Roma, le nuove aperture di giugno

L’estate è arrivata e con essa il caldo, quello appiccicoso che nessuno ama e con la voglia di stare al fresco, di mare e di serate spensierate da trascorrere fuori. Anche questo mese che si sta chiudendo sono state tante le nuove aperture a Roma. Nuove terrazze o giardini di hotel, pizzerie che raddoppiano e triplicano le sedi, nuovi ristoranti, botteghe e noi come sempre abbiamo raccolto meticolosamente tutto per darvi occasione di provare.

Eccoci puntuali con la nostra rassegna di fine mese sulle nuove aperture a Roma. Vediamo quali sono le novità per questo giugno da provare nei prossimi mesi estivi. Vi avvisiamo sono tante e vi terranno occupati per il prossimo mese: cucina della tradizione, botteghe con cucina, gelaterie e pasticcerie veg e nuovi sedi per tante pizzerie. Un quadro ampio da nord a sud della capitale.

Le nuove botteghe

Fermaggio, il negozio di formaggi vegani

Ha inaugurato l’8 giugno 2024 il primo negozio di Fermaggio, in zona Piazza Fiume, un modo per questo caseificio vegano di avvicinarsi ai loro clienti. Sono trascorsi sei anni da quando Fermaggio ha avviato la produzione di formaggi vegetali a Cave, in provincia di Roma e con una domanda in continua crescita, aprire un punto vendita nel cuore della Capitale è stata una cosa naturale e anche necessaria. Nel negozio sarà possibile acquistare i formaggi al taglio, proprio come in una qualsiasi gastronomia, e saranno disponibili anche taglieri e box degustazione. I più golosi potranno provare i prodotti all’interno della classica pizza bianca farcita anche con salumi vegani di aziende specializzate. L’ultima novità dell’azienda è l’Ecotta, una simil ricotta e tra i prodotti disponibili al banco ci sono anche la Mezzarè, considerata il cavallo di battaglia, il burro Better, la forma Blu e il Pri, un formaggio vegetale a crosta fiorita davvero notevole. Alla base di questi formaggi ci sono anacardi e mandorle siciliane, senza oli o grassi aggiunti, lavorati con fermentazioni per ottenere prodotti nutrienti oltre che golosi, al contrario di molti formaggi vegetali industriali spesso carichi di grassi.

Fermaggio – Via Bergamo, 27 – Roma

Fermaggio

Cesare al Casaletto, da trattoria diventa anche bottega

E’ una delle trattoria di Roma più acclamate che ha aperto una bottega con pane, conserve e ricette pronte a Monteverde. Si chiama da Da Cesare – Laboratorio, una gastronomia di quartiere con ogni ben di Dio. Sul banco pane fatto in casa da chilo e tipo casereccio, ma anche la pizza alla pala, salumi Re Norcino, crudo di Parma, lonza in cotenna, ‘patacotto’, salame e strolghino e la mortadella di Simona Scapin e per i formaggi Parmigiano Terre Alte, caciocavallo della Fattoria Lucciano e mozzarella biologica della Tuscia Viterbese. A scaffale troviamo per esempio conserve e sottoli Madia, salsa di pomodoro pugliese Capobianco, legumi e olio di Pacina per la Toscana e non molto altro, tra cui birre Ritual e i vini di territorio di produttori amici che Vignoli conosce molto bene. Si apre al mattino e si chiude alle 22 con una pausa pomeridiana come gli alimentari di una volta o dei piccoli centri. Accanto alla bottega un laboratorio con la cucina dove produrre i piatti storici di Cesare al Casaletto che si possono ordinare e portare a casa o per fare un aperitivo (anche in versione monoporzione). Però badate bene non è una tavola calda, ma un posto che rende disponibili per tutti i prodotti che Leonardo Vignoli da sempre usa in cucina nel suo ristorante.

