La ristorazione in questo periodo si è continuamente rinnovata, così come sono cambiati gli stessi consumatori che si adattano a nuovi orari, a nuove formule, alle nuove proposte gastronomiche. Da quando il comparto ristorativo è stato obbligato alla chiusura serale, abbiamo assistito a un proliferare delle formule “All Day Long”, dalla colazione all’aperitivo troviamo di tutto anche in luoghi prima votati solo alla cena e al massimo al pranzo. Ora si apre dalla mattina con proposte breakfast, spuntini, light lunch o gastronomia, per poi continuare con l’aperitivo serale e chiudere con cena da asporto e delivery e da questa settimana in poi anche in presenza, seppur con un solo turno, fino alle 22 e all’aperto.
Nuovi orari, nuove abitudini
Si lavora di più per poter lavorare come prima, forse solo per la voglia di stare dietro ai fornelli o a contatto (se di contatto si può parlare) con la gente. Si cerca di innovare, di proporre cose nuove e la risposta del pubblico pare positiva. Sempre attenti alle novità i food lovers non smentiscono la loro curiosità e la voglia di provare, pronti anche a cambiare le loro abitudini di relazionarsi a tavola. E così si provano le colazioni, i brunch del weekend, le cene da asporto o delivery da ultimare a casa, si riscoprono le stuzzicherie del pomeriggio da degustare con un cocktail o un calice di vino, un aperitivo che si riposiziona nel classico orario prima della cena tra le 17 e le 18, come era stato pensato originariamente.
Il fascino dei locali “all day long” è la presenza di una cucina strutturata, accanto a un’enoteca fornita e a una gastronomica ricca, che sia un forno o una bottega del gusto. Dalla mattina alla sera abbiamo la possibilità di consumare sul posto o portare a casa brioche, pane o pizza, bottiglia di vino, piuttosto che patè, creme o tante altre bontà. Un fascino che aumenta dalla cura degli ambienti e dell’accoglienza, costruiti secondo una visione di locale informale, come vuole il bistrot, a cui si unisce l’artigianalità della produzione.
La formula “All Day Long”
In poche parole il bistrot si fonde con la gastronomia intesa come buona cucina, per dar vita alla bistronomia (o bistronomie come dicono i cugini francesi che ne delinearono alcuni anni fa il successo). Una sintesi perfetta anche tra tradizione e modernità, tra qualità e prezzo. Con queste nuove formule i prodotti dell’eccellenza gastronomica italiana, sono disponibili con prezzi più accessibili così da avere oltre al piacere della tavola anche la conoscenza di nuovi cibi. Sono il regno di una cucina creativa e a volte ambiziosa, presentata e supportata da una nuova generazione di chef e di ristoratori, che vogliono coccolare, ma soprattutto entusiasmare i palati dei loro avventori.
Locali intimi, sobri, cucina a vista, stile industriale e retrò, prodotti di stagione, artigianalità e tanta fantasia per un menu sintetico che si rinnova spesso. Anni fa questa soluzione fu un successo immenso in Francia, ora si replica per diversi motivi, non più modaioli o di tendenza, ma chiamiamoli di sopravvivenza, che hanno saputo lavorare su esigenze di consumo differenti, che si confermano e si amplificano.
Che sia una cucina di bistrot di qualità e ricercata con menu degustazione o senza orpelli e più vicina alla brasserie che solletica l’appetito con prodotti da forno ricercati, salumi e formaggi che arrivano da ogni regione d’Italia o che puntano al Km0, la costante in questi luoghi è l’esaltazione di tutti quegli alimenti un tempo considerati poveri, di quei prodotti di territorio, scelti anche per sostenere e far conoscere le piccole aziende. Tutto sempre accompagnato da un calice o un’etichetta selezionata, biologica o naturale, altra tendenza non trascurabile che identifica sempre di più questi locali.
Alla day long a Roma
E con la formula all day long nella capitale si presentano molti locali, alcuni già conosciuti per questa tipologia di offerta, altri adattati di recente con notevole successo e creatività enogastronomica.
Tra i tanti spiccano i forni, come Antico Forno Roscioli, aperto tutti i giorni fino alle 20, dove è possibile mangiare agli sgabelli interni le proposte sempre fresche del banco gastronomia (lasagne, pollo, pomodori con riso, verdure di stagione e il venerdì sempre del pesce) oppure scegliere tra pizza, torte salate e suppli anche da portare via o mangiare in versione street food.
Poi c’è Cresci, un piccolo forno con laboratorio a vista, il pane, i lievitati per la colazione, la pizza in teglia da mangiare al tavolo e una cucina che si allontana dai tecnicismi e cerca di offrire sapori e calore di casa. Cuore del locale il lungo bancone del Cocktail bar che accompagna gli apertivi della giornata.
