Nuovo appuntamento del mese con la nostra consulente per la nutrizione che in questo articolo ci parla dell’uovo e dei suoi benefici. Forse è tempo di sfatare alcuni miti e rivalutare questo alimento così piccolo ma al tempo stesso così ricco di nutrienti.
L’uovo è spesso guardato con sospetto dal momento che opinione ormai comune vuole che sia considerato un alimento da mangiare con moderazione poiché ricco di “colesterolo”! Ma siamo proprio certi che eliminare le uova dalla nostra dieta sia una scelta ottimale per il nostro organismo? Forse è tempo di sfatare alcuni miti e rivalutare questo alimento così piccolo ma al tempo stesso così ricco di nutrienti.
Colesterolo, chi è costui?
Per capire meglio come “comportarci” in sua presenza, vorrei spendere due parole innanzitutto sulla definizione della parola “colesterolo”, termine che sentiamo spesso nominare e il cui significato è spesso identificato con un semplicistico “grasso presente nel sangue”.
In un certo senso è così ma in realtà bisognerebbe analizzare altre molteplici informazioni prima di “condannarlo sul banco degli imputati”. Ad esempio, per dirne una, è giusto sapere che circa il 75% di colesterolo presente nel nostro organismo viene prodotto dal fegato e che quindi solo un misero 25% viene assunto attraverso l’alimentazione. È bene sapere anche che questa “sostanza grassa” è indispensabile per il nostro benessere e vitale per la nostra salute innanzitutto perché componente assolutamente necessario alla stabilità delle membrane cellulari, poi perché partecipe nella produzione di alcuni ormoni, nella produzione della bile e della vitamina D.
Mangiare le uova fa bene
Detto questo torniamo al nostro “incriminato”: l’uovo, considerato un vero e proprio killer, colpevole di minare la salute del nostro organismo, temuto a tal punto che oggi nessuno ha “lo stomaco” di mangiarne più di due a settimana! Eppure, parliamo di un alimento che storicamente veniva utilizzato per tutelare la salute dei più fragili, quindi bambini, donne in gravidanza e anziani.
Usanze alimentari, ormai dimenticate, conoscevano benissimo la sua importanza: in Cina, ad esempio, era abitudine far mangiare alle donne incinte fino a 10 uova al giorno affinché nascessero figli più intelligenti; anche in Italia era uso comune dare un uovo fresco al giorno ai bambini in crescita (ancora ricordo lo zabaione che mi preparava mia madre, con il bianco sbattuto a neve!!!).
Le uova, infatti, erano e sono un’ottima fonte di proteine nobili e le più facilmente utilizzabili dal nostro corpo. Ricche sì di colesterolo, ma non di certo quello che reputiamo responsabile dell’aumento di malattie cardiovascolari. Tra le varie proprietà nutrizionali riscontriamo abbondanza di vitamina B2, utile a trasformare il cibo in energia, di Vitamina B12, necessaria per la produzione dei globuli rossi, oltre che di calcio, fosforo e ferro; fonte indiscussa di colina, una sostanza la cui mancanza determina disturbi della memoria e della concentrazione (tra l’altro si è notato anche che bassi livelli di colina sono collegabili al morbo di Alzheimer).
Recenti ricerche hanno scoperto l’effetto protettivo delle uova sul rischio di demenza senile grazie alla presenza di due carotenoidi: luteina (utilissima anche nei disturbi della vista) e la zeaxantina, antiossidanti essenziali. Non finisce qui, le uova apportano zolfo, costituente del collagene e della cheratina presenti nei capelli, nelle unghie e nella pelle.
A fronte di tutto questo immenso patrimonio di nutrienti, come valore aggiunto, apportano pochissime calorie (da un minimo di 70 ad un massimo di 85). Quindi, eliminare le uova dalla nostra alimentazione potrebbe significare privarci di un tesoro di nutrienti benefici; piuttosto che temerlo, potremmo riscoprire il suo valore nella nostra dieta quotidiana!
Consigli per riconoscere la freschezza di un uovo
La prova dell’acqua: prendete l’uovo e un bicchiere di acqua fredda. Mettete l’uovo al suo interno. Se galleggia vuol dire che è scaduto (quindi buttatelo!), se rimane a metà vuol dire che non è freschissimo ma può comunque essere consumato previa cottura, se invece va sul fondo vuol dire che è freschissimo!
Inoltre, per sceglierle al meglio controllate anche i codici apposti sull’etichetta (o stampati sull’uovo stesso): il primo numero indica la tipologia di allevamento
- “0” significa uovo biologico, ovvero le galline razzolano all’aria aperta e si nutrono con mangiami di origine biologica.
- “1” significa uova da galline allevate all’aperto.
- “2” significa uova da galline allevate a terra ma in edifici chiusi.
- “3” significa uova da galline allevate in gabbie chiuse.
Le seconde due lettere indicano il paese di produzione, IT ad esempio significa uovo prodotto in Italia.
I tre numeri centrali indicano il codice ISTAT del comune di produzione. Le penultime due lettere significano la provincia di produzione. Le ultime tre lettere identificano nello specifico il nome dell’allevamento.
Nella riga sottostante è indicata la scadenza, definita con ENTRO (oppure a volte abbreviata con ENT). Alcune volte ENTRO, ovvero la data di scadenza, potrebbe essere sostituito con DEP. In questo caso DEP indica il giorno di deposizione dell’uovo.
Chi è Daniela Galdi: ideatrice di LIFENESS #ciboamico – Progetto di Educazione Alimentare e Presidente Associazione Italiana Chef. www.lifeness-roma.it