Nello storico quartiere Monteverde a Roma, troviamo Osteria Palmira, una trattoria gestita dalla famiglia Rocchi dallo spirito romano e ricca di sapori autentici. Ve la raccontiamo.
Tra Trastevere e il Gianicolo, nasce ben 9 anni fa, un’osteria sobria nell’arredamento, ma ricchissima nei sapori, un luogo dove in cui la cucina romano/laziale viene eseguita in modo rispettoso, quasi purista, senza mai prestare il fianco a contaminazioni e a stravolgimenti.
A portare in prima linea questa filosofia troviamo Claudio Rocchi, terza generazione di osti, cuochi e ristoratori, originari di Amatrice. Ogni mansione viene ricoperta da un membro della famiglia Rocchi: ad accogliervi, Carlo e suo figlio Jacopo, impiegato tra la sala e la cucina, mentre alla sorella Assuntina si deve la realizzazione della pasta fresca e della carta dei dolci. Proprio come nella trattoria anni 50 del Rione Monti aperta dai genitori Antonio e Palmira ( a cui si dedica il nome del ristorante).
Un’osteria di famiglia d’impatto dove cucina casereccia, accoglienza e tradizione regnano sovrane. Atmosfera calorosa in un contesto schietto, sincero, popolare, riconducibile anche nell’arredamento e stile, mantenendo fermo il clima delle osterie di quartiere, accogliendo comodamente 35 coperti interni e 45 nella veranda esterna.
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Il menù e i vini laziali
Picchiapo’, coratella con i peperoni (ricetta di Antonio, padre di Claudio) e ancora la trippa, le polpette di pane e cicoria, sono solo alcuni degli antipasti che ci riportano indietro nella cultura romana senza perdersi in pietanze troppo moderne e turistiche o a base di pesce. Il tutto a prezzi modici e onesti e porzioni abbondanti.
L’ingrediente principe che non manca mai nel menù è la tradizione, tutti i piatti che arrivano a tavola sono connessi alla storia e alle ricette di famiglia. I classici primi sono chiaramente l’Amatriciana, Gricia, Carbonara, Cacio e Pepe, preparati con spaghetti Felicetti e pasta fresca come le linguine di farro condite con un pesto di menta romana. Non mancano mai le fettuccine, gli gnocchi e gli agnolotti creati dal loro padre ai tempi della trattoria di Monti con il ripieno composto da quattro tipi di carni e conditi con il sugo alla vaccinara.
Una vera e propria chicca? Gli gnocchi ricci piatto di Amatrice, una pasta acqua e farina tirata a mano, prodotta dalla grande Mimma, una signora di Amatrice di 88 anni. Tra i secondi come non citare l’abbacchio al tegame e il petto di vitella alla fornara, senza dimenticare le polpette di bollito che qui non vengono fritte ma cotte al forno. Per concludere in bellezza, immancabili la crostata ricotta e visciole, il tiramisù, la crema bruciata agli agrumi e la creme caramel.
Oltre alle birre artigianali, anche la carta dei vini rimane fedele alla filosofia, troviamo infatti 100 etichette, tutte provenienti da piccole realtà della regione, di diversa scelta tra convenzionali, naturali, biologici e biodinamici.
Che dire cari foodies, se siete alla ricerca della tradizione romana, ricca di sapori, Osteria Palmira è il luogo che fa al caso vostro!
Osteria Palmira
Via Abate Ugone 29 – Roma
Tel 06/58204298 – www.osteriapalmira.it
Chiuso: mai
Prezzo medio: 30 euro vini esclusi