Meno sprechi, prodotti ecologici, cibi sani e un brindisi sostenibile. Ecco come affrontare le feste prestando attenzione alla sostenibilità
La strada per un Natale sostenibile passa, ovviamente, anche dalla tavola: le scelte che compiamo quando facciamo la spesa sono estremamente importanti, e orientarsi verso prodotti ecosostenibili può fare la differenza. Tra questi, poi, è facile trovare anche idee regalo perfette per amici e conoscenti buongustai. Il pranzo di Natale rappresenta il momento topico delle feste e va affrontato in maniera informata e sostenibile, per evitare sprechi ma anche per non creare problemi al proprio benessere fisico.
Gli acquisti gastronomici, dunque, pur a costo di sacrifici, caratterizzano il Natale degli italiani ed ecco allora che per godersi il pranzo di Natale senza avere un impatto ambientale troppo elevato, si possono privilegiare i prodotti di stagione. La scelta più vasta e semplice è quella del mondo del biologico, facile da reperire praticamente ovunque.
Quando possibile, cerchiamo di scegliere anche prodotti locali in modo da limitare le emissioni di CO2 per il trasporto degli alimenti e supportare, al tempo stesso, i piccoli produttori locali in un momento difficile come quello che stiamo vivendo.
Natale sostenibile, i cinque consigli di Greenpeace
Per portare in tavola, oltre alle golosità che a tutti piacciono, anche un po’ di rispetto dell’ambiente e di sostenibilità, Greenpeace dà dei piccoli consigli:
1) apparecchiamo la tavola delle feste senza impiegare piatti, cannucce, tovaglioli e bicchieri usa e getta. Se proprio non riusciamo a eliminare interamente l’usa e getta facciamo a meno della plastica. Sono, infatti, disponibili diverse alternative compostabili;
2) privilegiamo prodotti provenienti da agricoltura biologica, locali, stagionali e liberi da Ogm;
3) consumiamo il pesce giusto. Impariamo a leggere l’etichetta e a consumare meno e meglio: evitiamo merluzzo, salmone, gamberi, tonno rosso e pesce spada. Scegliamo il pesce fresco locale e stagionale che viene offerto dalla piccola pesca artigianale;
4) riduciamo il consumo di carne e derivati, limitandolo a una o due porzioni a settimana. Iniziamo a farlo proprio dai giorni di festa. Se proprio non se ne può fare a meno, scegliamo carne proveniente da allevamenti ecologici e da produttori che si conoscono direttamente. Gran parte della carne in commercio proviene da allevamenti intensivi, seconda causa di formazione di polveri sottili in Italia, più di auto, moto e dell’industria;
5) evitiamo di seguire le mode alimentari insostenibili: diversi prodotti esotici come ananas, datteri, avocado e papaya, oltre ad arrivare da molto lontano, possono provocare deforestazione e sfruttamento dei lavoratori nei paesi di provenienza.
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Anche il brindisi a Natale deve essere sostenibile
Un’idea regalo per Natale sempre molto gettonata (e quasi sempre apprezzata) è il vino, e anche in questo caso è sicuramente meglio cercare un prodotto sostenibile. Anche in questo caso, una certezza ci arriva dal marchio dell’Ue che certifica i prodotti biologici, garantendo quindi che il vino provenga da uve coltivate senza sostanze chimiche di sintesi e senza l’impiego di Ogm. Anche per il vino la certificazione prevede regole ben definite anche per quanto riguarda il processo di vinificazione: per esempio, impone un tetto all’utilizzo dei solfiti (100 mg/l per i rossi e 150 mg/l per i bianchi e i rosé).