Passate le feste con cenoni, veglioni e pranzi vari l’inizio di un nuovo anno e di un mese che sembra non passare mai come gennaio porta sempre oltre ai buoni propositi anche delle interessanti novità. Stiamo ovviamente parlando delle nuove aperure a Roma che abbiamo registrato in questo primo mese del 2025 e che vi segnaliamo qui.
Ristoranti, trattorie, grandi chef e terrazze macro
Ippolito a Fiumicino
È la grande sorpresa dell’anno. Si chiama Ippolito ed è la nuova osteria “consapevole” del gruppo di Luca Pezzetta a Fiumicino (RM). Il locale si trova accanto alla Pizzeria Clementina, lungo il porto canale e alla guida di questo nuovo progetto ci sono due giovani chef, Marco Fedeli e Andrea Alberghetti, con una cucina che ricorda i profumi di casa, in un viaggio tra memoria, tradizioni e territorio.
Il menu di Ippolito cambierà spesso, seguendo la stagionalità degli ingredienti, i ritmi della natura e del mare. La maggior parte delle materie prime arriva dai produttori del vasto territorio del comune di Fiumicino, dall’Asta del Pesce e dalle barche. La pasta fresca è fatta in casa con farine ottenute da grani marchigiani e siciliani. I due chef puntano a esaltare il pesce povero locale, scegliendo ingredienti poco utilizzati per preparare ricette tradizionali, privilegiando carni come pecora o anatra. Tra i primi dell’osteria spiccano i cappelletti in brodo di cappone e le fettuccine con ragù di polpo bianco realizzato con i moscardini bruni. Il coniglio brasato ricorda la ricetta dell’abbacchio brodettato alla romana. C’è anche il minestrone che esalta gli ortaggi stagionali di Maccarese: per tutto il periodo invernale, infatti, saranno protagoniste le varie tipologie di cavolo, insieme ai legumi, come ceci, fagioli borlotti o cannellini. La carta dei vini è composta da oltre 100 etichette, legate alle zone vinicole più importanti del Belpaese, con un focus anche su altri paesi europei e nella lista dei dessert oltre al pain au chocolat e zabaione, troviamo dolci tradizionali, come pera, ricotta e cioccolato o la crostata del giorno, con abbinamenti consigliati per ogni singola proposta. Dopo la pizzeria e il Micro Forno, inizia, quindi, la nuova avventura del team. Non ci resta che provare.
Ippolito – via della Torre Clementina, 158 B – Fiumicino
Il Ristorante Alain Ducasse
Da poche settimane, l’alta cucina francese è approdata a Roma con una delle aperture più attese tra il 2024 e il 2025: il ristorante di Alain Ducasse, lo chef più stellato al mondo. Situato in via Ripetta, a pochi passi da Piazza del Popolo, il ristorante si trova all’interno del Romeo Roma, un hotel boutique 5 stelle inaugurato a fine dicembre. La cucina di Ducasse, pur mantenendo un’anima francese, si adatta ai gusti locali, come dichiarato dallo chef. Il menu fonde il lusso con i sapori della tradizione, mettendo in risalto ingredienti come tartufo bianco, ostriche, puntarelle e carciofo violetto pugliese, in un perfetto equilibrio tra alta gastronomia e richiami popolari.
Materia – Terrazza Macro
L’hanno defintia l’apertura dell’anno. Materia – Terrazza Macro è un progetto che ha come obiettivo quello di unire sinergicamente l’arte con l’eccellenza enogastronomica italiana, all’interno di uno dei luoghi più affascinanti di Roma. Non è un semplice ristorante, ma un grande spazio dallo stile sofisticato e inclusivo allo stesso tempo, pronto ad accogliere anche eventi speciali. Un’esperienza nell’esperienza, da quella artistica a quella gastronomica. Una cucina comunicativa e contemporanea, proprio come l’arte che qui si respira. Il format ha più anime e si sviluppa dal pranzo al dopocena: ristorante per il pranzo e la cena, cocktail bar per l’aperitivo e il dopocena. Il progetto culinario, condiviso con lo chef Andrea Palmieri, vede come Executive Chef Flavio Del Broccolo, giovane chef romano classe ’86 con alle spalle importanti esperienze in diverse cucine romane, che qui da Materia coordina una giovane brigata.
