Come si festeggia il Natale in Giappone.

Al di là delle grandi tradizioni e citazioni culturali che hanno reso celebre il Giappone (come i Samurai, ad esempio), la celebrazione del Natale giapponese non ha mai ricevuto, concretamente, tutta l’attenzione che ricevono le altre feste tradizionali del Sol Levante. Vi state chiedendo perché? Ve lo spieghiamo noi!

Il Giappone è un paese incredibile, fatto di storia, tradizioni e frammenti culturali che lo rendono una grande nazione, con tutti i pro e i contro del caso. Una serie di tradizioni che, per ovvi motivi, si discostano parecchio dalla realtà occidentale Europea, come testimoniato dai milioni di turisti che ogni anno visitano il Giappone.

Solitamente si tende a riflettere su realtà molto vicine a noi, ma cosa accade quando ci si sposta verso un luogo tanto lontano quanto diverso dalla nostra realtà? Al di là delle grandi tradizioni e citazioni culturali che hanno reso celebre il Giappone (come i Samurai, ad esempio), la celebrazione del Natale giapponese non ha mai ricevuto, concretamente, tutta l’attenzione che ricevono le altre feste tradizionali del Sol Levante. Vi state chiedendo perché?

Natale in Giappone festa di amore

In realtà, la risposta è abbastanza semplice: il Natale in Giappone non è festa nazionale e quindi le scuole e gli uffici sono generalmente aperti. Il periodo natalizio è però abbastanza sentito dalla popolazione giapponese, anche se in modo differente rispetto all’Occidente. Il Natale è visto dai giapponesi come un periodo di felicità diffusa piuttosto che una celebrazione religiosa (in realtà sempre meno sentita anche da noi), da trascorrere con la propria famiglia e i propri cari. La valenza prettamente religiosa della festa, dunque, passa ampiamente in secondo piano, ma prevalgono lo spirito della famiglia e dell’amore.

Nonostante non vi sia infatti alcuna ricorrenza religiosa giapponese legata a questa giornata (non dimentichiamo che i cristiani in Giappone non superano il 4% della popolazione), si percepisce comunque un piacevole clima di festa e di gioia. Ciò è testimoniato dagli addobbi che possiamo vedere fuori dai negozi e dai numerosi Babbo Natale, Santa-san (サンタさん) per gli amici giapponesi, che si esibiranno in danze e giochi divertenti all’interno dei centri commerciali.

Il Giappone, a dire la verità, ha iniziato a celebrare il Natale dopo la Seconda Guerra Mondiale, influenzato dai Paesi occidentali. Trattandosi di una tradizione cristiana, il Natale era infatti una festività sconosciuta in Giappone. Nel corso degli anni è stato integrato nella cultura – come è accaduto anche con altre festività, Halloween su tutte, ma aggiungendo un “tocco giapponese”.

24 dicembre è il giorno più romantico dell’anno

Un fatto divertente a proposito della stagione natalizia in Giappone, è che la vigilia del Natale viene celebrata come il giorno più romantico dell’anno. Si tratta della versione giapponese del nostro San Valentino.  Le coppie giapponesi, in particolare le più giovani, prenotano cene nei ristoranti più romantici, i negozi vendono regali natalizi romantici e le strade sono decorate alla perfezione per incorniciare questo romantico giorno. In Giappone sono gli innamorati che si scambiano regali, mentre è raro che si faccia lo stesso con amici o familiari (ad eccezione dei bambini).

Chi non ha un partner può partecipare alle feste di Natale organizzate nei club o nelle discoteche, oppure passare la giornata al bowling o in un karaoke, magari con un appuntamento di gruppo organizzato (il goukon, 合コン). C’è anche chi preferisce fare una normale uscita con gli amici o restare a casa con la famiglia, scelta che si sta diffondendo sempre più negli ultimi anni.
In ogni caso, è innegabile che l’atmosfera natalizia giapponese abbia una forte connotazione romantica e la maggior parte di ragazzi e ragazze sperano di trovare il giusto partner con cui passare il giorno di Natale. 

