Amore per la pizza e passione per il territorio nel cuore del quartiere romano del Pigneto, tra le zone più trendy di Roma. Vicino all’isola pedonale dove esplode la movida, ma nascosto dal caos: un secret spot tutto dedicato alla pizza di qualità, con un impasto tra il romano e il napoletano. Tutto questo e molto altro è URBIS PIZZERIA. Dove la pizza è una cosa seria.
Né napoletana né romana. È semplicemente la pizza di Urbis Pizzeria, rigorosamente realizzata con materie prime d’eccellenza. La ricerca minuziosa degli ingredienti e la loro stagionalità sono fattori imprescindibili per Diego Porfiri, il pizzaiolo di Urbis. Il locale, dagli interni moderni con circa 40 coperti, richiama la romanità: con grandi foto e grafiche di celebri monumenti dell’Antica Roma posizionate sui muri affiancate a scritte in divertenti in dialetto
La pizza e gli ingredienti
La pizza di Urbis è fatta con un impasto realizzato esclusivamente con farina semintegrale di tipo 1 macinata a pietra del Molino Paolo Mariani. È d’ispirazione napoletana, con il bordo pronunciato ma con maggiore croccantezza, dovuta alla temperatura del forno utilizzata, che è leggermente più bassa rispetto a quella usata dai pizzaioli napoletani. In fondo siamo a Roma. E da Urbis si vede e si sente.
Grande attenzione anche per gli ingredienti, tutti selezionati con cura: i pomodori pelati biologici da cui si ricava la salsa sono coltivati e processati nella pianura pontina dall’azienda Gestal 2000; il fiordilatte viene prodotto da latte romano in un piccolo caseificio alle porte di Roma (Gioia di Latte); i salumi sono quelli dell’Azienda Agricola Greco di Velletri, da animali allevati allo stato semibrado e nutriti con mangimi naturali; olio evo prodotto nella Tuscia, formaggi dall’Azienda Agricola Paolo Fiorini (Picinisco, Frosinone), dall’Alchimista Lactis (Sacrofano) e dalla Tenuta Radichino (Ischia di Castro, Viterbo). Per quanto riguarda i prodotti della terra, qui da Urbis si usano rigorosamente prodotti stagionali, senza alterare il corso della natura.
Le pizze di Urbis
In carta circa 15 pizze: oltre alle più classiche, ci sono la Li mejo ortaggi mia (crema di patate viola, melanzane, zucchine, cipolla rossa stufata, peperone secco di Pontecorvo, basilico), la Capoccia che non parla (crema di zucchine, fiordilatte, zucchine, salsiccia, provola, fili di peperoncino, basilico), Tonno subito (fiordilatte, pomodorini gialli e rossi, cipolla, tonno, basilico), o la Ogni riccio è un capriccio (indivia riccia, pomodorini gialli e rossi, olive taggiasche, capperi, stracciata).
Inoltre ogni settimana ci sono pizze fuori menù con impasti speciali, sia classiche che al padellino, perché a Diego piace sempre sperimentare: arrivano quindi sul banco grani antichi dell’Associazione TerraUomoCielo, farine di canapa o di orzo.
Non mancano i fritti: supplì classico o all’amatriciana, palle ar cacio, pacchero alla carbonara, crocchetta vegana e altri.
Diego Porfiri – il piazzaiolo di Urbis pizzeria
Classe ’85 di Albano Laziale (Castelli Romani), Diego Porfiri nasce da una famiglia di contadini dediti alla coltivazione di frutta e verdura, prevalentemente pesche, uva e olive. Alla fine delle scuole medie decide di frequentare l’Istituto Tecnico Aeronautico, ma una volta diplomato capisce che la vita militare non è fatta per lui. Allora inizia a fare qualche pizza nella pizzeria di Albano Laziale per la quale faceva le consegne a domicilio. Si sente subito a suo agio con le mani in pasta, così con l’aiuto del titolare, inizia a fare pizze in una sala da ballo nei fine settimana. Si appassiona velocemente al mondo degli impasti e della pizza, e inizia così a frequentare un corso presso la pizzeria Il Campione di Ostia. Dopodiché lavora in un ristorante ai castelli romani, appassionandosi sempre di più. Dopo qualche anno decide di andare a lavorare in un forno di nuova apertura ad Ariccia, dove inizia a maneggiare diversi impasti cimentandosi anche nella panificazione. Resta lì per 4 anni.
Successivamente, decide di trasferirsi in Inghilterra insieme alla sua compagna, dove resta per circa 6 anni imparando la tecnica della pizza napoletana da un giovane e bravissimo expat di Secondigliano. Durante questo periodo, torna comunque in Italia per un anno, dove lavora prima in una famosa pizzeria gourmet di Fiano Romano, e durante la stagione estiva a Sabaudia in un ristorante con pizzeria napoletana. Tornando a Londra, inizia a lavorare per una compagnia della quale diventa head chef, coordinando l’apertura di un nuovo ristorante e di 9 festival musicali dove viene a contatto con molte realtà di street food. Con questa stessa compagnia partecipa al London Pizza Festival, dove si classifica secondo davanti a pizzerie storiche come Berberè e Antica Pizzeria da Michele.
Stanco della vita frenetica della capitale inglese, e soprattutto spinto dalla voglia di tornare a mangiare bene, decide di rientrare definitivamente in Italia, dove però non riesce a trovare un posto di lavoro che lo soddisfi appieno. Decide dunque di aprire un suo locale: così nel 2020 nasce Urbis Pizzeria.