Da Cesare – Laboratorio – Largo Alberto Pepere, 5 – Roma

Da Cesare Laboratorio

A Roma apre LE CRETE, la bottega con gastronomia Toscana

Nel quartiere Aurelio-Boccea, e più precisamente in via Monti Via Monti di Creta 91, Pietro Accolti Gil ha aperto una nuova insegna in cui si respira l’atmosfera del tradizionale ristoro toscano. LE CRETE, ristoro toscano – il cui nome si riferisce alla strada dove è situato, ma anche alle Crete Senesi, luogo di origine del proprietario – è una piccola bottega con gastronomia i cui protagonisti sono ingredienti e piatti tipici della cucina toscana, o piatti della tradizione preparati con ingredienti toscani. Un ambiente informale ma al tempo stesso curato dove a fare la differenza sono la qualità e l’origine delle materie prime, tutte di provenienza rigorosamente toscana.  Oltre a piatti sperimentati da Pietro nel corso degli anni secondo le ricette di famiglia e della tradizione, è possibile scegliere fra un’attenta e ampia proposta di Salumi e Formaggi toscani, ma anche Vini e Birre con etichette per lo più naturali a cui si affianca un’idea divertente, il Gotto di vino bianco o rosso da prendere mentre si aspetta il proprio turno dal bag in box sul bancone di San Giorgio a Lapi, l’azienda vinicola del Chianti di un caro amico della proprietà che fa subito sentire tutti a casa. I cavalli di battaglia presenti nell’offerta gastronomica spaziano da piatti pronti stagionali come la Pappa al pomodoro, le Polpette di Verdure o le Polpette di Lampredotto, i Crostini neri, le Acciughe sotto pesto e i Panini espressi.

Imperdibile il Panino con il Lampredotto – che arriva direttamente da Siena – ma anche quello con la Porchetta, insieme ai Taglieri di salumi e formaggi di artigiani esperti del mestiere. Nel locale di un senese non possono mancare i Ciaccini (il nome utilizzato a Siena per la pizza bianca) che qui troviamo farciti in versione classica con salumi e formaggi toscani, o in quella Special con “Mortadella al tartufo e crema di pecorino” oVegetarianacon “Pecorino e pepe”.  Anche i panini – nella veste classica o con le due fette di pane sciapo – vengono preparati con ripieni espressi o ad hoc, e quindi a scelta libera fra i salumi del momento, ma anche il “Pane strusciato e la Spalla” o l’immancabile “Panino Finocchiona e Pecorino”.

LE CRETE, ristoro toscano – Via dei Monti di Creta, 91 – Roma

Le dolci novità della Capitale

Libera Pasticceria Caffetteria: caffè specialty e dolci vegani secondo Andrea De Bellis

Andrea De Bellis, pasticcere conosciuto ai più ha inaugurato all’inizio del mese la sua Libera Pasticceria Caffetteria, nel quartiere Appio, un progetto con una proposta trasversale e contemporanea che mette insieme una proposta vegana e un’offerta di Specialty Coffee. Il tutto pensato, insieme alla sua compagna Barbara Meloni da due anni vegana, per diventare punto di riferimento per chi ha intolleranze alimentari ma anche per chi segue un regime alimentare vegano, senza smettere di essere golosi. La pasticceria di De Bellis si trova nei locali di un ex autolavaggio, che ora è diventato un elegante e rilassante salotto dove sedersi e assaporare le creazioni del nostro pasticcere e concedersi così una pausa lontano dal caos capitolino. Cosa troviamo da Libera? Alla base di ogni dolce proposto solo materie prime di qualità, principalmente plant based. Tanti lievitati per la prima colazione, le proposte in monoporzione sempre stagionali una carta di caffè e Specialty Coffe in collaborazione con “la Tosteria” di Firenze e Rancilio Group che propone, per la prima volta su Roma, la sua macchina RS1. Si parte con una serie di caffè più facili da approcciare per poi evolvere nella sperimentazione.