Babbo Natale esiste in Giappone?

Nella cultura buddhista esiste un personaggio che ricorda Babbo Natale: è Hotei (布袋), conosciuto anche come il “Buddha felice”. Anche se diverso dal suo “collega” cristiano, è una delle 7 divinità della fortuna ed è spesso ritratto con un sacco pieno di doni e circondato dai bambini.

La tradizione di fare dei regali in nome di Babbo Natale non è particolarmente radicata in Giappone, ma la figura di Babbo Natale compare dappertutto durante il periodo natalizio: negozi, ristoranti, programmi TV… E non solo: la città di Osaka ospita The Great Santa Run, una gara di corsa per beneficenza in cui tutti i partecipanti corrono vestiti da Babbo Natale.

KFC: Il pasto natalizio più grande del Giappone

Il 24 dicembre è considerata una festa per gli innamorati e per le famiglie con bambini piccoli; le coppie vanno a cena fuori, soprattutto al ristorante italiano o francese, ma c’è anche un altro modo di festeggiarlo, ossia andando a mangiare pollo fritto! Avete letto bene, ogni Natale, circa 3,6 milioni di famiglie giapponesi ricevono il loro pasto delle feste nientemeno che da Kentucky Fried Chicken. In qualche modo, questa tradizione è una delle più sacre e incarna davvero lo spirito natalizio giapponese. La richiesta è così elevata, che le persone iniziano a effettuare gli ordini per il menu speciale di Natale con sei settimane di anticipo. E l’attesa in fila il giorno di Natale è così lunga che ci vogliono ore prima che le persone possano ricevere il loro pasto. In breve, festeggiare il Natale “alla giapponese”, significa far visita al Colonnello!

Ma perché accade questo? Il motivo risale a più di 40 anni fa, al primo manager di KFC del paese, Takeshi Okawara. L’idea di un “party bucket” che viene venduto a Natale, gli venne in sogno poco dopo che la compagnia aprì le sue porte in Giappone nel 1970, la tradizione del pollo sembra sia legata alla scarsità di tacchini in Giappone. Gli statunitensi residenti in Giappone, infatti, volevano mangiare il loro piatto tipico alla Vigilia e il pollo fritto era la cosa più simile che potessero trovare sul mercato. A questo andò ad aggiungersi la geniale campagna pubblicitaria di KFC, che nel 1974 lanciò il personaggio del Colonnello Sanders vestito da Babbo Natale nei suoi locali in Giappone. Da allora, fa la sua magica comparsa ogni anno, in tutti i ristoranti della catena.

Il menu speciale Kentucky for Christmas, comprende pollo, insalata e torta, il tutto in una bella confezione natalizia! Nel 1974, KFC Japan ha lanciato una massiccia campagna pubblicitaria in tutta la nazione per il periodo natalizio che si è rivelata un enorme successo. Oggi è una parte fondamentale della tradizione giapponese ed è diventato il pasto di Natale più popolare del paese. Pur trattandosi di una costosa tradizione, in realtà non si tratta solo di pollo. Significa che intere famiglie si riuniscono e condividono il pasto, e questo non ha prezzo, vero?

La torta di natale in Giappone

Se non ti piace il pollo puoi anche lasciar perdere il KFC, ma guai a rinunciare alla torta. La shortcake panna e fragole è un must per passare il natale in Giappone e c’è tantissima richiesta nei negozi e nelle pasticcerie. Il dolce natalizio giapponese o “kurisumasu keki” viene venduto in ogni angolo delle strade, da Hokkaido a Kyushu! Si tratta di una torta rotonda simile al pan di Spagna, ricoperta di panna e decorata con fragole e altre decorazioni zuccherose come babbi natale o alberelli.

