In un’epoca dove la cucina declinata in tutte le sue varianti – libri, programmi TV, siti web e blog, manifestazioni gastronomiche, corsi – la frequentazione dei ristoranti rimane senza dubbio la celebrazione più manifesta e diffusa. Un così elevato interessamento per il cibo non poteva che portare ad un’improvvisa proliferazione di tanti pseudo esperti gastronomici alla continua ricerca dei prodotti d’eccellenza, della pietanza griffata o, più semplicemente, alla riscoperta di piatti della tradizione. Ma da buongustai sappiamo proprio tutto sugli ingredienti o sulle pietanze che ordiniamo o che leggiamo più frequentemente senza incappare in amletici dilemmi? Ecco allora una nuova parte delle guida, sempre a puntate, sui dubbi più comuni riferiti ad alcuni prodotti o termini legati al gergo gastronomico italiano:
CREMA PASTICCERA, CREMA CHANTILLY e CREMA DIPLOMATICA
La CREMA PASTICCERA è la preparazione più famosa nel mondo dei dessert e della pasticceria in generale. È composta da tuorli, farina, zucchero, latte e vaniglia, necessitando di una cottura leggera. Simile, ma non uguale, è la (vera) CREMA CHANTILLY composta da panna montata, zucchero a velo e vaniglia. In Italia questa preparazione viene chiamata crema chantilly alla francese, quando in realtà si riferisce banalmente all’originale. La combinazione di crema pasticcera e panna montata o crema pasticcera e crema chantilly alla francese, sempre qui da noi, è erroneamente chiamata crema chantilly all’italiana. In realtà la preparazione che usa come base la crema pasticcera e l’aggiunta della cosiddetta crema chantilly all’italiana – rispettivamente nelle proporzioni ⅔ e ⅓ – è detta CREMA DIPLOMATICA, espressione derivata dall’omonima torta nella quale venne originariamente utilizzata
GOURMET e GOURMAND
Il GOURMET, termine di origine francese, identifica un buongustaio ma con un’accezione più raffinata, più come cultore della buona tavola, intenditore. In pratica, il gourmet – appassionato o professionista – è colui che non solo ama il cibo, ma lo conosce in maniera approfondita e predilige la qualità alla quantità. Talvolta questa parola è associata anche a pietanze preparate con materie prime selezionate o di elevata qualità. GOURMAND, invece, definisce una persona golosa, un ghiottone, una “buona forchetta”.