Il Vetro si conferma marchio ‘doc’ della sicurezza alimentare e packaging di tendenza per i prodotti del “Made in Italy”, nonché sinonimo di sostenibilità e garanzia per i consumatori. Nell’edizione appena conclusa di Cibus a Parma si è svolto il convegno di Assovetro dedicato al ruolo del packaging.
L’88% degli italiani quando compra vino sceglie la bottiglia di vetro. I contenitori in vetro vincono anche per sostenibilità tra i consumatori italiani. Un focus sui contenitori per alimenti è stato al centro del Convegno “La sfida sostenibile del sistema alimentare, il ruolo del packaging”, organizzato da Assovetro, in collaborazione con l’Università di Parma e Largo Consumo, all’interno di Cibus, il Salone dell’Alimentazione di Parma, nell’ambito degli eventi organizzati per celebrare l’Anno Internazionale del Vetro.
Il Packaging in vetro come fattore cruciale nella scelta dei prodotti
Nella lunga catena della sicurezza alimentare anche i contenitori giocano un ruolo importante. Il packaging rappresenta infatti un fattore cruciale nella scelta di un prodotto: sostenibilità, sicurezza, qualità, trasparenza sono gli elementi chiave di questa scelta.
I contenitori in vetro rappresentano un marchio “doc” per la sicurezza alimentare e per l’ambiente. Impermeabili, chimicamente inerti, igienici, versatili, totalmente riciclabili sono uno “scrigno” sicuro per gli alimenti che contengono, e, soprattutto, sono in grado di preservare le sostanze nutritive degli alimenti. Gli italiani ne sono consapevoli. Tanto che il 96% raccomanda bottiglie e vasetti per conservare cibo e bevande e preferiscono contenitori in vetro quando si tratta di scegliere il vino (88%), gli alcolici (96%), la birra (84%), le bevande analcoliche (76%).
“Il contenitore in vetro – ha sottolineato Marco Ravasi, Presidente della sezione vetro cavo di Assovetro – è un perfetto esempio di economia circolare: da bottiglia e vasetto rinascono bottiglia e vasetto, senza alcuna perdita di qualità. Il vetro, inoltre, è sinonimo di sicurezza alimentare, grazie alla sua inerzia, e garantisce la totale integrità del prodotto che contiene, conservandolo gustoso e sicuro. Elemento quest’ultimo oggi al primo posto, dopo la pandemia. Ben il 67% degli italiani si è detto preoccupato, infatti, per la sicurezza alimentare e l’igiene dei contenitori”.
I consumatori premiano il vetro che vince anche per sostenibilità
Sono numerose le ricerche e i sondaggi che promuovono a pieni voti i contenitori in vetro. Proprio un sondaggio europeo InSites compiuto nel 2020 ha evidenziato che oltre un italiano su due ritiene il vetro la migliore soluzione di packaging contro il rischio di contaminazione alimentare e, proprio gli italiani (il 74%) sono quelli che comprano di più in Europa i “dolci spalmabili” (marmellate, confetture, mieli, etc.) confezionate in vetro.
Inoltre, da un’indagine realizzata sulla percezione dei contenitori tra i consumatori nel 2021 da Feve, la Federazione europei dei contenitori in vetro, nell’area metropolitana di Bologna, emerge che il vetro, su un totale di quattro tipi di contenitori presi in esame (plastica, vetro, tetrapack, lattina), riceve il “voto” più alto con una media superiore al 4,5 su 5, soprattutto perché considerato il miglior materiale per conservare la qualità e il sapore di cibi e bevande.
Secondo una ricerca sulla percezione di sostenibilità di vari materiali da imballaggio, realizzata nel 2020 da McKinsey in diversi Paesi europei, americani e asiatici, bottiglie e vasetti di vetro si aggiudicano il numero maggiore di primi posti e vincono per sostenibilità anche in Italia. Inoltre, proprio il packaging è il primo fattore di sostenibilità su cui viene giudicata un’azienda.
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L’ Industria del packaging in vetro 1° in Europa
L’industria italiana dei contenitori in vetro è al primo posto in Europa con il 21,3% di valore di produzione e conta 14 aziende con 39 stabilimenti, 7.800 addetti con un fatturato annuo di 2,4 miliardi di euro.
Le previsioni dell’industria del vetro italiana, tra il 2020 e il 2024, mostrano un trend in crescita: + 500 posti di lavoro, la messa in opera di ulteriori 5 forni di fusione con un investimento di 400 milioni di euro e con un aumento della produzione di 500 mila tonnellate di packaging in vetro. Dal 2016 la produzione di contenitori è stata in costante aumento, anche i primi 9 mesi del 2021 sono di segno positivo: + 6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Le sole bottiglie nei primi 9 mesi del 2021 sono arrivate a 3 milioni di tonnellate (+6%). Il 43% del vetro cavo serve il settore del vino e delle “bollicine”. Tra il 2019 e il 2020 le “sinergie” vetro-ambiente hanno risultati positivi: la raccolta differenziata aumenta del 2,6% e il riciclo del 3,6% e il tasso di riciclo è passato, tra il 2019 e il 2020, dal 77,3% al 78,6, al di sopra del target europeo del 75% al 2030, pur impegnandosi ad arrivare al 90% nel 2030.