Quanti di voi nelle feste appena trascorse hanno acquistato e mangiato del salmone affumicato? Come lo preferite? Ma soprattutto quante ne sapete? Vi raccontiamo tecniche e tipologie.
Sulle tartine, ridotto a mousse per farcire ottimi bignè salati, come ingrediente nelle nostre lasagne o semplicemente nel piatto con un triangolino di pane tostato, nel bagel in un brunch informale. Alzi la mano chi non ama il salmone affumicato!
È capitato a tutti quando siamo in pescheria o al supermercato e abbiamo la possibilità di scegliere tra varie tipologie di salmone, l’indecisione sulla tipologia di prodotto da acquistare, vediamo insieme le più frequenti ed analizziamone le qualità. Sappiate che grazie all’affumicatura il salmone conserva perciò le caratteristiche dell’alimento fresco.
Salmone selvaggio d’Alaska
Il salmone selvaggio d’Alaska è sempre più raro, soprattutto se catturato con il metodo troll, all’amo. Delle cinque specie di salmone del Pacifico, quelle nobili sono il Red King, la più pregiata e di dimensioni più grandi, il rosso Sockeye e l’argentato Coho. La pesca è limitata a un determinato periodo dell’anno, tra giugno e luglio, quando il salmone risale i fiumi per riprodursi, quindi i pesci vengono congelati, stoccati e lavorati all’occorrenza. Per quanto riguarda l’aspetto, il salmone selvaggio dell’Alaska ha una carne di colore rosso accesso, dovuto all’alimentazione naturale fatta in una buona parte di crostacei. L’alimentazione naturale è il motivo per cui la carne è anche più magra.
Salmone affumicato norvegese
La Norvegia è il primo allevatore mondiale di salmone che, affumicato, si può trovare in tutto il mondo. Si tratta di un prodotto di ottime caratteristiche qualitative, sia che venga affumicato con tecniche tradizionali da piccoli produttori, che con le tecniche più moderne. Stiamo infatti parlando di uno dei principali punti di forza dell’economia del paese, soggetto a frequenti investimenti privati e pubblici, grazie a cui la Norvegia può avvalersi degli allevamenti più all’avanguardia ed eco-friendly del pianeta. La posizione geografica del paese scandinavo favorisce inoltre lo sviluppo del pesce, che necessita di acque fredde e pulite per raggiungere l’età adulta nelle condizioni migliori.
Salmone affumicato scozzese
Anche la Scozia è un grande produttore di salmone. La qualità del prodotto finito è molto alta e, all’assaggio, il salmone affumicato scozzese e norvegese non hanno grande differenza. La produzione scozzese è meno all’avanguardia di quella norvegese, ma il prodotto si eleva attraverso antichissime e tradizionali tecniche di affumicatura, utilizzate ancora oggi, e al taglio tradizionale a fetta lunga. Faggio, quercia e noce sono i trucioli che bruciano lenti in forni realizzati appositamente, profumi dosati per non coprire il sapore delle carni finissime, abbastanza intensi ma delicati per esaltare in modo equilibrato i sapori naturali del mare. Dolcezza, morbidezza, rotondità e gusto equilibrato sono il risultato.
Il Salmone un pesce buono
Il salmone è un pesce che si trova soprattutto nei freddi mari del nord, che rendono l’alimento molto ricco di acidi grassi polinsaturi. Il salmone è considerato un pesce grasso, ma il nostro corpo ha assolutamente bisogno del giusto equilibrio in grassi! E quelli del salmone sono grassi “buoni”, capaci di ridurre quello che viene definito colesterolo “cattivo” del sangue. Grazie agli Omega 3, abbondanti in questo pesce, sono ottimi anche per contrastare i radicali liberi, andando a rallentare l’invecchiamento cellulare, riducono inoltre il declino cognitivo dovuto proprio all’avanzare dell’età.
Il salmone è ricco anche di vitamina D, che permette un migliore assorbimento del calcio e la mineralizzazione delle ossa. Ha anche buone dosi di elementi indispensabili dal punto di vista nutrizionale, come ferro e calcio, oltre a presentarsi ricco di proteine e fosforo.