affiancate da professionisti del settore e supervisionate dallo staff clinico della Fondazione La Città del Sole Onlus.
Innovazione nel Vino: Resonant (Save Our Planet): Per fornire un utile e concreto strumento – in quanto progetto della società Benefit Save Our Planet che punta a rendere sostenibili l’agricoltura e l’allevamento intensivi grazie a una tecnologia proprietaria – a viticoltori e vignaioli nel fronteggiare le sfide del cambiamento climatico e ottenere prodotti migliori preservando la salute del Pianeta.
Responsabilità Sociale nel Vino: Centopassi: Per il lavoro di recupero delle terre confiscate alla mafia in Sicilia realizzando, in quanto anima vitivinicola delle cooperative Libera Terra, vini che raccontano la diversità di suoli e vitigni sfidando il passato nel segno della giustizia.
Best Interior Design: Eugenio Tibaldi per ScottoJonno e Sustanza (Napoli): Per aver portato a nuova vita uno spazio storico della città rendendolo nuovamente un luogo di cultura gastronomica e non solo, rispettando il fascino degli ambienti grazie a interventi e scelte stilistiche che rendono ScottoJonno e Sustanza la cornice ideale per la ricerca culinaria dello chef Marco Ambrosino.
Best Packaging: Pastificio Di Martino: Per aver reso le confezioni della Pasta di Gragnano Igp – anche attraverso collaborazioni prestigiose con il mondo della cultura, della moda e dell’intrattenimento – degli strumenti di racconto e promozione dei valori aziendali e del prodotto, prestando nel contempo attenzione alla sostenibilità con pack da riutilizzare o facilmente smaltibili.
Migliore Esperienza Enogastronomica in Hotel: W Rome (Roma): Per aver contribuito a marcare in maniera significativa il rinascimento dell’hôtellerie romana anche grazie ai contenuti gastronomici, che declinano un’offerta d’autore lungo tutta la giornata e in tutti gli ambiti: dalla prima colazione al dopocena, dalla pizza alla pasticceria passando per la cucina e la mixology.
Miglior Panino d’Autore: Da Gigione Gourmand (Pomigliano d’Arco): Per aver portato avanti dal 2013, con costante ricerca e visione sempre aggiornata, l’idea del “panino gastronomico” che coniuga una selezione dei migliori ingredienti come salumi e formaggi, secondo la tradizione italiana, e un vero e proprio approccio culinario fatto di grandi carni, cotture, affumicature, salse e abbinamenti enologici.
Miglior Carrello dei Formaggi: Seta by Antonio Guida (Milano): Per il lavoro costante nella ricerca dei migliori formaggi italiani e internazionali, in grado di offrire un’esperienza gastronomica totalizzante con venti tipologie casearie differenti e un’attenzione particolare per le stagionature.
Valorizzazione del Tartufo: Borgo San Jacopo (Firenze): Per avere in menu un piatto con il tartufo protagonista in ogni momento dell’anno, permettendo agli ospiti di conoscere tutte le sfumature e tipicità del pregiato fungo ipogeo.