Dall’Italia all’America: il mondo delle torte dalle tradizionali ai nuovi trend

Il 17 marzo si celebra la Giornata Mondiale delle Torte, un’occasione perfetta per affondare il cucchiaio (o la forchetta, per i più raffinati) in una fetta di pura dolcezza. Ma da dove nasce questa giornata? Non ha origini antichissime né leggende misteriose, bensì una semplice volontà: quella di rendere omaggio a uno dei dolci più amati e diffusi al mondo. D’altronde, chi potrebbe resistere a una torta ben fatta?

Torte Italiane Vs Torte Americane

Eppure, quando si parla di torte, il mondo si divide nettamente. Da un lato, le creazioni italiane, eleganti e dal gusto equilibrato, radicate nella tradizione regionale: dalla Caprese campana alla Torta Setteveli siciliana, passando per la Torta di Riso emiliana e la Crostata alla marmellata che ha accompagnato l’infanzia di generazioni. Dall’altro, l’universo americano, dove tutto è più grande, più colorato e, diciamocelo, spesso più artificiale: strati infiniti di pan di Spagna iperzuccherato, frosting fluorescenti e decorazioni che sembrano uscite da un laboratorio di chimica più che da una pasticceria.

L’Italia, con la sua cultura gastronomica secolare, ha sempre puntato sulla qualità degli ingredienti e sull’equilibrio dei sapori. Negli Stati Uniti, invece, il concetto è spesso “più ce n’è, meglio è”: la Red Velvet, la Rainbow Cake, le torte ricoperte di fondant e zuccherini scintillanti sono un inno all’eccesso. Ma attenzione: se da un lato le torte americane conquistano visivamente, dall’altro quelle italiane seducono il palato con sapori autentici e consistenze impeccabili.

I consumi in Italia e in America

Se guardiamo ai consumi, in Italia le torte della tradizione restano saldamente in testa: la Tiramisù cake, che ormai spopola anche in versione moderna con varianti al pistacchio e al caramello salato, la Torta della nonna con la sua frolla croccante e il cuore cremoso, e la Pastiera napoletana, che da dolce pasquale è ormai diventata un piacere annuale. Senza dimenticare il trend delle torte da credenza, semplici ma irresistibili, come la torta di mele, quella al cioccolato fondente o la ricotta e pere, che nelle pasticcerie di tutta Italia continuano a conquistare nostalgici e nuovi appassionati.

Dall’altro lato dell’oceano, invece, il mondo delle torte segue logiche completamente diverse. Qui a dominare sono le cheesecake (nelle varianti New York, Oreo, Red Velvet), la Carrot Cake, ricca e speziata, e le Layer Cakes, con strati infiniti di creme e glasse. Ma la vera rivoluzione è l’invasione delle bakery super scenografiche, che puntano su effetti speciali come le mirror glaze cakes, dal finish a specchio quasi ipnotico, o le piñata cakes, che nascondono un’esplosione di caramelle all’interno.

E le novità? In Italia stanno prendendo piede nuove pasticcerie che mixano tradizione e innovazione, come i dessert a metà tra torta e monoporzioni di alta pasticceria. Sempre più locali propongono dolci con farine alternative, zuccheri naturali e abbinamenti insoliti (come cioccolato e rosmarino o crema di limone e pepe rosa). Negli USA, invece, il trend più folle è quello delle “overloaded cakes”, veri e propri monumenti di calorie ricoperti di biscotti, praline e cioccolatini interi.

Il ruolo delle torte nell’alta cucina

Se nel mondo delle pasticcerie tradizionali e delle bakery si assiste a una continua battaglia tra minimalismo e opulenza, nell’alta cucina la torta ha subito una vera trasformazione, diventando un piatto sempre più sofisticato e concettuale. Dimenticate le classiche fette servite su piatti da dessert: oggi le grandi firme della ristorazione propongono versioni scomposte, reinterpretate e spesso persino salate.

Uno dei trend più interessanti è la decostruzione, dove le torte vengono smontate nei loro elementi essenziali e ricostruite in piatti dall’estetica raffinata. Un esempio? Il Tiramisù servito non più in fetta, ma con spugne di caffè, spume di mascarpone e cristalli di cacao. Oppure la crostata al limone che diventa un gioco di consistenze tra crema, crumble e aria di agrumi.

Un altro fenomeno in crescita è quello delle torte gourmet con ingredienti insoliti. Il cioccolato con il tartufo, la vaniglia con il caviale e tanti altri accostamenti. Anche il mondo vegetale si fa strada: le torte a base di verdure come barbabietola, zucca e sedano rapa stanno conquistando chef e clienti, offrendo dolci meno dolci ma più intriganti.

E poi c’è la moda delle torte esperienziali, dove il dessert diventa uno spettacolo da vivere. Alcuni ristoranti stellati servono dolci che vengono completati al tavolo con colate di salse fumanti, elementi croccanti spezzati al momento o addirittura serviti in ciotole di ghiaccio che si sciolgono gradualmente. L’effetto “wow” è garantito.

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