Libera – via Luigi Tosti 54 – Roma

sala interna di Libera Pasticceria

Nel quartiere Bravetta apre la Gelateria Artigianale Rosamundi

Una nuova insegna del gusto addolcisce la Città Eterna: ha da poco aperto la gelateria artigianale Rosamundi che propone un gelato naturale, senza glutine, adatto agli intolleranti, sugar free e vegan. “Il nome rosamundi vuole soprattutto trasmettere il senso di un mondo (mundi) più dolce (rosa), più naturale” dichiarano Giorgia Ricci e Marco Puxeddu, una giovane coppia nel lavoro e nella vita. La proposta è golosa, sono tanti e vari i gusti che si possono assaporare da Rosamundi, un locale di circa 70 mq in cui campeggia il bancone del gelato, una vetrina frigo e il laboratorio a vista. Il gusto di punta è senza dubbio il Rosamundi, un gelato a base acqua, un mix tra dolce e salato che viene fatto con un infuso di rosa canina a 37 gradi per 3 ore, filtrato e unito ai peperoni rossi bolliti e spellati mixati alle fragole, con un’aggiunta di basilico fresco. Risalta anche il gusto Crema all’uovo fatto con l’infuso di vaniglia “Coeur de vanille Bourbon”. Tra i gusti a base latte, meritano l’assaggio, il Pistacchio di Sicilia, la Stragianduia (il gusto must del maestro Ferrara), la Nocciola tostata fatta con le nocciole viterbesi, la Cheesecake con crumble e salsa lampone, la Liquirizia, il Pop Art con caramello salato, noci pecan e pop corn caramellato, lo Zabaione di Nonna Anna fatto le uova di Galline Felici pastorizzate con il latte e unite al marsala. Passando ai gusti senza latte, da non perdere quelli con la frutta di stagione: Mango, Cocco, Fragola, Melone, Lampone, Albicocca come anche Pistacchio, Mandorla e Nocciola. Tre i tipi di panna: classica senza zucchero; panna montata con chantilly, mascarpone, vaniglia e zucchero a velo; panna vegetale. L’offerta di Rosamundi si completa con granite, cremolati, semifreddi, coppe gelato con frutta di stagione e torte gelato.

Rosamundi – Via Silvestri, 224 – Roma

Giorgia e Marco di Rosamundi

Da Kou Kou la cucina giapponese incontra la pasticceria francese

Paola Mazzeo e Wataru Izumo, coppia nella vita e nel lavoro, dopo aver chiuso il loro ristorante italiano a Yokohama, sono tornati a Roma per aprire a metà giugno Kou Kou tra il Rione Prati e il quartiere Della Vittoria: un’inedita combinazione di alta pasticceria francese e washoku, la cucina tradizionale nipponica. Ma scordatevi il sushi. I dessert francesi saranno un elemento centrale del nuovo locale, ma con un tocco orientale. Mazzeo spiega che utilizzerà ingredienti giapponesi come tè matcha, tè verdi tostati, sesamo nero e agrumi orientali come yuzu, kumquat e mano di Buddha per i suoi choux, Paris-Brest, madeleine e monoporzioni con creme e ganache. “Il Giappone sarà presente nella scelta degli ingredienti”.

Un posto unico per l’offerta, dove fare una colazione rilassata o un brunch con tazze di tè, arricchendo l’offerta con lievitati nipponici come il pane al latte shokupan, utilizzato anche per i sando di Wataru, e il melonpan.

Kou Kou – Via Monte Pertica, 41 – Roma

Roma, le nuove aperture di maggio

Nuovo locale Forno & Gelato in zona Marconi per Giuffrè

Alessandro Giuffrè, gelatiere e pasticciere di origine siciliana, apre a Roma il suo terzo punto vendita e come gli altri mette insieme prodotti da forno e gelato artigianale. Dopo le sedi di Trastevere e Colli Portuensi, inaugura una nuova sede in zona Marconi. In questo negozio, che vuole integrarsi bene nel quartiere, ci saranno lievitati, prodotti da forno e carapine a vista dove il gelato è mantecato espresso di fronte ai clienti, con particolari gusti dedicati ai quartieri della Capitale. Qui si può venire per una colazione, gustando un lievitato o una fetta di panettone o colomba di stagione, oppure per una merenda con una fetta di pane spalmata di crema al gianduja, entrambe fatte in casa. Il gelato resta il protagonista, con una ventina di gusti serviti nella nuova sede, anche mantecati al momento grazie a una nuova tecnologia di mantecatura direttamente in carapina, sostenibile perché non prevede l’uso di acqua per il raffreddamento.

Oltre ai classici di Forno & Gelato, come le granite di tradizione siciliana servite nell’immancabile brioche col tuppo, saranno disponibili gusti ispirati ai quartieri e rioni di Roma: dal Trasteverino, una crema con biscotti di Forno & Gelato, sale e gianduia, al Porta Portese, alla nocciola e con mandorle al cioccolato.

