Stanno imperversando sui social ormai da qualche anno, ma il fenomeno si è rafforzato soprattutto nel 2023: stiamo parlando delle ugly cake, le torte brutte ma buone che sono diventate da qualche tempo un must have per compleanni e altri eventi speciali. Colorate, ricche di decorazioni e sicuramente irriverenti, hanno conquistato anche i social. In occasione della giornata mondiale delle torte, che cadrà domenica 17 marzo, vi raccontiamo la loro storia.
“20 anni che ho sempre ragione io”, “Vado a farne un dramma e poi torno”, “Un altro anno di drammi”, sono solo alcune delle frasi ironiche e bizzarre che compaiono sulle ormai amatissime ugly cakes, diventate un must have se si vuole festeggiare un compleanno o un altro evento speciale all’insegna dell’originalità e della sfrontatezza. Perché così si presentano queste torte, imperfette, pungenti e ironiche. L’estetica glamour e bold insieme all’incisività delle frasi scritte sopra rappresentano l’accoppiata vincente che ha fatto di queste torte un vero e proprio fenomeno virale sui social.
Il vintage non passa mai di moda
Come nella moda, anche in cucina il vintage ritorna sempre, magari rivisitato oppure in chiave diversa, ma ciò che è passato non svanisce mai per sempre. Niente di più vero per le ugly cakes, che hanno origine dalle vintage cakes americane, le classiche torte stereotipate delle casalinghe degli anni ’50. Infatti in origine le ugly cakes erano semplicemente le torte preparate dalle casalinghe americane, tanto saporite e dolci quanto imprecise e semplici a livello estetico.
Se contrapposte alla bellezza delle torte da pasticceria poi, erano tutt’altro che perfette, ma questa era la loro natura e perciò venivano comunque apprezzate. Questa è la prima declinazione di ugly cake, a cui se ne aggiungono altre due.
La ugly cake casalinga infatti uscirà dalle mura domestiche e andrà a costituire una vera e propria tendenza, ovvero quella di contrapporsi dichiaratamente alla perfezione che ormai aveva preso il sopravvento in pasticceria.
Le creazioni di cake design a cui siamo stati ampiamente abituati volevano essere esteticamente perfette, belle e precise, ma a volte la bellezza sta anche nell’imperfezione. Ed ecco che quindi le ugly cakes prediligono il sapore a discapito dell’aspetto, e per questo si presentano come imprecise, disordinate e poco curate esteticamente. Vogliono proporre autenticità e godimento senza preoccuparsi troppo dell’apparenza, anche in pasticceria.
Le Ugly Cake diventano glamour e spopolano sui social
Siamo sempre a New York, e qui alcuni cake designer hanno sviluppato ulteriormente il concetto classico di ugly cake arrivando a ideare delle torte glamour, colorate e divertenti, su cui vengono scritte delle frasi che diventano uno degli elementi più importanti dell’estetica del dolce. E se le più grandi star americane come Taylor Swift e Miley Cyrus le scelgono per festeggiare il loro compleanno, il gioco è fatto e il successo e garantito e arriva anche oltreoceano grazie alla viralità dei social.
Ciò che ha conquistato il popolo del web sono state sicuramente le frasi graffianti che con un certo stile sono andate a sostituire il classico e un po’ banale “Buon compleanno”. Anche l’estetica fa da padrona, infatti il contrasto tra colori accesi e l’abbondanza di decorazioni e ghirigori hanno contribuito a rendere così popolari queste torte.
Le Ugly Cake arrivano in Italia
In Italia il successo delle ugly cakes è stato ampliamente spinto da Veronica Boienti, che ha contribuito in larga misura alla loro viralità sui social.
Veronica Boienti, classe 1995, può essere considerata senza dubbio l’artefice del fenomeno delle “torte brutte” in Italia. Dietro a questa rivoluzione culinaria si cela una donna intraprendente, laureata in comunicazione e con un solido background nell’ambito delle agenzie di comunicazione. Tuttavia, la sua vera passione la porta altrove: nel mondo dolce e creativo della pasticceria.
Armata di un diploma proprio in questo campo, Veronica Boienti ha fondato il suo progetto – Ugly Cakes, torte brutte per belle persone – nel 2020 con un obiettivo ambizioso: lanciare un messaggio di bellezza alternativo e scardinare i rigidi canoni estetici del settore. Attraverso la sua arte, trasforma la concezione tradizionale di bellezza culinaria, dimostrando che la perfezione non è l’unica forma di apprezzamento. Le sue torte, imperfette e caratterizzate da uno stile unico, diventano opere d’arte in grado di suscitare emozioni e stimolare la riflessione.
“Il mio concetto di base è di voler mantenere un prodotto genuino e comunque imperfetto, a differenza della precisione che si ritrova nella pasticceria moderna. Il mio è un modesto tentativo di svecchiare l’idea della pasticceria che ricerca la perfezione verso una produzione più onesta, sincera, semplice” afferma Veronica in un’intervista.
La sua iniziativa ha rapidamente conquistato l’attenzione dei social media, dove le immagini delle sue creazioni hanno fatto il giro del mondo, diventando virali e ispirando una vasta comunità di appassionati.
Il lavoro di Veronica Boienti rappresenta una sfida alla standardizzazione e alla perfezione, offrendo una prospettiva fresca e innovativa nel mondo della pasticceria e della comunicazione visiva.
Grandi complici del successo delle ugly cake sono state anche le influencer le tik toker, che sempre più spesso optano per questo tipo di torte quando si tratta di festeggiare eventi importanti e non solo. Ne è un esempio l’influencer Giulia De Lellis (oltre 5 milioni di follower su Instagram), che non si è risparmiata durante il suo ultimo compleanno e ha postato numerose foto in cui le ugly cakes erano decisamente protagoniste degli scatti.
Ma non si è limitata soltanto a un evento importante come il suo compleanno, infatti ha scelto di associare il concetto di ugly cake al suo brand di cosmetici fin dal momento del lancio, rendendo la torta piena di panna e ciliegine rosse il simbolo che contraddistingue l’immagine social del suo marchio appena nato.
Insomma, le ugly cakes, dalle loro umili origini nelle cucine casalinghe americane degli anni ’50, sono diventate un fenomeno globale, guidato dall’estetica glamour e irriverente che le contraddistingue e che le rende perfette agli occhi di chi le guarda.