È questo il concetto chiave espresso in occasione del Forum “Resetting the Food System from Farm to Fork – Setting the Stage for Un 2021 Food Systems Summit”, promosso da Fondazione Barilla e Food Tank.
I sistemi alimentari che portano il cibo dai campi alle tavole di tutto il mondo hanno ottenuto successi importantissimi. Nonostante la pandemia nel 2020 si stima che 4,5-5 miliardi di persone abbiano avuto accesso a diete sane.
Ma ciò non è ancora sufficiente, perché la situazione attuale sta aggravando le cose, portando le persone esposte a insicurezza alimentare dai 135 milioni del 2019 ai 265 stimati nel 2020. Gli stessi sistemi alimentari sono anche alla base di molti dei maggiori problemi ambientali e di salute che l’umanità sta affrontando.
È necessario quindi trasformare i sistemi alimentari nel segno della sostenibilità, per raggiungere i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sdg) promossi dall’Onu per il 2030 e quelli dell’Accordo di Parigi sul clima.
Come procedere? Ecco le tre raccomandazioni
Lo scopo del Forum è stato quello di accelerare questa trasformazione, incoraggiando un pensiero olistico che superi quello a compartimenti stagni tuttora frequente, promuovendo la ricerca di soluzioni concrete. Oltre 30 esperti, impegnati a trasformare i sistemi alimentari in ogni parte del mondo, si sono confrontati a tutto campo su temi che hanno spaziato, fra gli altri, dal ruolo fondamentale di giovani e donne in agricoltura alle nuove tecnologie, dal futuro delle aziende agroalimentari all’importanza del cibo nella prevenzione della salute.
L’appuntamento ha lanciato – in vista del Food Systems Summit delle Nazioni Unite, in programma nel 2021 – tre raccomandazioni chiave: la prima è quella di condividere un obiettivo comune che consenta a tutti gli stakeholder di elaborare proposte per sistemi alimentari più sani, inclusivi, sostenibili e resilienti. Queste proposte possono guidare azioni concrete ed efficaci verso gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e modificare la narrazione della trasformazione dei sistemi alimentari; coinvolgere e mobilitare tutti gli attori a lavorare insieme in un percorso di condivisione di conoscenze, esperienze e buone pratiche, garantendo la massima inclusione è la seconda raccomandazione; mentre la terza, è quella di aumentare la consapevolezza dei cittadini per aiutarli a fare scelte alimentari più sostenibili come consumatori, per generare il cambiamento.
Cosa hanno detto Barilla e Food Tank
“Non abbiamo alternative alla sostenibilità. Non dobbiamo avere paura del cambiamento, è tempo di agire.” Ha detto Guido Barilla, presidente di Barilla Gruppo e della Fondazione Barilla, “Abbiamo 10 anni per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030. Dal mio punto di vista, 10 anni sono abbastanza per generare una rivoluzione, e i prossimi 5 anni saranno cruciali”. Ma “dobbiamo cambiare le nostre narrazioni, che finora si sono concentrate solo sui problemi. Bisogna quindi far crescere un movimento positivo per accelerare, rafforzare, raffinare e progettare un futuro più sostenibile”.
La crisi della pandemia ci ha mostrato quanto siamo interconnessi, non solo l’uno con l’altro ma con il Pianeta stesso, ed è l’esempio più recente delle crescenti pressioni e aspettative poste sul sistema alimentare mondiale. “La situazione attuale mi ha insegnato che nessuno vince da solo. Bisogna quindi costruire nuove, forti alleanze: tra le generazioni, tra i vari attori della filiera agroalimentare, tra paesi ricchi e poveri, tra società civile e settore privato – ha concluso Guido Barilla – non ho paura dei cambiamenti che dovremo fare. Il futuro del cibo è nelle nostre mani: facciamolo crescere”.
“Gli attuali sistemi alimentari sono responsabili, dal campo alla tavola, fino al 37% delle emissioni totali di gas a effetto serra, le nostre scelte alimentari sono importanti non solo per la salute e l’uguaglianza sociale, ma anche per il loro impatto sul clima e sulla biodiversità. La nostra sfida è trasformare i sistemi alimentari in modo che le persone non vivano più situazioni di insicurezza alimentare e possano permettersi una dieta sana, garantendo allo stesso tempo la sostenibilità ambientale”, ha spiegato Danielle Nierenberg, Presidente di Food Tank.