𝐆𝐢𝐮𝐟𝐟𝐫𝐞 𝐅𝐨𝐫𝐧𝐨 & 𝐆𝐞𝐥𝐚𝐭𝐨 – Via Pietro Blaserna, 11 – Roma

Giuffrè Forno e Gelato

Nuovi Roof Top e giardini

Nido, il nuovo rifugio urbano sul roof dell’Hotel Vilòn

All’hotel Vilòn, storico indirizzo glamour nel centro storico della Capitale, il Ristorante ADELAIDE, una delle tavole gourmet più cozy, apre per la stagione estiva un nuovo spazio open air oltre il patio al piano terra. Questa volta è sul roof, un nuovo spot sospeso tra cielo e tetti romani. Si tratta de Il Nido, la terrazza all’ultimo piano, un angolo segreto in una Roma per pochi intimi in uno degli indirizzi più appartati e “vibranti” della Capitale. Un ambiente raccolto, per quanto sotto il cielo e le stelle, musica di sottofondo, candele accese dall’imbrunire e un cameriere discreto che servirà i menu degustazione (di cui uno tutto vegetariano, il Pachamama) insieme allo Chef. Piatti di grande freschezza, ricchi di colore, sensoriali se così si può dire, talvolta composti al tavolo, quasi un gioco di cui il commensale è piacevolmente complice.

Un mood molto mediterraneo. Come stare in un esclusivo riad di Marrakech, ideale di giorno perché fresco ed ombreggiato, romanticissimo la sera quando si illumina di torce e candele. Il posto giusto per una colazione, un pranzo leggero, un aperitivo o a cena.

Hotel VILÒN Roma, Via dell’Arancio 69 – 00186 Roma

Nido all’Hotel Vilon

Riapre Terrazza Flores di El Porteño Gourmet in centro a Roma

Terrazza Flores, situata sul rooftop del luxury hotel Umiltà 36, è una nuova gemma nel cuore di Roma, inaugurata lo scorso autunno per un breve periodo, ora si parte con la stagione ufficiale. Questo angolo magico offre una vista mozzafiato sul Quirinale, l’Altare della Patria e la cupola di San Pietro, rendendolo il luogo ideale per godersi una serata speciale. La terrazza è aperta dalle 19 all’una e propone una selezione di vini italiani, francesi e argentini, la miscelazione classica e le tapas completano l’offerta, ovviamente tutte di ispirazione sud americana. Tra le proposte anche la possibilità di alcuni assaggi che arrivano direttamente dalla cucina del ristorante argentino El Porteño Gourmet, anch’esso ospitato nello stesso palazzo.

El Porteño Gourmet, seconda insegna capitolina inaugurata di recente della Holding Dorrego Company, i cui titolari sono i fratelli argentini Alejandro e Sebastian Bernardez, insieme a Fabio Acampora. Dopo l’avvio de El Porteño Teatro Valle arriva questo secondo progetto culinario sempre dedicato all’enogastronomia argentina d’eccellenza, ma con una proposta diversa. Siamo a via dell’Umiltà 36, all’hotel di lusso di Shedir Collection nato dalla ristrutturazione del palazzo storico ex sede di Forza Italia, uno spazio tutto da vivere, a partire dall’area lounge all’ingresso, elegante e raffinata, destinata ai momenti di pausa e al rito del caffè. Cuore pulsante del ristorante è la cucina a vista, come in tutti i Porteño: il palcoscenico protagonista dell’immancabile rito della parrilla, ovvero della carne cotta lentamente e rigorosamente alla brace. L’offerta gastronomica d’eccellenza de El Porteño Gourmet non può che partire proprio dalla parrilla dove il fuoco è mantenuto ad arte da esperti “asadores” del Paese sudamericano che cucinano alla perfezione succulenti tagli di carne argentina: dal Bife milonga (una costata di black angus con filetto) al Bife de chorizo (controfiletto di manzo), dai vari tagli di Entraña (il saporitissimo diaframma) all’Asado (le classiche costine di vitello), dal Galletto intero al Chorizo, fino al Pechito de cerdo (delle puntine di maiale in crosta BBQ). Vera “chicca” del rituale della brace è poi la Ribeye di wagyu giapponese, categoria A5 Premium. Nel menu, un capitolo a parte lo meritano le empanadas, i panzerotti tipici al forno, proposti con diversi ripieni, dal manzo tagliato al coltello al pollo sfilacciato a mano, dalle verdure al classicissimo Jamon y Queso (o prosciutto e formaggio). Ecco poi la Provoleta, una provola fusa in padella, e le Mollejas salteadas, le animelle saltate che s’avvicinano a quelle della cucina romana, per un omaggio alla tradizione romana. La carta è completata da una selezione di insalate, tre primi piatti, una portata a base di salmone e un’ampia proposta vegetariana. Dulcis in fundo, tra i dessert regna il Dulce de leche, i Panqueques e il Flan casero.

