Dopo il restyling del locale, l’Oste Massimo Pulicati e la Chef Maria Luisa Zaia presentano la loro cucina ricca di tradizione e ricordi. Abbiamo provato il menu e non potevamo non raccontarvi la nostra esperienza.
L’aria di novità e l’entusiasmo caratterizzano la calorosa atmosfera del grazioso ristorante in Via dei Banchi Vecchi a Roma. Aperto nel 2019, dopo due burrascose annate di Covid, coglie finalmente l’opportunità di potersi raccontare nel pieno della propria attività.
Banco, Cucina e Cantina
All’entrata si viene accolti subito dell’istrionico e solarissimo Massimo Pulicati, già noto come l’Oste della Bon’Ora di Grottaferrata, che tra un originale racconto e un buon calice di vino, scelto dal sommelier Marco Scarafoni, vi presenta i piatti realizzati dalla Chef e compagna di vita Maria Luisa Zaia.
“Ci muove la passione, la curiosità, la voglia di fare e abbiamo portato tutto questo a L’Oste ai Banchi che per noi è la sintesi della nostra idea di cucina del territorio, della tradizione romanesca”, sono le parole di Maria Luisa.
“Banco, Cucina e Cantina” sono i tre elementi che caratterizzano il caldo localino a due passi da piazza Navona. Il Banco abbellito da note di verde, accoglie gli ospiti all’ingresso, mentre la sala, che un tempo ospitava l’antico chiostro di un monastero, oggi racchiude un piccolo e suggestivo giardino a vista. Il ristorante si snoda lungo due piccole sale arredate con “banchi” in legno e ferro battuto che conducono alla sala principale, per un totale di circa 30 posti. A dispensare fra i tavoli simpatia e divertenti racconti della sua avventurosa vita troverete L’Oste in persona, il frizzante Massimo Pulicati che vi guiderà in un ricco viaggio degustativo.
La cucina Romana dell’Oste dei Banchi e la mano della Chef Maria Luisa non si limitano ai primi piatti, ma presentano numerose specialità della tradizione.
Il pluripremiato indirizzo di Grottaferrata, punto di partenza dell’Oste, è stato da sempre nel novero dei Bib Gourmand in quanto menzionato dalla guida Michelin per il giusto compromesso tra qualità dei piatti e il loro prezzo. Da menzionare anche il riconoscimento Slow Food, che vede Massimo e Maria Luisa come depositari della cucina buona laziale.
I Piatti de L’Oste ai Banchi
Ma parliamo dei piatti, un verace inno al gusto senza cadere nella pesantezza.
Oltre alla pasta rigorosamente fatta in casa troviamo il Carcotto, una vera e propria rivisitazione della porchetta realizzata esclusivamente con punta di petto di vitello e riduzione al cesanese, e la celebre Crema Luisa.
A queste due chicche si aggiungono diverse specialità come il Crostone di pane fritto con fagioli all’uccelletto e fonduta di pecorino, il Tonnarello con ragù di agnello e Passito oppure con Burro, alici di Menaica e polvere di pane ed erbe aromatiche del Pratone del Vivaro, senza dimenticare le classiche Amatriciana, Carbonara, Gricia, Cacio e Pepe.
Fra i secondi spiccano l’Abbacchio alla Cacciatora, la Trippa alla romana e il Saltimbocca dell’Oste fatto con Prosciutto di Bassiano D.O.L stagionato 18 mesi. Tra i dessert oltre alla strepitosa, già menzionata Crema Luisa e il tradizionale Tiramisù, vi consigliamo di provare la Pera cotta con frutti di Bosco, crumble di noci caramellate e gelato alla castagna.
Ad accompagnare, “Una carta dei vini alfiere dell’enologia laziale, sempre in evoluzione e soprattutto che dà a tutti i nostri clienti la possibilità di bere e abbinare cibo-vino in modo sempre soddisfacente” ci spiega il sommelier Marco Scarafoni che seleziona ben 150 etichette, alla scoperta del territorio laziali, tra piccoli produttori e grandi classici. Anche Il bancone impreziosisce la proposta Beverage con una nuova cocktail List e una formula drink & food tutto incluso per l’ora dell’aperitivo. Insomma che aggiungere: Da provare!
Info Utili:
L’Oste ai Banchi – Via dei Banchi Vecchi 140, Roma – Tel: 06 87 65 6724 – www.losteaibanchi.it