Il tiramisù è un dolce amato in tutto il mondo e rappresenta un’eccellenza della cucina italiana. Con la sua combinazione unica di sapori e consistenze, ha conquistato i palati di milioni di persone, diventando un’icona della gastronomia italiana. E oggi 21 marzo si festeggia il tiramisù day.
Uno studio condotto dalla Società Dante Alighieri, un’istituzione culturale italiana dedicata alla promozione e diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo, ha rivelato che il termine Tiramisù figura tra le dieci parole italiane più conosciute all’estero ed è diffuso in oltre venti lingue. Inoltre, per il 66% degli italiani il tiramisù è un dolce conviviale, perfetto per rendere ancor più speciale un pranzo domenicale o una cena in compagnia di amici.
Dove nasce il dolce più amato dagli italiani?
Ci sono sicuramente delle tesi discordanti sull’origine del dolce più amato dagli italiani. Una delle ipotesi più storiche è collocata in Toscana, precisamente a Siena. In occasione di una visita del granduca Cosimo III de’ Medici venne inventato un dolce denominato “zuppa del Duca” con caratteristiche molto simili all’attuale tiramisù.
Altri appassionati del dessert, invece, sostengono che il dolce ha origini emiliane poiché lo scrittore, gastronomo e critico letterario Pellegrino Artusi, descrisse la ricetta nel suo libro “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” nel 1891.
Un’altra ipotesi sposta l’origine del dolce in Piemonte, precisamente a Torino. Un pasticciere ideò il tiramisù per risollevare e dare sostegno a Camillo Benso Conte di Cavour mentre svolgeva la sua attività politica per unificare il territorio italiano.
Friuli-Venezia Giulia e Veneto: le due regioni più agguerrite sulla paternità del dolce
Le due regioni più agguerrite per la paternità del dolce più amato dagli italiani sono il Friuli-Venezia Giulia e il Veneto. La tesi a favore dell’ultima regione sostiene che la paternità del tiramisù appartiene alla città di Treviso. Il nome del dolce fu coniato in dialetto veneto “tiramesù” per le eccezionali capacità ristoratrici e nutrizionali del dessert.
In Friuli-Venezia Giulia, nel ristorante dell’albergo Roma, gestito da Norma Pielli e suo marito Giuseppe “Beppino” Del Fabbro, veniva servito il Dolce Torino di pellegrino Artusi, a base di savoiardi, burro, cioccolata, rosso d’uovo e latte. Nel 1951 fu proprio la signora Pielli a decidere di modificarlo sostituendo il mascarpone al burro e inzuppando i savoiardi nel caffè amaro. Mentre, il nome tiramisù fu deciso dal marito poiché era un dolce che tirava su.
21 Marzo: Tiramisù Day!
Crema al mascarpone, uova, savoiardi, zucchero e caffè – questi sono gli ingredienti “ufficiali” del Tiramisù, il dolce amato in tutta Italia. Il suo fascino è tale che ha persino guadagnato una giornata dedicata: ogni anno, il 21 marzo, si celebra il Tiramisù Day! All’appuntamento dell’anno partecipano ristoranti, pasticcerie e bar spesso offrendo speciali menu a tema tiramisù, con variazioni creative e gustose.
Il tiramisù tradizionale è al primo posto, ma le varianti non mancano
Il tiramisù è una ricetta semplice e intramontabile, capace di addolcire ogni momento della giornata. Che si tratti di una ricetta tradizionale o di una variante creativa, il tiramisù non può mancare nei menu di un ristorante! Secondo i dati della piattaforma Just Eat emerge uno scenario abbastanza interessante: le ricette artigianali sono in crescita, insieme alla richiesta di varianti al pistacchio e alla crema spalmabile alla nocciola. Queste alternative golose sono scelte da coloro che desiderano sperimentare e apprezzano la varietà di sapori. Inoltre, si fanno strada anche le varianti del tiramisù alla frutta, soprattutto tra i più giovani.
A prescindere dalla propria versione preferita, il suo gusto è sfizioso e dolce ed è ciò che serve dopo un buon pasto, sia per concedersi e godersi un momento di relax che per recuperare le energie!