El Porteño Gourmet: via Dell’Umiltà 36 – Roma

Sponda, sull’Aniene un nuovo giardino per le sere d’estate

Un ampio dehors sulla riva del fiume, una proposta food firmata dallo chef consulente Matteo Militello, e una drink list tutta da scoprire: su queste basi Giulio Dallari e la compagna Claudia Lesti danno vita a Sponda, locale che punta a diventare il nuovo indirizzo di riferimento della movida di Montesacro. Il locale, aperto tutte le sere dall’ora dell’aperitivo, si contraddistingue per una linea beverage semplice ma di livello, una carta dei vini composta da piccole realtà emergenti e una cocktail list che punta sui grandi classici della miscelazione, preparati con spirits di fascia alta e con diverse opzioni di scelta per i più appassionati; e ancora birre alla spina, craft beer, e una interessante varietà di distillati. Lo stile è fresco e colorato, con arredi materici, sedute dai toni vivaci che richiamano subito la bella stagione e il relax, una gran quantità di piante mediterranee e tutta una serie di elementi che si integrano nel contesto naturale dell’ambiente circostante. Ad accompagnare la bevuta, un’offerta food studiata e curata da Matteo Militello, chef consulente che ha ideato un menu che rappresenta appieno l’anima del locale.  Il menu, semplice, gustoso e cosmopolita, si apre con una selezione di gyoza con maiale, verdure e gamberi, per continuare tra smash burger classici, in cui spicca quello con cetriolini sott’aceto, salsa burger, cheddar, bacon, e diverse opzioni plant based. In carta anche pizzette, dalla marinara alla margherita, al crostino con i funghi, tacos con carpaccio di manzo, e una grande varietà di fritti, tra anelli di cipolla, sfilacci di pollo con mayo all’erba cipollina, cheddar corn nuggets con jalapeno, nachos e patatine fritte.

Sponda – Via Valsolda 10, Roma

Sponda

Le Serre Barberini, il nuovo ristorante del grande museo di Roma

Nei giardini delle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Palazzo Barberini, che custodiscono alcuni dei capolavori di Caravaggio e Raffaello, riapre l’antica serra per piante e fiori e con essa Serre Barberini, un ristorante e cafè. Il progetto del nuovo Serre Barberini offrirà ai visitatori la possibilità di fare colazione, pranzare o prendere un aperitivo nelle sale rinnovate di una serra ottocentesca. In un luogo d’arte e suggestivo, gli ambienti che era delle serre, vera macchina solare, costruite a metà ‘800 sono state recuperate per dare vita a un servizio ristorativo a questo polo museale della città. Offerta non nuova, ma non diffusa, che però comincia a prendere piede e a competerete con l’estero.

Serre Barberini è una struttura in acciaio, vetro, muratura e ghisa, posizionata per ottimizzare l’apporto solare. Adeguata per accogliere ospiti grazie a vari accorgimenti, le sue vetrate filtrano i raggi solari e gli arredi richiamano le caffetterie fin de siècle. Sul tetto, un sistema di pannelli fotovoltaici garantisce la sostenibilità energetica, con una splendida vista sul giardino del palazzo. Il ristorante e caffetteria Serre Barberini è aperto dalle 9 alle 19 e accoglie sia i visitatori che il pubblico esterno. L’offerta gastronomica varia tra specialità regionali e internazionali, con un menu che cambia a seconda della stagione.

Serre Barberini (interno Palazzo Barberini) – Via Delle Quattro Fontane 13, Roma

Serre Barberini

Le Pizzerie, nuovi sedi

MT Pizza, specialisti della tonda romana a domicilio” arrivano anche a San Giovanni

