La transizione circolare per vincere le sfide del futuro

Ripartire dalle città per trasformare l’attuale sistema economico e sociale in una dimensione circolare e quindi sostenibile

Questo il tema al centro dell’evento “L’economia circolare e il futuro delle città”, svoltosi venerdì alla Milano Digital Week, organizzato da Tondo e Circular Economy Lab, un’iniziativa di Intesa Sanpaolo Innovation Center e Cariplo Factory.

Il nostro ruolo come Gruppo Intesa Sanpaolo è quello di mantenere alta l’ambizione – ha affermato Luigi Riccardo, Intesa Sanpaolo Innovation Center – l’economia circolare è sinonimo di redesign, riprogettazione; non vuol dire fare meglio la differenziata bensì vuol dire ripensare e progettare gli oggetti affinché a fine vita possano essere facilmente smontati, le singole componenti rigenerate e i materiali recuperati”.

Con gli scarti del cibo si possono costruire edifici

Approcci rigenerativi alla produzione alimentare potrebbero assicurare che il cibo possa essere coltivato in modo da migliorare piuttosto che degradare l’ambiente, oltre a che creare molti altri benefici sistemici (https://www.radio-food.it/citta-cibo/).

Tiziana Monterisi, architetto, racconta la sua esperienza con la creazione nel 2016 della startup innovativa e società Benefit RiceHouse, unendo risicoltura ed edilizia.

Ho cercato di costruire una filiera secondo l’economia circolare. Il mio punto di partenza è stato il campo di riso, io valorizzo tutto ciò che è scarto per fare materiali che vanno a costruire edifici, oggetti e tessuti e che a fine vita non saranno un problema ma un’opportunità perché potranno produrre energia e compost che torna a fertilizzare i campi di riso”.

Dagli scarti siamo arrivati a produrre più di 20 prodotti che servono per costruire un intero edificio a energia zero ma soprattutto a impronta zero. Inoltre RiceHouse dà valore agli agricoltori, pagando gli scarti, e all’industria italiana, per andare a immettere nel mercato prodotti  che possono essere usati dalle imprese di costruzioni tradizionali”.

Ciò dimostra come per migliorare la vita in modo sostenibile occorra trasformare le modalità in cui il cibo viene prodotto, trasformato, commercializzato, consumato e smaltito, al fine di poter soddisfare le nostre esigenze future (https://www.radio-food.it/citta-pandemia/).

La visione olistica per lo sviluppo di una città circolare

La sfida che si pone l’economia circolare è quella di riuscire a superare l’attuale modello economico lineare, considerando il ciclo di vita di un prodotto in maniera integrata. Favorire un modello di economia circolare non solo significa ridurre la produzione di rifiuti, ma anche valorizzare ciò che da molti è considerato un rifiuto per impiegarlo nella produzione di nuove merci.

Francesco Castellano, founder Tondo, ha illustrato l’hackathon “Hacking the City Design a Circular Future”, organizzato  in partnership con il Circular Economy Lab.

L’hackaton è disegnato a  livello nazionale, si svolge on line e coinvolgerà i principali atenei e otto grandi aziende. Abbiamo definito le aree fondamentali (Beni di Consumo, Cibo, Edilizia, Energia, Design, Digitale, Mobilità e Waste) per lo sviluppo di una città circolare e per ognuna abbiamo indicato un partner industriale di riferimento, e il partner ha definito una challege su cui gli studenti potranno proporre delle soluzioni”, ha spiegato Castellano precisando che l’application resterà on line fino al 7 aprile.

L’economia circolare è un concetto molto ampio e ci sono tanti modi di fare economia circolare, dal riutilizzo dei materiali alla vendita di un servizio anziché di un prodotto, come ad esempio il carsharing. L’economia circolare è innanzitutto economia. Ci sono impatti positivi dal punto di vista ambientale ma il driver è il miglioramento della competitività delle imprese sul medio-lungo  termine. Questo ad una banca interessa. Come Intesa Sanpaolo abbiamo  l’obiettivo di essere una banca ad impatto positivo”, ha concluso Luigi Riccardo, ricordando il supporto offerto al modello circolare con diverse iniziative come  il Circular Economy Plafond e il Circular Economy Lab sviluppato in  collaborazione con Cariplo Factory.

Abbiamo capito che le città ci pongono delle sfide importanti per il futuro ma anche che l’economia circolare è una possibile risposta”, conclude Matteo Scarabelli, chief Communications Officer Cariplo  Factory, sottolineando la “grande opportunità che l’economia circolare può portare allo sviluppo delle città”.