Il colesterolo è senza dubbio uno dei temi alimentari più affrontati e talvolta temuti da nutrizionisti e consumatori di ogni genere. Centinaia di spot televisivi, slogan ed etichette alimentari che ci inducono a porre sempre maggiore attenzione al riguardo.
Sono molteplici le fonti alimentari ricche di colesterolo. Ma nello specifico di cosa si tratta? È realmente uno dei fattori alimentari che influenza maggiormente la nostra salute?
Come spesso accade, per comprendere al meglio un fenomeno è opportuno fare un piccolo passo indietro e analizzare la questione partendo dalle basi.
Cosa è il colesterolo
Il colesterolo è un composto organico, nello specifico un grasso, che svolge numerose funzioni vitali all’interno dell’organismo umano e animale. È ad esempio un componente fondamentale delle membrane cellulari, alle quali permette di mantenere livelli di fluidità e permeabilità sufficienti al corretto svolgimento delle attività cellulari.
È inoltre precursore della vitamina D e di molti ormoni steroidei, tra cui testosterone e cortisolo.
Ne consegue dunque una certa importanza che pare andare in contrasto con tutti gli allarmismi e le constatazioni negative ai quali il colesterolo è spesso associato. È tutto falso quindi? No ovviamente.
Esistono comprovate evidenze scientifiche che dimostrano l’effettiva pericolosità di una dieta ricca di colesterolo, sia per soggetti a rischio che per soggetti sani. Patologie come l’ipercolesterolemia, tramite l’otturazione delle arterie e dei vasi sanguigni, mettono fortemente a rischio il corretto funzionamento delle attività cardiovascolari dell’organismo, portando spesso a casi di infarto, ictus o altre conseguenze più o meno gravi. Ma veniamo al punto.
Le Uova
Le uova sono tra le fonti alimentari più ricche di colesterolo. Questo le porta conseguentemente ad essere sempre più al centro di dibattiti riguardanti la quantità che è più adeguato consumare per mantenere uno stile di vita sano.
Va detto innanzitutto che esiste una netta distinzione nutrizionale tra il tuorlo e l’albume dell’uovo. Il primo è quello che contiene la maggior parte delle sostanze nutritive, tra cui il colesterolo, mentre è il secondo è principalmente composto da acqua e proteine.
Se ne dedurrebbe dunque che una dieta in cui vengono consumate spesso uova intere comporti un livello di colesterolo nel sangue piuttosto rilevante. Ed a livello logico questa tesi è corretta. Il tuorlo d’uovo è però composto anche da molte lecitine, ossia sostanze in grado di ridurre l’assorbimento di molecole come il colesterolo all’interno dell’organismo.
Inoltre il colesterolo che viene introdotto tramite la dieta contribuisce solo in piccola parte all’aumento della colesterolemia, corrispondente a circa il 30% del totale.
I rischi per la salute
È poi importante sottolineare che sostanze come il colesterolo sono solo alcune delle responsabili delle malattie cardiovascolari sopracitate, alle quali contribuiscono fortemente fattori come la sedentarietà, il sovrappeso o il fumo. Risulta quindi opportuno per soggetti potenzialmente a rischio porre una corposa attenzione al riguardo.
Per i soggetti sani invece il consumo di uova può anche tranquillamente superare le due unità settimanali di cui spesso si sente parlare. Ma è sicuramente utile evitare di accostare le uova ad altri cibi ricchi di colesterolo, come crostacei, burro, formaggi e frattaglie animali.