MT Pizza dopo Talenti apre una nuova sede a San Giovanni. MT è la prima pizzeria a Roma pensata e studiata per essere solo da asporto e delivery. La definizione “specialisti della tonda romana a domicilio” sottintende proprio questo: un diverso bilanciamento dell’impasto, una scelta chiara di specializzarsi sull’asporto e la consegna a domicilio e una ricerca costante per ottimizzare la catena del caldo. Questi tre elementi messi insieme rendono unica la pizza romana di Daniele Minna e della sua famiglia, aperti dal 2013 prima a Talenti e ora anche a San Giovanni. Fina, croccante, dal bordo leggermente bruciato (come da tradizione romana) e arriva direttamente a casa in pochi minuti. Se non sei soddisfatto, la consegna è garantita. Partendo dall’impasto, la miscela di farine pensata e bilanciata da Daniele è un mix di farina tipo 0, farina tipo 1 e semola. La stesura avviene esclusivamente a mano e la cottura viene gestita in minor tempo e ad una temperatura più elevata in un forno elettrico. La pizza ha un impasto diretto lievitato 48 ore ed è ultimata con topping elaborati da Daniele e dallo chef Mattia Gentile. I condimenti sono quindi frutto di uno studio di ricette sempre nuove e ben bilanciate da Daniele, dallo chef e da tutto lo staff di cucina. Le pizze come da menu online sono suddivise in: classiche, romane, speciali, stagionali, fredde e dolci. Le classiche e le romane (carbonara, amatriciana, gricia e cacio e pepe) non hanno bisogno di presentazioni. Le stagionali cambiano ogni tre mesi in base alle verdure dell’orto. Il range di prezzo va dai 5€ della pizza rossa ai 15€ della più elaborata.

L’ultima novità è una borsa termica che assorbe l’umidità rilasciata dal calore della pizza e che mantiene una temperatura fino a 15 gradi in più di quelle comuni senza perdere croccantezza al morso. La consegna garantita è presa davvero sul serio. L’ordine arriva incompleto? Sbagliato? In ritardo? Freddo? Un nuovo rider torna subito con il prodotto giusto e fumante. Non solo, si prevede, in base alle dinamiche, uno sconto sul prossimo ordine o alle volte anche il rimborso, parziale o totale. Per garantire ciò che si promette, il raggio d’azione è ben definito. Per la sede di Talenti circa 5,5 km di copertura e per San Giovanni circa 4,5 km. Tutti i fattorini sono collaboratori diretti e tutti gli ordini transitano per la loro applicazione (o Just Eat) o il centralino di MT Pizza.

MT PIZZA San Giovanni Via Acqui 26, 28 – Roma

MT Pizza San Giovanni

San Biagio Pizza e Bolle raddoppia e apre all’Eur

La pizza in teglia di San Biagio raddoppia: dopo la sede di via Oslavia aperta nel 2023 (Prati) ora arriva quella nel cuore del quartiere Eur, in viale Europa 15. E ovviamente, come si intuisce dal nome, qui la pizza viaggia sempre insieme alle bollicine: nella prima sede di San Biagio a Prati presenti diverse referenze originali in lattina ready to drink; qui all’Eur la grande novità è una carta beverage più strutturata, tra bottiglie e una mescita importante. Altra grande news è il dehor, con circa 20 coperti all’esterno, che fa del nuovo San Biagio all’Eur la prima pizzeria a taglio che propone un vero e proprio momento aperitivo.

Anche qui all’Eur al centro di tutto c’è lei: sua maestà la pizza romana in teglia, lo street food ‘sacro’ per eccellenza che qui viene curata da Mauro Pedone che realizza un prodotto leggero e croccante, ma con il giusto corpo per accogliere materie prime top, perché da Pizza & Bolle anche la pizza in teglia è gourmet. Accanto alla pizza, vera protagonista, da San Biagio è presente un girarrosto per il pollo allo spiedo, i fritti (supplì, crocchette e altro) e un bancone gastronomia popolato da eccellenze: tutti salumi e formaggi DOP e IGP e conserve di altissima qualità, per comporre la pizza ripiena perfetta.

Le pizze in menu sono le stesse di via Oslavia, tra grandi classici e ricette più innovative: imperdibili la Pizza Tramezzino, la Biagio in Provenza (patate sfoglia, peperoni, cipolla dolce, capperi, erbe provenzali), la Pastrami (pastrami, misticanza, cetriolini Jumbo, senaple homemade, olio evo), o la pizza dolce Torta della Nonna (impasto ai cereali, crema pasticcera e pinoli tostati). Presenti anche i celebri ‘Rubik di San Biagio’, i cubi di pizza farciti (al momento) con i gusti più iconici della tradizione gastronomica romana (e non solo). Menzione a parte per la piazza tonda disponibile solo per asporto e delivery serale: parliamo di una romana tradizionale stessa al mattarello, sempre firmata da Mauro Pedone. La grande novità è la carta delle bollicine e dei vini, tutte pensate per l’abbinamento perfetto con la pizza a taglio. Nel nuovo San Biagio Eur è infatti possibile ordinare una bottiglia o un calice alla mescita, accomodarsi e godersi un ottimo aperitivo in pizzeria.