La carta cambia, si evolve: a pranzo un menu più ‘semplice’, mentre a cena c’è uno switch che strizza l’occhio al fine dining, senza però esagerare. Il centro è sempre la Materia prima, rispettata e declinata durante tutto l’arco della giornata e trattata con tecniche moderne e innovative. L’impronta è fortemente italiana, contemporanea, che non rinuncia però a qualche contaminazione internazionale, con grande attenzione per la parte vegetale. Tra i piatti del pranzo citiamo: Hummus di barbabietola con feta, noci e rosmarino; Gnocchetto con broccolo, alici e pane aromatizzato; Vellutato di porro bruciato, patate e crostini di pane; tra i piatti della cena c’è Yuca con mayo chiplote; Porchetta CBT con emulsione di alici e mizuna corallo, Tagliolino aglio e olio con calamaro marinato e pane aromatizzato, Ombrina con patata mantecata, fondo di manzo e funghi. Per i vini, una carta con circa 60 referenze, tra vini e bollicine, prevalentemente nazionale con qualche chicca estera, tra Francia e Slovenia. Presente anche una carta tutta dedicata al gin, con circa 150 etichette da tutto il mondo, per il gin tonic perfetto, insieme ad una carta dei cocktail, ideata per abbinamenti anche durante il pranzo e la cena. Un progetto d’interior design curato nel dettaglio che si inserisce perfettamente all’interno dell’architettura museale e una splendida terrazza di 500 mq con una vista urban unica.
MATERIA – TERRAZZA MACRO – Museo MACRO – Via Nizza 138, Roma
B24, il ristorante del cinema Barberini
Cenare al cinema si può. Succede a Roma, nella centralissima piazza Barberini al civico 26, dove ha aperto il ristorante B24, il primo all’interno del Cinema Barberini. Prima o dopo le proiezioni, il ristorante propone un’esperienza dedicata ai cinefili che non vogliono rinunciare al piacere di una cena di qualità, adattata ai tempi della programmazione del Barberini. Il “Menu Cinema” offre una selezione di piatti pensati per una preparazione veloce, garantendo un servizio al tavolo compatibile con gli orari del cinema, senza sacrificare il gusto e l’attenzione ai dettagli. Tra le proposte spiccano il celebre lobster roll, diventato un vero e proprio trend in città, il totanetto fritto con maionese al cipollotto, la yakitori di picanha e la bistecca di cavolfiore, ideale per il pubblico vegano. Per gli amanti della pasta, imperdibile è la trenetta Mancini alla carbonara del B24. Questi e altri sono gli assi nelle maniche dell’executive chef Andrea Gallo e del general manager Raffaele Castore. Il B24 si distingue come uno spazio polifunzionale e inclusivo, perfetto per ogni occasione: dal pranzo della domenica agli aperitivi al tramonto, dal tea time con dolci prelibatezze alle cene raffinate. Non mancano eventi speciali e il “Menu Cinema” per chi desidera un’esperienza gastronomica completa prima o dopo il film. Con l’arrivo della bella stagione, l’attesa per vivere questa nuova food experience sarà amplificata dall’apertura di una terrazza esclusiva, dove i cinefili potranno godersi una drink list curata da esperti di mixology, immersi in un’atmosfera unica.
