In via della Luce, in un angolo intimo di Trastevere apre Controluce, nuovo ristorante dall’ambiente caldo e accogliente dove trascorrere una piacevole serata e vivere le contaminazioni regionali proposte a menu. Ci siamo stati e vi raccontiamo la nostra esperienza.
In Via della Luce, nel cuore pulsante di Roma, in zona Trastevere, famosa per il gran baccano notturno tra turisti e giovani, appare in un angolino illuminato il ristorante Controluce. Una piccola gemma dove poter trascorrere una piacevole serata in un’ambiente intimo ed accogliente.
L’ambiente intimo e amichevole di Controluce
Parquet di legno, carta da parati fiorata all’inglese, mura colorate celesti e bordeaux ed il giallo eccentrico dei tavolini. I forti contrasti e la grande personalità del luogo viene allo scoperto fin da subito, facendo sembrare il ristorante un salotto di casa; Caldo e accogliente. Il dehors affaccia su Via della Luce, silenziosa stradina defilata dal casino delle vicine piazze. Uno spazio semplice ma curato, impreziosito con delle lucine ed una vite australiana che si arrampica sul muro tutt’intorno.
Le due proprietarie del ristorante sono Laura Marasà e Simona Mochi, due grandi amiche dai tempi della scuola e dell’università, dove insieme frequentavano la facoltà di matematica all’università Sapienza di Roma. Insomma, un mondo completamente diverso dalla ristorazione. Entrambe nel tempo scoprono di avere una passione condivisa: l’amore per la cucina e quello di aprire un ristorante dove poter far rivivere le proprie tradizioni familiari, tramite ricette tramandate dalle loro madri e nonne. Nel 2022 in sogno di avvera e le due amiche aprono il ristorante Controluce. Laura si dedica alla sala ma diventa presto anche punto di riferimento in cucina, avendo avuto esperienze importanti in pasticceria che ora mette al servizio di Controluce. Simona invece gestisce la parte amministrativa e di back office, forte della sua esperienza professionale nel campo della consulenza. Anche lei è presente in sala ed entrambe fanno trasparire molto della loro personalità e la riflettono completamente nello stile del locale. Lo Chef è Edoardo Bellucci, e il sous Chef Francesco Luciani mentre la colonna portante della sala è Daniela Volpetti. Tutti romani di nascita ma con contaminazioni di diverse regioni d’Italia nella loro storia familiare e questo lo si può percepire dalle variegate proposte sul menù.
Le proposte nel menù di Controluce
Come già accennato, le contaminazioni regionali italiane da Controluce sono tante: marchigiane, toscane, siciliane ed abruzzesi. Questa caratteristica non poteva non venir fuori nella creazione del menù. Tra gli antipasti infatti è possibile spaziare tra la polenta di grano saraceno, la pappa al pomodoro e le tradizionali pallotte cavio e ova abruzzesi. Fino ad arrivare alla Sicilia con il classico cannolo.
Un menù variegato che dà la possibilità di scegliere i piatti tipici della tradizione romana come la cacio e pepe, carbonara, amatriciana e grigia che sono un must immancabile di Roma e ancor di più della zona di Trastevere. Non facendo però mancare le proposte più originali, sempre semplici e mai artefatte o azzardate come lo spaghetto affumicato con cozze e broccoletti o le pappardelle al ragù di agnello, zabaione salato e pane al prezzemolo. Tra gli antipasti sfiziosi c’è il baccala mantecato con chips di topinambur e patate viola che al palato risulta molto piacevole grazie alla sua consistenza “spumosa” e dal sapore delicato ma deciso.
Tra i secondi si trovano proposte di carne e pesce in egual misura: trancio di salmone, baccalà al vapore e il pannicolo di manzo con radicchio e olio aromatico. Quest’ultimo è stato particolarmente sorprendente. Una presentazione minimalista di una carne condita esclusivamente da una giusta quantità di olio che è riuscita perfettamente a risaltare la qualità e la tenerezza della carne. Spesso ci si fa stupire da un’idea di cucina esaltata che vuole in tutti i modi sconvolgere la materia prima. Qualche volte ci si riesce ed altre volte invece si rischia di svalutare un prodotto, soprattutto quando la materia prima è di qualità.
Una nota di merito è rivolta ai dolci fatti da una delle proprietarie, Laura Marasà. Tra quelli assaggiati: tortino di mele e banane con zabaione e crumble di mandorle caramellate. Una cremosità ed un equilibrio straordinario tra la mela e la banana. Ed un enorme cannolo siciliano, bello a vedersi e buono a mangiarsi.
La carta dei vini è tutta all’Italiana. La scelta del sommelier Stefano Parenti è stata improntata sui piccoli-medi produttori per far scoprire etichette di qualità poco conosciute. Ogni portata è stata accompagnata dal suo vino. Tra ribolla gialla, arneis piemontese, un ottimo Grillo siciliano fino ad un primitivo strutturato per i secondi.
Nulla è lasciato al caso da Controluce, ma allo stesso tempo tutto riflette un’armonia casalinga e gioiosa. Un’accoglienza precisa e amichevole quella delle due padrone di casa che pur essendo al centro di Roma, affiancate dalle vie più incasinate e rumorose della città, sono riuscite a creare uno spazio calmo, che alla fine, è ciò che si ricerca quando si decide di trascorrere una serata fuori casa.