Si dice che debba la sua popolarità all’immediato dopoguerra, dove i dolci erano considerati un lusso destinato solo agli americani. Nonostante il pan di Spagna fosse già conosciuto in Giappone, ingredienti come il burro, le uova o il latte erano una rarità in un Paese finito in ginocchio a causa del conflitto mondiale. Fu così che con la ricrescita economica e l’aumento delle importazioni, la tanto bramata shortcake non era più un dolce esclusivo e venne scelta come simbolo della rinascita. Anche il suo aspetto non è un caso: il bianco e il rosso delle decorazioni sono colori molto cari alla tradizione nipponica e simbolo di buon augurio, oltre a essere presenti sulla bandiera nazionale. La forma rotonda, infine, richiama all’armonia. Una curiosità: le torte vengono svendute la sera del 25 dicembre, dando vita all’aggettivo “Christmas cake” per riferirsi alle donne che hanno superato i 25 anni senza sposarsi.

Luminarie natalizie

Quando si tratta di celebrare l’espressione della gioia, nessuno lo fa meglio dei giapponesi. Tutto il paese impazzisce per le luminarie! I centri commerciali, i ristoranti e le aree pubbliche mettono in mostra la più incredibile esposizione di luci che si possa immaginare, per entrare realmente nello spirito natalizio.

Il natale in Giappone è un tripudio di luci e colori: le bellissime luminarie illuminano le strade principali delle città, i parchi e le hall dei grandi magazzini, talvolta a ritmo di musica.
Alcune luminarie sono famose e attirano visitatori sia giapponesi che stranieri: tra le più antiche e seguite non possiamo non citare quelle di Kobe, nate per commemorare le vittime del grande terremoto del 1995. Inoltre, da metà novembre fino a San Valentino, ci sono eventi e luminarie in tutto il paese. Dalle piccole decorazioni in scala alle spettacolari proiezioni audiovisive.

L’albero di natale è un altro simbolo molto amato in Giappone: se ne trovano di diversi tipi in tutte le città, di materiale sintetico o composti da sole luci, ma si tratta di una decorazione esterna. Le case giapponesi, infatti, sono troppo piccole per ospitare un alberello di medie dimensioni, perciò ci si deve accontentare dei classici addobbi natalizi da appendere e ammirare gli alberi decorati per le strade.

Si parla quindi di decorazioni spesso maestose, come quelle piazzate a Odaiba (Tokyo), dove sarà possibile ammirare un viale lungo oltre 200 metri gremito di alberi accesissimi e coloratissimi, con un’altezza di oltre 20 metri.

Allo stesso modo, le principali vie cittadine saranno invase da turisti e gente del posto, attratti principalmente dai chioschetti di cibo di strada, dai negozi addobbati a festa e un’illuminazione stradale degna di nota, che rende anche una semplice passeggiata un’esperienza unica e, di certo, indimenticabile.

 

Curiose tradizioni per il Natale in Giappone

Una delle più curiose tradizioni natalizie recenti in Giappone è il fukubukuro (福袋). Si tratta di un sacchetto dal contenuto “a sorpresa”, venduto dai negozi a un prezzo inferiore rispetto al valore totale dei prodotti inclusi. In origine la vendita dei fukubukuro iniziava a Capodanno, ma ultimamente i sacchetti si possono acquistare già a partire da dicembre.

Ogni sacchetto contiene circa cinque o sei prodotti, di categoria più alta o più bassa, a seconda del prezzo. In alcuni casi, invece che con un semplice sacchetto di carta, potrebbe capitarti di uscire dal negozio con una vera e propria borsa, uno zaino o addirittura una valigia piena di oggetti.

Il Natale non è una festività tradizionale giapponese, eppure ha trovato il suo posto nel Paese. Chiunque ami le luci, lo shopping e i dolci saprà sicuramente apprezzare la bellezza e l’unicità del Natale in Giappone. E ricordati: per augurare Buon Natale in Giapponese, basta dire メリ ークリスマス merii kurisumasu, letteralmente “Merry Christmas”!

Panettoni a Roma, tradizione e creatività nella Capitale.