Nel 2017 con Radio Food siamo stati la prima radio capace di prendere un solo argomento e tradurlo in oltre 15 programmi, con altrettante voci. Oggi, nel 2023, il nostro credo rimane la voglia di raccontare storie e di farlo con uno stile capace di anticipare i tempi. E se vi state chiedendo cosa ci siamo inventati questa volta, bhe sappiate che forse non c’è di niente di nuovo se non il poter dire “lo abbiamo fatto un’altra volta”.
Nel 2017 con Radio Food siamo stati la prima radio capace di prendere un solo argomento e tradurlo in oltre 15 programmi, con altrettante voci. La prima radio web a lanciarsi nella sfida di una narrazione fondata sul potere della voce, uno strumento essenziale, in cui le parole sostituiscono le immagini e dove le storie si ascoltano e non si guardano. Oggi, nel 2023, il nostro credo rimane la voglia di raccontare storie e di farlo con uno stile capace di anticipare i tempi di una comunicazione in continua evoluzione. Semmai vi stiate chiedendo cosa ci siamo inventati questa volta, bhe sappiate che forse non c’è di niente di nuovo (nello strumento) se non il poter dire “lo abbiamo fatto un’altra volta”, ma in maniera diversa, ovvio.
Ci piace pensare che l’obiettivo sarà quello di essere alternativi e originali, non necessariamente efficaci, mantenendo alti quegli stimoli che ti portano a provare sempre di più e costantemente per l’ennesima volta, a fare nostro quel qualcosa che ci appartiene per passione e competenza. Con questo spirito abbiamo trasformato la nostra Radio Food, un cantiere durato quasi due anni di affinamento che ci porta oggi a stravolgere quell’idea di strumento radiofonico da quale siamo partiti per diventare il primo streaming continuativo di serie podcast. Un flusso ininterrotto di contenuti originali e nativi come podcast che proietta un contenuto on demand in un palinsesto di streaming permanente.
Radio Food Podcast
E quindi quella che conoscevamo come Radio Food Live oggi diventa Radio Food Podcast, la prima formula di podcast in streaming. Funzionerà? Forse sì, forse no, ma di sicuro è quello che sappiamo fare e quando lavori in maniera indipendente su quello che sai fare e che ti piace fare, tutto diventa più facile e anche un po’ figo. No!?
“La radio, quella vera fatta da professionisti dell’intrattenimento, ci ha abituato nel tempo a conoscere i podcast come contenuti audio digitali appartenenti a un format preciso che è il Catch-up. Ovvero un contenuto pensato e realizzato originariamente per essere utilizzato su altre piattaforme. Grazie a loro abbiamo poi conosciuto un mondo fatto di serie in voce che negli ultimi anni è esploso definitivamente anche in Italia con numeri impressionanti. Negli ultimi tre anni, grazie alla creazione di t-Rek Produzioni Audio, ho indirizzato il mio lavoro sulla produzione di podcast e altri prodotti in voce, cosa che mi ha portato a riconsiderare anche l’utilizzo dello streaming Radio Food come nuovo strumento editoriale. Le collaborazioni con Gambero Rosso, TheFork Italia, Agrodolce e i progetti speciali con la Regione Lazio, Invitalia e Intesa Sanpaolo, ci hanno portato nel tempo a investire anche su una produzione interna per tornare a dare voce a chi siamo. Per questo oggi invertiamo il concetto di Catch-up, trasformando dei podcast in trasmissioni di flusso”. Queste le parole di Andrea Febo, editore del progetto Radio Food e oggi a capo dell’etichetta t-Rek Produzioni Audio.
Così, secondo questa visione, continueremo a raccontarvi come abbiamo sempre fatto in questi anni un settore complesso, forse saturo e faticoso, fatto di contraddizioni, di fatica e di quella bellezza che non smetteremo mai di ammirare e ascoltare dalla voce di chi ci lavora dentro ogni giorno con passione e dedizione. Lo faremo senza mai fermarci, cercando di farvi emozionare e divertire, di consigliarvi e informarvi usando tutti gli strumenti che abbiamo. Dalle parole scritte a quelle parlate così come questo progetto è nato, ma con altri ritmi e maggiore consapevolezza, con altre voci e altri spazi. Rimaniamo Radio Food, ma con la visione di essere ancora la “radio che non c’era”.
Il menu di Radio Food Podcast
Tra i progetti di narrazione speciale, un’altra grande novità che ci lega sempre di più al mondo dei podcast, ci sarà Lorenzo Colantoni con la sua prima serie titolata Ritorno alle foreste sacre. Già libro edito dalla casa editrice La Terza dedicato al rapporto tra spiritualità e ambiente in Giappone, sarà un viaggio in 8 puntate che ci porterà a scoprire il Giappone come non lo avete mai conosciuto e vissuto. Per presentarvi meglio questo nuovo ingresso, possiamo dirvi che Lorenzo Colantoni è giornalista e filmmaker collaboratore di magazine come National Geographic, Internazionale e Repubblica. È autore di sette libri con editori nazionali e internazionali è particolarmente attivo sui temi ambientali e come regista ha diretto tra gli altri “We Face Forward”, documentario sull’agricoltura sostenibile in Ghana, e “Habitat: la geografia degli altri”, serie sugli ecosistemi europei. Colantoni è anche ricercatore del programma Energia, Clima e Risorse dell’Istituto Affari Internazionali (IAI) dal 2015, focalizzato su crimini ambientali, protezione degli habitat, Africa Sub Sahariana e geopolitica della transizione energetica. Lorenzo è anche fondatore di R!SE, progetto di comunicazione dedicato alla promozione di un nuovo approccio ai temi ambientali, trasversale alla ricerca, al giornalismo e alla formazione. Con lui, ne produrremo delle belle.
