Terra Madre 2024: appello alla sostenibilità coesa. Le parole di Carlo Petrini.

Terra Madre 2024, l’evento internazionale dedicato al cibo “buono, pulito e giusto”, si è concluso con un messaggio di profonda commozione e un invito all’azione. Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, ha dedicato la quindicesima edizione a due amici produttori, Dror Or e Bilal Saleh, vittime della violenza. Un gesto che ha sottolineato l’importanza del dialogo e della pace nel mondo del cibo.

Il discorso di Carlo Petrini: un monito e una speranza

Nel suo discorso di chiusura, Petrini ha ricordato che il cibo è un elemento che unisce le persone, indipendentemente dalla loro origine o cultura. Ha sottolineato l’importanza di proteggere la biodiversità, di valorizzare il lavoro dei piccoli produttori e di educare le nuove generazioni al consumo consapevole.

Petrini ha lanciato un appello all’unità, invitando tutti a lavorare insieme per costruire un futuro migliore. Ha affermato che il cibo non è solo nutrimento, ma anche cultura, tradizione e identità. Per questo motivo, è fondamentale proteggere le varietà locali, i saperi tradizionali e i paesaggi agricoli. Partendo dalle parole del Papa che ha manifestato vicinanza a tutti quegli uomini e quelle donne che producono e trasformano il cibo, Petrini ha ricordato che il loro lavoro ha un’importanza enorme nella salvaguardia del pianeta, “un mondo ammalato, sul quale le angosce e le ingiustizie sono sempre più frequenti”.

Terra Madre 2024: manifesto per un futuro alimentare sostenibile

L’edizione 2024 di Terra Madre Salone del Gusto si è conclusa con un forte appello alla trasformazione dei sistemi alimentari globali. Il fondatore di Slow Food, nel suo discorso di chiusura, ha tracciato un quadro chiaro e appassionato della situazione attuale e delle sfide future: “Terra Madre è un luogo di pace, perché a Torino arrivano persone da tutto il mondo per dialogare. Senza dialogo, senza ascolto, senza rispetto per la diversità non esiste pace”, sottolineando l’importanza della convivenza pacifica e del rispetto reciproco tra culture e tradizioni alimentari.  

L’evento, che ha riunito oltre 300.000 persone da tutto il mondo, 3mila delegati da 120 Paesi, 600 espositori del Mercato internazionale coinvolti tra conferenze e laboratori, è stato un’occasione per riflettere sul ruolo centrale del cibo nella costruzione di un futuro sostenibile. Il tema centrale, “Il futuro è qui”, ha invitato tutti a prendere parte attiva al cambiamento, a partire dalle proprie scelte alimentari.

Petrini ha sottolineato l’importanza di un’agricoltura che rispetti l’ambiente e le comunità locali, affermando che “il cibo non è solo nutrimento, ma anche cultura, tradizione e identità”. Ha inoltre denunciato le ingiustizie del sistema alimentare globale, sottolineando la necessità di garantire l’accesso al cibo sano e di qualità per tutti.

Un’eredità da condividere con le nuove generazioni

Terra Madre 2024 ha lasciato un’impronta indelebile, diventando un punto di riferimento per tutti coloro che si impegnano per un sistema alimentare più equo e sostenibile. L’evento ha dimostrato che è possibile costruire un futuro diverso, in cui il cibo sia un ponte tra le culture e un veicolo per la pace.

Le parole di Petrini risuonano come un monito e una speranza: “Dobbiamo fare in modo che il cibo torni ad essere un bene comune, un diritto per tutti e non un prodotto da speculare”.

In questa dimostrazione di coscienza ed opportunità ci ha fatto piacere vedere come i produttori coinvolti a livello nazionale ed internazionale siano riusciti ad interagire non solo con appassionati di enogastronomia ed esperti del settore, ma anche con più di cinquanta istituti scolastici che hanno portato i loro ragazzi a “conoscere” cibo, ingredienti e ricette con un approccio diverso da quello abituale che troppo spesso viene lasciato in secondo piano.

Terra Madre Salone del Gusto 2024