B24 – P.za Barberini, 24/26 – Roma
Lume Osteria alle Scalette
A gennaio 2025 ha aperto in Piazza Santa Maria delle Grazie, zona Vaticano, Lume Osteria alle Scalette, si tratta di Una piccola e accogliente osteria di quartiere che mette insieme la tradizione culinaria italiana e quella regionale, sempre con quel tocco moderno e creativo. Immersa nel verde degli ulivi e dominata dall’imponente scalinata di Vittor Pisani, l’ambiente, sobrio ed elegante, è arricchito dal caldo legno, dalle luci tenui e da un’atmosfera romantica che renderanno ogni visita un’esperienza unica. Perfetto per chi cerca un ristorante a Roma con cucina tradizionale ma innovativa, dove gustare piatti contemporanei in un ambiente intimo e raffinato. Vi facciamo qualche esempio: tra gli antipasti c’è il pan brioche con ciauscolo e ciambotta di verdure, tra i primi, spazio ai cannelloni al ragù di cortile in bianco, mentre per i secondi in menu trovate ossobuco di vitella o polpo arrosto.
Lume – Via Vittor Pisani, 12 – Roma
L’Ozio Ristora e le sue sei anime.
Si trova al primo piano dello storico locale Lo Zio d’America, in via Ugo Ojetti e dal 28 gennaio apre le porte per sei esperienze di gusto. Si chiama L’Ozio Ristora e la sua volontà è quella di essere uno spazio fisico e mentale dove potersi ristorare. Sarà la nuova sfida della famiglia Chiaretti. Qui come in un moderno mercato gourmet, il cliente sceglie, assaggia e sperimenta in massima libertà, tra tante proposte differenti. L’offerta gastronomica si snoda infatti attraverso sei format diversi, ai quali vengono dedicati altrettanti corner nella grande cucina a isola: Friggitoria_Croccanti sensazioni; Sana Gusto e benessere; Primi Piatti _L’acqua bolle; Fusion _Senza confini; Braceria_Gusto ardente; Pasticceria_L’ultima coccola. Per ogni corner troverete un menù con una serie di ricette e ingredienti selezionati e rappresentativi. A guidare l’attenta e preparata brigata è lo chef Dino De Bellis, che ha scelto di proporre una cucina contemporanea, dalle forti radici tradizionali, impreziosita da elementi creativi. Cuore pulsante del locale la cucina completamente a vista è posta al centro della sala che, come un palcoscenico, permette ai commensali di trovarsi di fronte a un vero e proprio spettacolo del gusto. A sostenere la proposta gastronomica, una carta dei vini di oltre 250 referenze, frutto della selezione delle migliori etichette presenti nell’enoteca de Lo Zio d’America.
L’Ozio Ristora – Via Ugo Ojetti, 2 – Roma
Novità pizza
Avenida Calò, l’enopizzeria di Francesco Calò arriva a Roma
Francesco Calò è uno dei i pizzaioli pluripremiato in Europa e nel Mondo e ora è arrivato a Roma con la sua Avenida Calò, una enopizzeria con una ricca selezione di etichette in zona Flaminio. Nel 2016 Calò e sua moglie aprono nel centro di Vienna la loro Via Toledo Enopizzeria, che nel giro riesce ad affermarsi come la migliore pizzeria di tutta l’Austria ottenendo importanti riconoscimenti internazionali: 14° posto per la 50 Top Pizza World 2024 così come il 3° posto nella 50 Top Pizza Europa 2024. E non sono gli unici riconoscimenti. Ora Francesco Calò, di origini pugliesi, porta il suo format a Roma. Qui da Avenida Calò, la carta delle pizze offre oltre 26 proposte, suddivise in tre categorie: classiche, doppia cottura e “revolution”, dove il maestro pizzaiolo Francesco Calò esprime tutta la sua creatività. Le pizze classiche includono grandi classici come marinara, margherita, capricciosa e varianti con verdure di stagione. Le pizze in doppia cottura, prima fritte e poi passate in forno, si distinguono per il loro crunch e abbinamenti originali, come zucca okkaido, katsobushi e cipolla, o crema di rucola con salsiccia di Bra e conciato romano. Le “revolution” spingono sull’innovazione, con combinazioni audaci come prosciutto di Norcia, scampi, fichi e fior di latte, oppure la Nero di Marinara, con San Marzano DOP, aglio nero di Voghera e origano di montagna. Per chi desidera un’esperienza unica, è disponibile un percorso degustazione di sette portate, riservato a un massimo di 4 persone per tavolo. Le pizze vengono servite su un esclusivo “piatto mano” in ceramica, creato da Vincenzo Del Monaco, storico porcellanista di Grottaglie. Il percorso può essere arricchito con un wine pairing, per un abbinamento completo tra pizza e vino.