Torna il GRFood, la rassegna stampa internazionale curata da Andra Febo. Un contenitore speciale dove ogni settimana troviamo notizie dal mondo dell’enogastronomia, con a seguire un salotto di approfondimento dove troveremo l’intervista al protagonista della news del giorno.
A seguire si viaggia con Luciana Squadrilli alla ricerca di MetePocoNote. Un diario di viaggio per veri appassionati di curiosità. Una serie podcast sui viaggi che vorreste fare, ma che ancora non sapete che vorrete fare e che Luciana Squadrilli vi porta a scoprire attraverso itinerari fatti di arte, cultura, curiosità storiche e ottime indicazioni enogastronomiche.
E sempre all’interno di GRFood, ma non solo, troviamo Petit Palais, una rubrica in collaborazione con gli chef di JRE Italia, che ci regala ricette per bambini facili e gustose da ripetere in casa.
E sempre in tema c’è Ricette in 5 mosse, un format di Roberta Castrichella, più conosciuta come food blogger col nome Robysushi. Con la sua disarmante semplicità, Roberta in questa serie podcast ci porta nel suo mondo fatto di ricette veloci, pratiche e gustose. Il 5 sarà il numero ricorrente in un format fatto di 5 ingredienti, da comporre in 5 mosse in un tempo che sarà (quasi) sempre di 5 minuti.
E per la serie, “se ne dicon di parole” o “il cibo senza giri di parole” qui scendo in campo io con la mia Misticanza e vi porto inun format dove si chiacchiera in maniera un po’ selvatica, come le erbe che compongono l’omonima insalata. Sarà un appuntamento con le parole del cibo, quelle di cui spesso si abusa svuotandole del significato reale e su ogni parola scelta, grazie a degli ospiti, ci sarà un insieme di voci e opinioni differenti che ci aiuteranno a raccontarle per quello che sono veramente.
Rimanendo internazionali, una grande novità arriva dal Sud America con “El Mundo di Kler”, un diario in lingua spagnola a cura della wine-blogger messicana Jessica Kler. Un mondo fatto di cultura d’oltreoceano, un ponte tra Italia e Messico che ha l’obiettivo di portare l’internazionalizzazione dei rispettivi patrimoni enogastronomici.
Torna anche il lato dolce del cibo del pasticcere e pastry-chef Federico Cari, che con il suo Sweet Side creerà una rubrica a cielo aperto sulla pasticceria. Un teatro di curiosità e ricette che spaziano dalla creatività più spinta e futurista, fino ai grandi classici e alla storia che li accompagna.
In quanto a curiosità e pillole, non potevamo non affidarci all’estro e al piglio creativo e visionario di Roberto Mirandola, che con le sue Mirandolate racconterà cose incredibili sulla storia di prodotti e leggende legate al mondo dell’enogastronomia. Una serie podcast in cui trovare tutto quello che non sapevate, di voler sapere, sul cibo e sui brand che lo governano.
Saranno poi molte le novità in corsa che si aggiungeranno a un palinsesto già ben delineato, format di free-talk e d’intervista e altri di approfondimento sul settore della distilleria e della drinkery. Serie podcast verticali su settori come la pizza e infine una sezione interamente dedicata alle recensioni audio dei ristoranti.
Dove ascoltare Radio Food Podcast
Si parte a breve, anzi a brevissimo, anzi siamo già partiti e da lunedì 20 marzo vedremo un nuovo palinsesto per Radio Food che potrete continuare e riprendere ad ascoltare sempre in streaming e sempre tramite la nuova app gratuita disponibile su IOS e Android. Così come sui maggiori player di ascolto mondiali come Spotify, Google Podcast, Apple Podcast e altri ancora, direttamente dal nostro canale Spreaker. Un programma di podcast a frequenza settimanale che ci auguriamo siate curiosi di ascoltare.
Se vi state chiedendo cos’è e cosa fa t-Rek Produzioni Audio, che troverete in ogni canale di ascolto, vi consiglio di andarlo a vedere direttamente sul sito.
Insomma, ci siamo lasciati nel 2020 dopo due anni di dirette radiofoniche e uno, sotto pandemia, di video contenuti sui social fatti sempre con il nostro stile. Ci siamo sempre tuffati a torto o a ragione e con attitudini diverse, in un mix di informazione e intrattenimento, di interviste comode e qualche domanda scomoda tra battute, risate e riflessioni. Da quel 2017 abbiamo scommesso su un digitale che ha saputo mettere insieme voci e professionisti del settore enogastronomico per raccontare a un pubblico di esperti e appassionati le mille sfumature del cibo. Oggi, scommettendo di nuovo, torniamo a mettere voce negli stessi discorsi di sempre ma con piglio diverso e la bellezza di tutto questo, ci tengo a sottolinearlo, non sarà vincere o meno quella scommessa, ma sentire addosso la libertà di poterla fare.