SAN BIAGIO PIZZA E BOLLE EUR- viale Europa 15, Roma

Luciano Monosilio apre la sua pizzeria romana a san Lorenzo

Si chiama Il Maratoneta e si trova a San Lorenzo, una pizzeria storica chiusa da 8 anni a cui lo chef Luciano Monosilio ha deciso di ridare vita.

Pizza romana, fritti, antipasti vegetali e dolci classici da pizzeria: questa è l’offerta del nuovo Maratoneta by Monosilio. L’offerta è semplice, con una decina di pizze tradizionali (tra i 7 e i 12 euro) e pochi extra: “Voglio semplificare – commenta Monosilio – sono tornato indietro di 10 anni”. Le pizze includono le classiche marinara, margherita (con fiordilatte e parmigiano), boscaiola (con fiordilatte, funghi cardoncelli e salsiccia), e la capricciosa rinnovata con prosciutto crudo, carciofi alla cafona e uovo cremoso marinato con soia alla maniera dei ramen. Altre pizze sono la calabrese, con base di peperone rosso, ‘nduja, mozzarella, burrata, ricotta salata e basilico, la pizza con le verdure arrosto su base di crema di broccoli romaneschi e mozzarella, e il calzone con prosciutto cotto arrosto, ricotta di pecora, mozzarella e prezzemolo. A queste si aggiungono una pizza del giorno e la Maratoneta, che rende omaggio alla storia quarantennale del locale. ” E poi ci sono i fritti, gli stessi di Luciano Cucina Italiana quando era anche pizzeria: supplì classico, crocchetta di patate, pecorino e provola, alici alla ligure ripiene di ricotta e menta, polpette di bollito, baccalà e fiori di zucca (questi ultimi secondo mercato). Tra gli antipasti anche quelli vegetali e si conclude con dolci classici: tiramisù, crème caramel, panna cotta, crostata, e un soft ice cream in stile fast food americano.

Il Maratoneta – Via dei Volsci, 99 – Roma

Luciano Monosilio

Trattorie & Co.

Nel quartiere Trieste arriva Anna al 20

Dove Roma incontra Bologna” è il claim scelto da Anna al 20, indirizzo aperto lo scorso 7 maggio nel quartiere Trieste, a via Brescia (angolo Via Cesare Bosi), per raccontare sin da subito il focus del ristorante. Qui la tradizione bolognese è grande protagonista, ma allo stesso tempo accoglie contaminazioni romane e anche giapponesi. Anna al 20 è un locale piccolo e intimo, appena 32 coperti interni, a cui si aggiungono circa 20 esterni

Un bolognese 2.0, così lo definiscono i soci: la coppia di imprenditori Annalisa Polo e Roberto Tomasini (con già diversi locali all’attivo, come Casa Carmen e Fatto in Casa By La Danesina) e lo chef Mattia D’Ambrosio, 28 anni, nato e cresciuto proprio a Bologna prima di iniziare a viaggiare per l’Europa formandosi in cucine di livello. Per tre anni dal tristellato Diverxo di David Munoz, a Madrid, dove è stato Junior Sous Chef, e poi tra gli ideatori del progetto Cantera, che vanta diversi locali in Italia e in Europa. Un bagaglio che gli ha permesso di sviluppare una spiccata creatività, proponendo continuamente nuove idee che sono poi andate a formare il primo menu di Anna al 20.

La proposta del pranzo è snella e la trovate scritta su una lavagnetta: la tagliata di pollo, tenera e succosa, servita con le verdure, o il club sandwich con l’avocado, e ancora primi piatti con pomodoro fresco e insalate. Per la cena il menu si fa più strutturato e racconta a tutto tondo il format di Anna al 20, una cucina bolognese 2.0. Da una parte non mancano i grandi classici, come la lasagna, le tagliatelle al ragù, la cotoletta, lo gnocco emiliano, presentati esattamente come li conosciamo. Dall’altra parte si dà sfogo alla creatività dello chef e alle sue sperimentazioni, pur mantenendo la tradizione nei sapori. Gli antipasti sono un bel viaggio Bologna-Oriente e portano a tavola due dei piatti più rappresentativi del locale: i gyoza Tokyo-Bologna, ripieni di ragù e crema di Parmigiano 30 mesi, e i dumpling Anna al 20, ripieni di ricotta e mortadella, salvia e beurre blanc. Piatti tipicamente asiatici, con una sfoglia asiatica, ma il ripieno è bolognese e italiano, usando prodotti nazionali. Buona parte delle materie prime arriva dall’Emilia Romagna, ma ci sono anche tanti prodotti locali, in particolare pane, frutta e verdura che arrivano dal vicino mercato di piazza Alessandria.

