Una mela al giorno toglie il medico di torno. Una frase storica, parte integrante della cucina e della dieta mediterranea. Ma perché ha questa rilevanza? Perché ancora oggi la mela viene ritenuta uno degli alimenti più indicati per contrastare influenze, raffreddori e altre piccole malattie? Sicuramente l’aspetto nutrizionale della mela che più ha contribuito a recarle questa fama connessa alla salute, è quello legato alla sua componente vitaminica. Si tratta infatti di un frutto ricco di vitamine, specialmente nella parte esterna che compone la buccia. Questa composizione ha una grande rilevanza, ma facciamo un passo indietro.
Il gruppo alimentare di frutta e verdura rappresenta un insieme di alimenti piuttosto eterogeneo. Le caratteristiche che li accomunano sono l’alto contenuto di acqua e un ridotto contenuto di macronutrienti, quindi carboidrati, proteine e grassi. Contengono però delle ottime percentuali di minerali, fibre, molecole antiossidanti e, appunto, vitamine. Nella frutta in particolare, il contenuto di proteine e lipidi è molto basso, mentre è maggiore la componente glucidica, con valori che sfiorano il 15% in alimenti come le banane, i mandarini e l’uva.
Nella mela spiccano la vitamina C, la vitamina B6 e una piccola percentuale di vitamina K, mentre per quanto riguarda i minerali è presente un’importante quantità di potassio e una più ridotta di fosforo.
Dunque, chiarite le caratteristiche nutrizionali di questo frutto “scaccia malattie”, è interessante capire quali sono le reali motivazioni scientifiche per le quali questi componenti sopra citati possono portare effettivi benefici al nostro organismo.
Innanzitutto, il ruolo importante della vitamina C, che nell’organismo svolge molteplici funzioni:
- È coinvolta nella biosintesi del collagene, che è essenziale per la salute della pelle;
- Rafforza le difese immunitarie e accelera la guarigione delle ferite;
- Ha un alto potere antiossidante, che contribuisce a ritardare l’invecchiamento delle cellule;
- Possiede un’importante funzione nella biosintesi della carnitina, necessaria per il trasporto degli acidi grassi;
- Facilita l’assorbimento di un metallo fondamentale, il ferro.
Riguardo i minerali presenti nella mela, va sottolineata l’importanza del potassio. Si tratta di un micronutriente il cui mancato o inadeguato apporto è associato ad aumento della pressione arteriosa, incremento del rischio di ictus cerebrale, aumento della velocità di riassorbimento osseo, possibilità di gravi aritmie cardiache.
La piccola percentuale di zuccheri, prevalentemente fruttosio, che caratterizza questo frutto contribuisce al mantenimento di un buono stato di salute e alla riduzione del rischio di contrazione di malattie cardiovascolari. Inoltre, il basso apporto calorico della mela, 52 kcal per 100g, può risultare estremamente utile nel tentativo di seguire una dieta bilanciata e soprattutto varia, che permetta di assumere tutti i nutrienti necessari al buon mantenimento dell’organismo e di non superare il livello di calorie giornaliero.
In conclusione, dopo aver trattato brevemente l’aspetto nutrizionale di uno dei frutti più consumati a livello nazionale ed europeo, si può affermare che esiste una reale correlazione tra la mela e la salute, che può realmente contribuire al consolidamento di uno stile di vita sano. Non è però strettamente necessario mangiarne una al giorno, in quanto esistono decine di altri frutti e ortaggi con caratteristiche nutrizionali simili a quelle delle mela. Risulta opportuno dunque variare le fonti di questi nutrienti, nello specifico minerali e vitamine, per permetterne un’assunzione varia e regolare.