Il carrello della spesa “green” costruito dall’Osservatorio Immagino comprende oltre 24 mila prodotti, che hanno generato oltre 9,1 miliardi di euro di vendite e, in 12 mesi, ha messo a segno una crescita di +5,5% a valore
L’ottava edizione, dell’Osservatorio Immagino GS1 Italy, racconta gli effetti della pandemia sul mondo del largo consumo italiano. Un corposo dossier è dedicato al tema della sostenibilità e a come viene comunicata dalle aziende sulle confezioni dei prodotti.
Secondo quanto riportato nel dossier, si è rilevato che il 20,9% dei prodotti monitorati riporta in etichetta almeno un claim o una certificazione relativi al mondo della sostenibilità. Essi vengono suddivisi in quattro cluster: Management sostenibile delle risorse; agricoltura e allevamento sostenibili; responsabilità sociale e rispetto degli animali.
La sostenibilità in etichetta
Le etichette dei prodotti sugli scaffali, dunque, assumono importanza come “termometro” dei trend di consumo e della spesa, dei fenomeni emergenti e delle caratteristiche determinanti per il successo di un prodotto, alimentare e non, nel carrello della spesa.
“Riceviamo fisicamente i prodotti e registriamo tutto quello che c’è in etichetta – racconta Marco Cuppini, research and communication director GS1 Italy – per un database di 115mila prodotti che rappresentano l’82% di ciò che è venduto in iper e supermercati, pari a 37,6 miliardi di vendite. Ormai al valore della marca si aggiunge il valore dell’etichetta, che va ben oltre le informazione obbligatorie e affianca la promozione classica. È vero che la normativa ha agevolato alcune tendenze, ad esempio quelle legate alla provenienza degli ingredienti. Ma molte informazioni fornite esplorano nuove frontiere, come gli aspetti sociali, mettendo in evidenza collaborazioni con enti di ricerca e fondazioni, o quelli legati alla sostenibilità”.
La pandemia fa registrare il record dei prodotti salutari
Nell’ultimo anno tutte le esigenze connesse alla pandemia sono diventate prioritarie nella scelte d’acquisto dei consumatori con effetti evidenti anche sulle confezioni dei prodotti del largo consumo, food e non food.
L’efficacia nel rimuovere germi e batteri, la capacità di rinforzare il sistema immunitario, la presenza di vitamine con proprietà benefiche, sono alcuni dei messaggi comparsi sulle confezioni dei prodotti in supermercati e ipermercati.
“L’Osservatorio Immagino di GS1 Italy si rivela essere uno strumento importante di diffusione della conoscenza anche in un periodo di incertezza come quello che stiamo attraversando – ha affermato Francesco Pugliese, presidente di GS1 Italy – Con la sua capacità di fotografare e interpretare i fenomeni di consumo, fornisce un contributo di qualità per sostenere le decisioni che le aziende devono prendere per servire al meglio il consumatore. E, insieme al servizio Immagino, è diventato uno standard di fatto per lo scambio delle informazioni e delle immagini di prodotto per l’intero sistema del largo consumo”.
Gli italiani sempre più alla ricerca di cibo sano e salutare
Nel 2020 si è avuto un aumento delle vendite di alimenti che promettono di rafforzare le difese immunitarie, quelli ricchi di vitamine e ingredienti benefici, quelli che sottolineano l’italianità e la tracciabilità delle materie prime e della filiera.
Nel caso del paniere alimentare, nei 12 mesi analizzati le vendite dei 950 prodotti individuati sono aumentate di +5,3%, grazie alla crescita della domanda. Invece il sell-out dei 647 prodotti del paniere non food è cresciuto di +27,0% rispetto ai 12 mesi precedenti.
Nel paniere food, al primo posto ci sono yogurt e similari con il 27,5%, seguiti dai prodotti da forno e cereali (13,6%), dai cibi per l’infanzia (12,6%), dai surgelati (11,8%) e da succhi, nettari e spremute (11,4%).