Avenida Calò – Viale Pinturicchio, 38, 40, 42 – Roma
Pìstoria, una nuova pizzeria nel cuore del Flaminio
Nel cuore del Quartiere Flaminio apre le porte Pìstoria, una pizzeria che promette di diventare un punto di riferimento per gli amanti del buon cibo. Pìstoria è il frutto della visione di Maurizio Caressa, già fondatore del celebre ristorante Apoteca, che si plasma sul concetto di semplicità e genuinità e che vuole proporre un’esperienza autentica ma raffinata, in un locale che combina eleganza e informalità. Menu curato e ingredienti selezionati, pizze stagionali per Pistorìa che sceglie la mozzarella del caseificio Gargiulo, le verdure dell’orto biologico di Nadia Gregori alle porte di Roma oltre i formaggi dell’Alchimista Lactis di Sacrofano. Tra le proposte più rappresentative ci sono I fritti, le pizze tradizionali: fino alla Diavola, che si distingue per la crema di ‘nduja e la stracciata di burrata e poi le stagionali: come la vegetariana ispirata alla “ribollita” toscana. Dietro Pistorìa c’è un team affiatato e competente. Massimo Latini, con vent’anni di esperienza nella gestione di grandi strutture, è il direttore, mentre Daniele Aureli, pizzaiolo con una carriera consolidata, porta la sua maestria nell’arte dell’impasto.
Pistorìa Via dei Tadolini 12-14 – Roma
Crunch Teglia, la nuova frontiera della pizza in teglia a Roma
Dopo il grande successo di Crunch, il Gruppo Crunch Dazio apre le porte del suo spinoff Crunch Teglia, un nuovo format dedicato alla pizza in teglia e allo street food di qualità, nel cuore di zona Talenti in Via della Bufalotta 284. Una nuova apertura che punta a replicare il successo del format in altri quartieri di Roma e portare una visione di pizza in teglia moderna e dinamica a tutti i romani. Il concept di Crunch Teglia nasce per esaltare, infatti, la tradizione della pizza in teglia romana, resa contemporanea da un impasto a biga altamente idratato: una base croccante e una consistenza scioglievole al morso, ideali per accompagnare topping innovativi e audaci. È il Pizza Chef Matteo Loiacono che si occupa degli impasti, dei topping e anche dei fritti. Durante il giorno, sono protagoniste le pizze in teglia, con un’offerta che spazia dalle classiche a creazioni gourmet come la Tortellino (mortadella, noce moscata, fiordilatte e una fonduta di parmigiano su un delicato strato di pasta fresca) o Un pensiero a nonna (un omaggio ai sapori della domenica con pomodoro San Marzano Dop, sugo di spuntature di maiale e salsiccia al coltello, cialda di parmigiano reggiano e basilico), mentre dalle 19:30, spazio alle pizze tonde romane Crunch style, disponibili per asporto, delivery (Glovo, Just Eat, Deliveroo, e il servizio diretto del locale) oltre al consumo sul posto. L’ambiente di Crunch Teglia è studiato per offrire un’esperienza conviviale e dinamica, grazie anche a un bancone angolare di 5 metri.
