Il salotto d’intervista è un momento di approfondimento su una notizia della rassegna stampa settimanale di GRfood, podcast da ascoltare su Spreaker, Spotify e in streaming sulla App di Radio Food. La notizia del momento su cui vogliamo fare una serie di riflessioni è: la prima scuola d’Italia per pastori, il successo inaspettato di ShepForBio, ospite Tommaso Campedelli.
La prima scuola per pastori in Italia
Sono state fatte le selezioni per la prima scuola d’Italia per pastori e allevatori del progetto LIFE ShepForBio. Un’iniziativa di tutela del paesaggio e dell’ambiente che lancia quest’anno il primo modulo formativo per diventare pastori. Un successo che ha visto attraverso un’attenta selezione l’accesso al corso poco meno di trenta persone. La maggior parte delle domande sono state fatte da parte di Under 30 e questo è il dato significativo di una generazione nuova.
Chi è Tommaso Campedelli
Tommaso Campedelli è un ornitologo e lavora presso D.R.E.A.M. Italia, cooperativa forestale tra l’altro beneficiario coordinatore del progetto LIFE ShepForBio. Progetto dedicato alla tutela della natura e della biodiversità.
Il salotto d’intervista
A: “Di che cosa si occupa nello specifico il progetto LIFE ShepForBio?”
T: “Il Progetto LIFE ShepForBio, co-finanziato dall’Unione Europea, ha come obiettivo quello di migliorare lo stato di conservazione di 3 tipologie di habitat: parliamo di pascoli e praterie. Attraverso l’utilizzo del pascolo e dell’attività zootecnica per poter ripristinare e migliorare lo stato di conservazione di questi ambienti e di tutta la biodiversità che è associata.”
A: “La notizia mi ha incuriosito molto: il 22 aprile prenderà vita una scuola, e poteva sembrare una cosa assai remota immaginare un corso formativo per pastori, è cosi?”
T: “Assolutamente sì. Le scuole per pastori e allevatori in altre nazioni europee sono una realtà ormai consolidata si pensi alla Francia, Spagna, Svizzera e Portogallo. Uno dei tanti problemi legati alla pastorizia è il fatto che sono venute meno aziende a conduzione familiare dove queste conoscenze venivano tramandate di padre in figlio. Quindi, le persone che vogliono intraprendere questo lavoro hanno difficoltà nel trovare dei posti e delle iniziative che gli possano dare una giusta formazione.”
A: “Sappiamo che ci sono state quasi 200 domande per poter partecipare e quasi tutti under 30. Ma, alla fine, il corso quanti posti ha?”
T: “Originariamente il progetto prevedeva 4 cicli formativi con 6 partecipanti a corso. Ma, visto l’elevato numero di richieste, precisamente 167 e continuano a crescere, siamo riusciti a portare a 8 il numero di partecipanti. Stiamo già lavorando affinché nei prossimi anni si possa incrementare ancora.”
A: “Quanto dura un modulo formativo?”
T: “La scuola inizia il 22 aprile e termina l’11 giugno. Abbiamo scelto di concentrare le lezioni nel fine settimana in modo da dare la possibilità a chi ha già un impiego di poter partecipare. Sono previsti 12 moduli tra cui la gestione del pascolo, i rudimenti di biologia ed ecologia delle diverse specie, un modulo specifico sulla lana ed un modulo specifico sulla mitigazione dell’impatto dei predatori. Un programma a 360 gradi caratterizzato da una parte teorica e pratica dato che la scuola prevede uno stage di un mese, presso aziende selezionate del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.”