Anna al 20 – Via Brescia 20, Roma

All’Aventino è arrivato Emilio Osteria di Mare

Emilio Osteria di Mare ha aperto da un mese circa, a viale Aventino 40, a due passi dal Circo Massimo ed è il nuovo progetto di Fabio Spada (sua la pizzeria Baccio e I Gradini, poco distante).  Si tratta di un ristorante di pesce che propone una cucina facile da comprendere con una materia prima di qualità e un servizio curato. Emilio è un’osteria di mare, che permette alle persone di mangiare bene, “spendendo il giusto”, ma con la dovuta attenzione. Alla guida della cucina c’è Emiliano Valenti, che vanta un lungo curriculum nei ristoranti romani e che propone un menu cambia spesso con una serie di special fuori carta, soprattutto a pranzo. Qui l’offerta di pesce è variegata, arriva anche dalle varie aste del litorale laziale, sempre nel rispetto della disponibilità giornaliera e della stagionalità.

Alcuni degli antipasti di Emilio sono pensati per poter uscire velocemente, con poche lavorazioni, ma sempre con attenzione alla qualità come Pane, burro di panna e alici del Cantabrico, Insalata con salmone marinato in casa per 48 ore, l’immancabile Sauté di cozze o Millefoglie di alici e provola con panure alle erbe. Non mancano tuttavia piatti più strutturati come il Baccalà mantecato su polenta o il Tortino di patata e seppia, e per gli amanti del crudo arriva a tavola un piatto misto con tartare, carpaccio, molluschi, gamberi, ostrica, che può cambiare in base alla reperibilità della giornata. Per i primi si lavora molto con la pasta fresca mentre i secondi possono subire variazioni giornaliere in base alle disponibilità. Si segue la tradizione anche con la frittura, con panatura senza glutine, un’attenzione rivolta a chi ha intolleranze alimentari.

Emilio è aperto tutti i giorni a pranzo e a cena, tranne il lunedì, e dalle 17 alle 19.30 c’è la possibilità di fermarsi per un aperitivo, con calici, drink e alcuni piatti del menu che si prestano a questo momento.

Emilio Osteria di mare – Viale Aventino 40 – Roma

Emilio Osteria di Mare

Cucina etnica

Hummustown all’Aventino.

Il famoso delivery di cucina siriana conosciuto per le sue deliziose pietanze, ha finalmente aperto un ristorante fisico all’Aventino. Tutto nasce da un primo laboratorio nel 2017 aperto da Shaza Saker, genitori siriani ma vissuta a Roma e impiegata alla Fao, insieme a Jumana, profuga siriana, come cooperativa solidale per far lavorare i rifugiati dalla Siria. In pochi anni e soprattutto nel periodo covid con le consegne in tutta la città ha conquistato il palato dei romani.

Questo nuovo locale offre la possibilità di gustare i piatti tradizionali siriani in un ambiente accogliente e autentico, ma anche di prendere cibo d’asporto in qualsiasi momento della giornata, fino alla chiusura serale alle 22.30. Il menu, simile a quello del chiosco originale, propone piatti che variano a rotazione, mantenendo le grandi certezze come l’hummus e una vasta selezione di pietanze vegetali.  Un piccolo locale con un accogliente dehors, ideale per una pausa pranzo o una cena rilassante. Dove poter gustare una varietà di specialità siriane, tra cui: Falafel, Wrap con carne e verdure, il loro Hummus e il Mutabbal, una crema di melanzane dal sapore affumicato, ideale da spalmare o come accompagnamento. Fanno anche la pizza siriana, una versione unica e saporita della pizza tradizionale, arricchita con ingredienti tipici della cucina mediorientale. Le consegne sono rapide, i prezzi popolari, le porzioni generose e il cibo genuino. Tappa imperdibile per gli amanti della cucina mediorientale a Roma.

Hummustown Bistrot – viale Aventino, 57 –  Roma

Jumana di Hummustown

Roma, le nuove aperture di maggio