A Viterbo il Natale fa rima con Pansucchio.

Ogni paese o regione ha la sua chicca di Natale, proprio un paio di mesi fa abbiamo scovato un panettonedifferente. Si chiama Pansucchio, è una ricetta originale e un marchio registrato dalla pasticceria Alba e si fa a Viterbo. Voi lo conoscevate?

La bellezza del Natale è il legame con il territorio e la convivialità. Quella famosa atmosfera natalizia si traduce spesso nella voglia di stare con gli altri e condividere la tavola tutta addobbata a festa e ricca di piatti tipici, che le famiglie tramandano e ripropongono puntuali.

Ogni paese o regione ha la sua chicca di Natale e un paio di mesi fa abbiamo scovato un panettone differente. Si chiama Pansucchio, è una ricetta originale della Pasticceria Alba, oggi marchio registrato, e si fa a Viterbo.

Cos’è il Pansucchio

Nato nel 2014 da una idea dei Fratelli Fiorentini, Ermanno, Fabiola e Massimiliano, il Pansucchio è un dolce dal gusto raffinato, protagonista della tavola a Natale, ma non solo. Ha la tipica forma del panettone basso ed è realizzato con il lievito madre di famiglia che viene conservato e rigenerato da oltre 70 anni. Gli ingredienti che lo caratterizzano e lo rendono speciale e diverso da tutti gli altri panettoni sono i marroni, il cioccolato extra fondente e il rum caraibico, con una predilezione per le materie prime del territorio.

“L’idea del Pansucchio è stata un’intuizione di mio fratello Ermanno – ci racconta Massimiliano Fiorentini – che ha messo insieme tre ingredienti che trovano immediata armonia. Cioccolato fondente e rum è un matrimonio conosciuto, raffinato e di grande aromaticità, se poi all’impasto uniamo i marroni canditi ecco che abbiamo tre ingredienti fantastici che danno vita a un prodotto unico e dal sapore inconfondibile. E da quello che ci dicono i clienti anche indimenticabile”.

La lavorazione è quella classica del panettone. Impasto con lievito madre di famiglia, rinfrescato più volte per renderlo forte, primo e secondo impasto con lievitazione nell’arco di 48 ore e poi alla fine l’aggiunta degli ingredienti finali. E come sottolinea il nostro pasticcere: “tutti gli ingredienti sono di qualità e selezionati sul territorio o di origine italiana”.

Se la ricetta ha avuto subito successo, tanto che dopo i primi due anni di produzione, il Pansucchio è stato brevettato e registrato come marchio, anche il nome ha fatto la sua parte. Strano al punto giusto, originale sicuramente, ma anche di grande impatto. L’idea questa volta è stata della sorella Fabiola, che come ci racconta Massimiliano: “dopo due giorni di totonome alla fine tira fuori questo Pansucchio che è l’unione di pane/panettone e “succhio” che in dialetto viterbese indica una bevanda alcolica”.

Un prodotto a cui hanno lavorato tutti in famiglia, anche il papà dei tre fratelli ha fatto la sua parte disegnando la prima scatola di Pansucchio e che oggi, seppur rivisitata, riporta sempre il disegno del palazzo papale di viterbo fatta dal signor Fiorentini.

Degustiamo il Pansucchio

Pochi ingredienti, dunque, per il Pansucchio, ma di grande qualità. Il risultato è un panettone soffice, che strega il palato con quel mix di dolcezza e profumo di rum. Al tatto soffice, alla vista l’impasto è scuro per la presenza del cioccolato e l’interno è costellato di pezzi, anche importanti nelle dimensioni, di cicoccolato fondente e marroni. Spiccano già al naso le note del cacao e quelle aromatiche e caramellate del rum. Qua  e là dei bei pezzi di marroni, che regalano pastosità e dolcezza, contrastando con la parte più amara del cioccolato. Al palato è piacevolmente dolce e sprigiona un mix di sensazioni calde e rotonde, un vero innamoramento per il gusto.

La famiglia Fiorentini di Pasticceria Alba

Il Pansucchio è il fiore all’occhiello della Pasticceria Alba,  che dal 1960 produce artigianalmente i propri dolci: dai biscotti ai cornetti, dalle torte ai lievitati con grande attenzione ai dolci tipici viterbesi e a quelli ella pasticceria classica italiana. “Sì, conferma Massimilano, siamo una piccola azienda artigianale, amiamo fare dolci e lievitati secondo tradizione, mio fratello Ermanno è lo specialista del lievito madre e oltre al Pansucchio, che ci ha fatti conoscere un po’ in tutta la regione e non solo (anche dall’estero ci arrivano apprezzamenti e recensioni) produciamo anche diversi tipi di panettoni, i torroni e poi le colombe a Pasqua, tra cui la Colombrilla, la versione pasquale del Pansucchio”.

Se vi state chiedendo dove si trova il Pansucchio, per ora solo a Viterbo e solo presso la Pasticceria Alba in via Garbini, 100, che a quanto pare, se per caso voleste assaggiare questa novità, con una telefonata o una mail spedisce in tutta Italia.

www.albadolciaria.com

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