Il Moscato di Saracena 20 anni di presidio Slow Food

Il Moscato di Saracena è uno dei vini dolci simbolo della Calabria, presidio Slow food dal 2004 oggi compie 20 anni. Dal 13 al 15 dicembre un evento celebrativo con banchi d’assaggio, visite in cantina, una cena tributo, street food e un momento di confronto sul presente e il futuro del vino che è ambasciatore nel mondo della città del Pollino.

Quando si pensa ai grandi vini dolci italiani, non si può non pensare al Moscato al governo di Saracena (CS),  prodotto dai vitigni autoctoni, come Guarnaccia, Malvasia, Duraca (detta odoacra) e Moscatello. Conosciuto già ai tempi delle corti papali, divenne famoso proprio per il metodo di produzione che si divide in due fasi. Nella prima, che si svolge nei primi giorni di settembre, le uve di moscatello e duraca vengono appesa sui graticci all’ombra per circa un mese, così da permetterne appassimento e concentrazione degli zuccheri e aromi. Nella seconda fase, invece, intorno alla prima settimana di ottobre, il mosto delle uve guarnaccia e malvasia viene sottoposto a bollitura, cosi che il volume si riduca di circa un terzo. Un volta raffreddato, l’uva appassita viene sgranellata e aggiunta al mosto bollito: la presenza dei lieviti naturali sulle bucce innesca la fermentazione con macerazione di circa sei mesi.

Ne risulta un vino dal colore ambrato e profumato di  fichi secchi, frutta esotica, mandorle, datteri  e miele. Tra l’altro il vino ideale per questo periodo di feste, non solo per la sua rotondità e il corpo vellutato, ma perché perfetto in un abbinamento per concordanza con i dolci del Natale, da quelli tipici calabresi a base di miele e frutta secca al cioccolato fino al classico panettone con il suo aroma di burro, vaniglia e canditi.

Il processo di vinificazione del Moscato al governo di Saracena dimostra l’enorme valore delle antiche tradizioni vinicole che devono essere protette e che il presidio Slow Food intende tutelare grazie al lavoro di un gruppo di viticoltori di Saracena: Cantine Viola, Giuseppe Calabrese, Azienda agricola Diana, Feudo dei Sanseverino, Franco Laurito.

20 anni di Moscato di Saracena Presidio Slow Food

Compie vent’anni il Moscato di Saracena Presidio Slow Food. Era il 2004 quando il vino simbolo della comunità del Pollino, prodotto con una tecnica unica di vinificazione, fu inserito da Slow Food all’interno dei presidi che per l’associazione con chiocciola fondata da Carlo Petrini rappresentano quella rete di produttori impegnati nel mondo a prendersi cura dell’ambiente, valorizzano paesaggi, territori, culture.

«Il Moscato di Saracena – afferma il sindaco, Renzo Russo – è per noi un grande riferimento culturale, valoriale, produttivo, promozionale. La tecnica antichissima di produzione che da secoli si tramanda è oggi diventata il cuore pulsante di una produzione animata da viticoltori che hanno creduto da sempre nel valore identitario di questo vino e ne hanno fatto un volano economico sostenibile e qualitativo che attira curiosi e appassionati da ogni parte. Da sempre sosteniamo la rete dell’associazione dei produttori del Moscato di Saracena ai quali presto daremo uno spazio di promozione e valorizzazione, aprendo la Casa del moscato, nel centro storico del nostro comune, che abbiamo realizzato grazie al finanziamento del bando sui borghi». 

Un anniversario importante, che segnala il Moscato come uno tra i Presidi calabresi più longevi, celebrato dalla condotta Slow Food Magna Graecia – Pollino insieme all’amministrazione comunale di Saracena, l’Arsac, la Regione Calabria, Slow Food Calabria, il parco nazionale del Pollino, il Gal Pollino Sviluppo in una tre giorni inserita in una edizione speciale del Saracena Wine Festival. 

L’evento dedicato, Saracena wine Festival

Dal 13 al 15 dicembre Saracena ospiterà degustazioni, banchi d’assaggio, street food, confronto tra istituzioni e produttori per raccontare al pubblico e ai wine lovers questi primi vent’anni di Presidio per il Moscato di Saracena e programmare il futuro di questa ricchezza enologica diventata ambasciatrice del comune del Pollino in tutto il mondo. 

Ad arricchire la tre giorni anche la presenza dello chef Gennaro Di Pace, saracenaro doc che darà vita ad una cena tributo sul Moscato di Saracena, e dei produttori di Sciacchetrà altro vino dolce della Liguria inserito tra i Presidi Slow Food. 

«Siamo orgogliosi – ha aggiunto Saro Costa, presidente e fiduciario della Condotta Slow Food Magna Graecia Pollino – di poter contribuire con questo evento alla diffusione della conoscenza del Moscato di Saracena. Produttori, istituzioni, scuole, associazioni del territorio saranno insieme per celebrare questo anniversario che serve per tracciare un primo bilancio di quanto fatto e programmare il futuro che speriamo riservi nuovi ingressi nella rete dei produttori e una crescita delle produzioni di questo straordinario gioiello dell’enologia calabrese».

ll miglior panettone al cioccolato del mondo è di Pasquale Iannelli della Pasticceria Casa Mastroianni a Lamezia Terme.