Crunch in Teglia – Via della Bufalotta, 284 – Roma
Area Pizza e Cantina all’Appio Latino
È un’apertura di dicembre 2024 nel quartiere Appio Latino di Roma, ma ancora non ne avevamo parlato. Ideata da Emilio Cante, imprenditore di origini partenopee e romano d’adozione, il locale si distingue per un’atmosfera elegante e un’esperienza enogastronomica raffinata, con un’attenzione particolare all’abbinamento tra pizza e vino. È questo il format al cuore di Area Pizza e cantina. Il menu comprende 11 pizze preparate con ingredienti freschi e di stagione, tra cui la classica Margherita, la Uanema (pomodoro del Piennolo Dop) e la A’ Zeffunno (datterino giallo). Non mancano proposte originali negli antipasti, come polpette di manzo alla napoletana e frittelle di mais con ‘nduja di Spilinga. Per chi vuole un’esperienza completa, è disponibile un percorso degustazione a 35 euro, con quattro spicchi di pizza e tre calici di vino in abbinamento. Alla guida del forno c’è Mario Iengo, pizzaiolo napoletano, che propone un impasto identitario: una base di farine Molino Pivetti (tipo 0 e una piccola percentuale di tipo 2) con una maturazione di 24-36 ore. La pizza unisce la tradizione napoletana a un tocco contemporaneo, con una croccantezza ispirata alla scuola romana. Il risultato è una pizza leggera e altamente digeribile.
Area – Pizza e Cantina. Via Pannonia 44, Roma. Tel. 06 9522 6152.
Nuove sedi
California Cookhouse si fa in quattro
Le vibes dell’East Coast arrivano anche in zona San Paolo. Questo quarto indirizzo di California Cookhouse si presenta come un nuovo spazio da vivere e in cui assaporare tutte le specialità di una cucina unica, originale e sempre in evoluzione, e che ora tocca anche San Paolo e dintorni. Da California Cookhouse, lo stile ispirato alla West Coast si riflette in un’atmosfera rilassata e in un’offerta gastronomica che celebra le tendenze americane, adattate con equilibrio ai gusti locali. Il menu fusion propone ingredienti freschi e sapori esotici, con particolare attenzione alla sostenibilità: tutti i piatti sono serviti in packaging ecosostenibile. Tra i protagonisti spiccano gli hamburger, come il “Deluxe” (Angus, bacon, cheddar e cipolla caramellata) e il “Red Hot Chili” (‘nduja di Spilinga, burrata e salsa aioli). A completare l’offerta, burritos e tacos con pollo croccante, manzo e guacamole o sashimi di salmone norvegese, oltre alle pokè bowl bilanciate nei nutrienti, introdotte dal locale ben prima che diventassero di tendenza in Italia. Ogni sezione del menu include opzioni plant-based, grazie a prodotti come Beyond Burger e Planted per l’alternativa vegana al kebab. L’esperienza si arricchisce con una selezione di birre artigianali, vini e cocktail classici.
California Cookhouse – Via Chiabrera 207, Roma
Nuova sede anche per Baby Bao
Dopo Rione Trastevere, da dicembre Baby Bao si trova anche a Largo Pannonia (Appio Latino) con la sua seconda sede. Il core di questo posto sono i piatti di contaminazione asiatica realizzati con le tecniche dell’alta cucina a cura dello chef Andrea Massari, che mette in carta non solo bao, ma anche piatti di noodles, insieme a drink, birre e sake.
Baby Bao – Largo Pannonia, 21 – Roma
Le botteghe
Sinoteca, la bottega di tè
Sinoteca è il nome della nuova bottega dedicata alla vendita di tè, in particolare pregiati tè cinesi proposti in purezza, senza miscele. Aperto il 28 dicembre, alle porte del nuovo anno il progetto firmato da Jun Ge che ha scelto di puntare su una proposta differente e orientata alla qualità e alla calma. Non si tratta di una sala da tè, ma di un vero emporio, dove i clienti possono non solo acquistare, ma anche degustare e apprendere i metodi di infusione per replicarli a casa. Un’esperienza pensata per avvicinare il pubblico all’arte del tè in modo autentico e approfondito.
Sinoteca – Via Tullio Levi Civita, 70 Roma