Le uova alla Benedict sono un piatto solo apparentemente semplice da preparare e che solitamente si mangia la mattina per una colazione abbondante. Un tipico brunch newyorkese, un piatto da provare assolutamente se si visita la Grande Mela.

Le uova alla benedict sono una classica ricetta degli squisiti brunch a stelle e strisce. In America infatti, nelle ricche colazioni, oltre a pancakes e uova strapazzate, non potranno mancare le morbide uova alla benedict ricoperte di una sinuosa e vellutata salsa olandese.

Uova alla benedict, come servirle e come abbinarle

Le ricette con le uova sono davvero infinite e con un po’ di fantasia potrete preparare una cena o un pranzo davvero sfizioso. Potrete abbinare le vostre uova alla benedict con il classico bacon croccante o con una sapida fetta di salmone affumicato. Se invece preferite le verdure, un accompagnamento classico per le uova alla benedict è senza dubbio quello con gli asparagi appena scottati in acqua bollente e poi saltati in padella con una noce di burro oppure grigliati per qualche istante su una piastra ben calda.

L’intramontabile fascino delle eggs benedict si deve agli ingredienti che sono facilmente sostituibili con quelli tipicamente regionali. Ad esempio, per un’interpretazione irlandese si può utilizzare la carne di manzo conservata sotto sale, mentre nell’area di Washington DC prende la fisionomia di un tortino di granchio. Altre varianti poi includono le Florentine Eggs (preparate allo stesso modo delle eggs benedict fatta eccezione per gli spinaci che vanno a sostituire il bacon o il prosciutto). E infine ricordiamo le Creole-Style eggs Sardou, ovvero delle uova in camicia preparate con fondi di carciofi e crema di spinaci.

Uova alla benedict, forse nate da una sbornia

Ma torniamo alle nostre classiche eggs Benedectine, le cui origini sono incerte, probabilmente si devono a Lemuel Benedict un broker di Wall Street che, nel 1894, per smaltire una sbornia in seguito ad una notte brava chiese al Waldorf Hotel  un «buttered toast, poached eggs, crisp bacon and a hooker of hollandaise». La ricetta piacque così tanto a Oscar Tschirky, il maitre dell’hotel, che decise di inserirlo nel menù. Secondo altre testimonianze la ricetta potrebbe essere legata al Delomonico’s Restaurant di proprietà della signora Legrande Benedict, la quale, stanca del solito menù chiese che le venisse preparata una colazione nuova, il risultato piacque così tanto allo chef Charles Ranhofer che lo inserì nel suo libro di ricette del 1894.

Una coppia di Edimburgo Mr & Mrs Benedict invece, ingaggiò addirittura uno studio legale di Londra per diffidare chiunque dall’utilizzo dei diritti commerciali, editoriali, pubblicitari e letterari delle “Eggs Benedict” perché sostenevano di poter dimostrarne proprietà intellettuale alla propria famiglia facendone risalire la paternità fin dal 1794.

Anche l’Artusi aveva inserito la ricetta nel suo famosissimo La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene: “Scocciatele quando l’acqua bolle e fatele cadere da poca altezza .
Quando la chiara è ben rappresa quando la chiara è ben rappresa e il torno non è più tremolante, levatele con la mestola forata e conditele con sale, pepe, cacio e burro.
Se volete una salsa può servire quella di pomodoro, la salsa verde oppure una appositamente fatta che comporrete disfacendo un’acciuga nel burro caldo e aggiungendovi capperi spremuti dall’aceto e alquanto tritati; ma questa salsa non è per tutti gli stomachi.
Ho veduto servirle anche sopra uno strato, alto quanto un dito, di puré di patate, oppure sopra spinaci rifatti al burro”.

Non è una ricetta così semplice da realizzare perché per preparare un buon uovo in camicia serve un po’ di manualità e pratica in cucina, ma è sicuramente un piatto perfetto per le lente mattine di vacanza, magari da gustare a letto.

Dolce e salato, allora è Brunch! 

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