Rimanendo in tema bistrot non possiamo non citare la recente insegna di Con.tro Contemporary Bistrot, pensato fin dall’inizio nella formula “orario continuato” combinando colazione, pranzo, un aperitivo anticipato con formula cicchetteria con il menu dello chef Daniel Celso e una cena oggi in versione da asporto.
Altra offerta “all day long” la propone Proloco Trastevere (dalle 11 alle 22) nel dehors esterno sempre in linea con la filosofia Proloco: colazione con croissant, panna e creme fatte in casa, pane burro e marmellata e torte da dispensa homemade, la giornata continua con i pranzi golosi a base di maritozzi salati o zuppe calde con ingredienti a km 0 e la sera Pizza e fritti, per il delivery e l’asporto. Inoltre il locale di via Mameli a Roma ha presentato da pochissimo la nuova bottega delle eccellenze laziali inserendo all’interno del locale un ampio bancone a vista dedicato alla vendita al dettaglio delle specialità enogastronomiche laziali e della pasticceria artigianale. Una selezione di salumi, formaggi, conserve, legumi, cereali, birre e vini, pasta, pane, lievitati e molte altre specialità del territorio laziale. A completare il tutto, il corner dei dolci home made di Elisabetta Guaglianone e i piatti da gastronomia 100% Di Origine Laziale.
Beppe e i suoi Formaggi, la formaggeria di Beppe Giovale al Ghetto di Roma aperta tutti i giorni dalle 9.30 alle 20. La cucina è aperta dalle 12, ma prima e dopo è possibile fermarsi a mangiare i prodotti del banco gastronomia: affettati, formaggi a latte crudo della famiglia di Beppe (Giovale Formaggi) o francesi di piccoli artigiani, sott’olii. Tutto chiaramente con un bicchiere di vino della cantina selezionata da Beppe.
Tra i locali che hanno saputo adattarsi c’è l’esempio eclettico è Aqualunae, il bistrot di Piazza dei Quiriti guidato dallo Chef Emanuele Paoloni, che nel periodo di chiusura ha pensato ad un restyling del locale, puntando a un servizio ancora più dedicato. Il bistrot gode di un suggestivo dehors che affaccia davanti la famosa fontana delle Cariatidi. Il bistrot sarà aperto tutti i giorni dalle 9 alle 22 per una colazione relax dolce e salata, un pranzo ricco, dolci da forno fatti in casa per accompagnare la merenda, aperitivo con sfizi espressi dalla cucina e un nuovo menu per la cena.
Non delude Queen Makeda Grand Pub con il suo sapore internazionale che apre tutti i giorni dalle 12 alle 22e o e si arricchisce di nuovi spazi esterni, oltre il Bamboo Garden, lo storico spazio interno all’aperto che richiama la giungla, dal 7 maggio un nuovo spazio all’esterno di fronte al locale garantirà pranzi e cene all’aria aperta con proposte sfiziose anche per la merenda e l’aperitivo. Da non perdere il girarrosto, i wok, la selezione di birre artigianali alla spina e le nuove proposte di burger.
Enoteca Verso nel quartiere San Giovanni con apertura dalle 11 alle 22, qui si trovano oltre 900 etichette tra bollicine, bianchi, rossi e vini dolci che accompagnano dalle tapas ai dessert ogni piatto. La cucina è affidata allo chef Fulvio Penta, essenziale e ricercata allo stesso tempo, confortevole e con ingredienti selezionatie di territorio.
Tra le novità spicca Nova, nuovo ristorante internazionale all day long, aperto di recente e che prevede nella sua offerta un servizio al tavolo per colazione, brunch, pranzo, merenda, aperitivo, cena e after dinner. La cucina è curata da Salvatore De Luca che dà vita ad un’offerta food&drink ampia e variegata, un menu dal sapore internazionale che mixa gli ingredienti con tocchi esotici.
E infine segnaliamo Salotto Trieste, aperto qualche giorno prima del lockdown generale dello scorso anno. Siamo a viale Trieste, qui si apre alle 9 di mattina e si parte con la colazione, crostate, torte, cornetti tutto rigorosamente fatto in casa, si passa poi al pranzo con formule veloci che seguono la stagionalità e quello che il banco del mercato offre. La cucina è curta dallo chef Mario Schiano e propone una cucina regionale laziale con rivisitazioni interessanti, e una serie di fuori menu sia a pranzo che a cena. Cena in versione asporto e delivery e ovviamente aperitivo all day long.
Una proposta food and beverage che parte dal mattino con il caffè e prosegue fino a tarda sera con la mixology, passando per il tea time e l’english breakfast del weekend, dando la possibilità ai clienti durante il giorno di lavorare in smart working la offre il Treefolk’s Public House, luogo cult ede elgante di trastevere, punto di riferimento per gli amanti dei cocktail e delle birrre cask.