Gli italiani, il cibo e la sostenibilità dei sistemi alimentari

Sostenibilità

Italiani, cibo e ambiente, a tavola la sfida per il futuro del pianeta e per la sostenibilità dei sistemi alimentari. È quanto rileva il Rapporto Italia 2021 di Eurispes nel capitolo dedicato all’alimentazione

A tavola l’85,2% sceglie un regime alimentare tradizionale mentre la restante parte della popolazione si divide fra il 6,6% di coloro che affermano di non essere attualmente vegetariani ma di esserlo stati in passato, il 5,8% di vegetariani e il 2,4% di quanti aderiscono ad uno stile alimentare vegano. Si tratta di un trend in crescita soprattutto negli ultimi due anni come dimostrano i dati del Rapporto Italia 2021 di Eurispes secondo cui nel 2021 in Italia la percentuale di vegetariani e vegani è dell’8,2%.

E l’Italia è sul podio dei maggiori produttori europei di alimenti vegetali, proteine in particolare: un mercato in crescita costante, in cui le offerte dei produttori si moltiplicano perché la richiesta è forte, e non più solo da parte del popolo “veg” ma anche da parte di chi si preoccupa della sostenibilità.

Italiani “veg” e boom delle proteine green

Per il 23,1% di quanti si dichiarano vegetariani o vegani – spiega il rapporto – questa scelta si inserisce “in una più ampia filosofia di vita, che non si esaurisce nell’amore verso gli animali, ma abbraccia una volontà più ampia di sostenibilità per prendersi cura del mondo in cui viviamo”.

Uno sviluppo che arriva da lontano, seguendo l’onda lunga degli anni 90, ma che in questi ultimi 2-3 anni ha registrato un ulteriore step di sviluppo grazie alla maggiore attenzione verso la sostenibilità, la salute del pianeta, e complice la demonizzazione del consumo di carne che paga il conto degli alti costi ambientali. Insomma, i consumatori fanno sempre più attenzione all’impatto  ambientale delle proprie scelte di acquisto e premiano i prodotti che soddisfano il palato e senza gravare sull’ecosistema.

Il carrello della spesa degli italiani è, dunque, sempre più “verde” anche in piena pandemia. Secondo i dati di Everli, il marketplace della spesa online, che ha preso in esame gli ordini effettuati sul sito e via app, nel 2020 è aumentata del 14% la spesa di prodotti vegani e vegetariani.

Ecco cosa comprano gli italiani

Nella top 10 dei cibi vegan più acquistati nei supermercati italiani il tofu, grande classico della cugina veg, si aggiudica il primo posto davanti a hummus (secondo posto) e burger e mini burger vegetali (terzo posto). All’ultimo posto in classifica si posiziona invece il tempeh, altro famoso alimento asiatico che caratterizza questa alimentazione.

Inversione di tendenza per i vegetariani dello Stivale che inseriscono in classifica prevalentemente primi e secondi piatti e considerano i burger vegetali un “must have” irrinunciabile sulle loro tavole. Completano il podio le cotolette vegetariane (secondo) e i libanesi falafel (terzo), mentre la top 5 si chiude con un primo piatto italianissimo, le lasagne – vegetariane – rigorosamente al ragù (quinto).

Guardando alla distribuzione geografica l’Emilia Romagna e la Lombardia si aggiudicano il primo posto come regioni più vegane d’Italia, con tre città ciascuna nella top 10 delle città italiane con il maggior numero di ordini online di questa categoria: Bologna in vetta, Milano al terzo posto e Pavia un gradino sotto al podio, seguite da Bergamo (sesto posto), Modena (settimo posto) e Parma (nono posto).

I vegetariani dello Stivale si concentrano soprattutto in Toscana. Tra le 10 province che nell’ultimo anno hanno registrato il maggior numero di ordini di questi prodotti spiccano infatti ben tre province toscane: Firenze, Livorno e Pisa, che popolano la seconda parte della classifica, rispettivamente al sesto, settimo e ottavo posto.

Diffuse le diete “senza” e l’uso integratori

Nel 2021 sono molto diffuse le cosiddette diete “senza” e l’uso di integratori di diverso tipo. In particolare, il 31,4% degli italiani predilige prodotti senza zucchero, senza grassi aggiunti, senza l’uso di antibiotici; il 23,5% sceglie prodotti che presentano al loro interno l’aggiunta di vitamine, minerali o altri nutrimenti; il 17,1% segue un’alimentazione arricchita regolarmente da integratori; il 17% sceglie prodotti privi di lattosio e il 13,8% privi di glutine.

Segue un’alimentazione che predilige prodotti senza zuccheri e grassi aggiunti il 34,4% delle donne contro il 28,3% degli uomini; una dieta che predilige l’acquisto di prodotti arricchiti con Omega 3, il 25,5% delle donne contro il 21,5% degli uomini.

Sceglie prodotti senza lattosio il 20,1% delle donne contro il 13,8% degli uomini, arricchiti con integratori il 19,3% delle donne contro il 14,8% degli uomini e senza glutine il 15,2% delle donne contro il 12,3% degli uomini.