MetePocoNote è un podcast di Luciana Squadrilli dedicato alla riscoperta di mete nazionali ed internazionali poco conosciute e valorizzate, con accenni su: storia, arte, curiosità e chicche enogastronomiche. Online Prato, Rimini, Sansepolcro e Colli Berici.
“MetePocoNote” è un podcast raccontato come fosse un diario di viaggio tra mete nazionali e internazionali (forse) poco conosciute, ma ricche di curiosità, arte, cultura e chicche enogastronomiche. Racconti capaci di trasmettere voglia di percorrere nuove strade, assaggiare piatti e scoprire luoghi che possono rivelarsi interessanti tanto quanto le mete più ambite.
Curato da Luciana Squadrilli, giornalista gastronomica nata a Napoli che collabora con guide e testate italiane e internazionali. Non solo amante del cibo (soprattutto della pizza) e del buon vino, ma anche un’appassionata di viaggi. E’ autrice di diversi libri tra cui: Marketing del gusto e Marketing dei Prodotti Enogastronomici all’Estero.
Prato
Luogo colmo di musei, installazioni artistiche, spazi culturali e ottimi ristoranti. Tre i luoghi che meglio riescono a raccontare lo spirito della Prato contemporanea. Il museo del tessuto, polo culturale che ospita una biblioteca e dove vengono esposti gli antichi macchinari e strumenti tessili utilizzati un tempo ed una collezione di abiti che spaziano temporalmente dall’800 agli anni 50 e 30.
L’Ex Lanificio “Anonima Caramai” dove viene accolto il progetto “Anarchico” dell’artista Marco Biscardi che lui stesso descrive come uno spazio senza regole che vuole ospitare l’arte e le iniziative di chiunque abbia qualcosa da esporre.
Il Cavalciotto, antico casone medioevale al cui interno sono custodite le caditoie che servivano a cadenzare il flusso dell’acqua del Bisenzio ed alimentare i mulini sparsi per la città.
Fiore all’occhiello della gastronomia pratese è la pasticceria. Il dolce simbolo è la Pesca, resa famosa dal pasticcere pratese Paolo Sacchetti, che tra gli ingredienti ha l’Alkermes, liquore tipico toscano. Altro celebre pasticcere pratese è Luca Mannori con la sua torta “sette veli”.
Ma a Prato naturalmente non c’è solo il dolce. Tra le tante delizie troviamo la mortadella di Prato i.g.p con spezie e liquori o il sedano alla pratese che viene farcito da un sugo di ragù rosso di carne, chiuso e fritto.
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Rimini
Seconda meta poco nota Rimini. Non solo meta da spiagge e discoteche affollate ma luogo da visitare tutto l’anno.
Tra i posti più suggestivi c’è il Borgo San Giuliano, antico quartieri di pescatori, tra stradine e basse case colorate dove la gente passeggia e gode del fascino popolare che il borgo ancora custodisce con cura.
Al livello del mare si trova la darsena di Rimini e ad un porticciolo dove sono ancora ormeggiate le antiche barche chiamate “Vele al terzo”, imbarcazioni che sono riunite in un’associazione locale che organizza uscite e parate.
I musei non mancano, come il PART (Palazzi dell’arte Rimini) che ospita all’interno la collezione della fondazione di San Patrignano.
Meta celebre anche per la gastronomia: la piadina è senza dubbio il must have di questa città, in particolare la classica con prosciutto crudo, rucola e squacquerone.
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Sansepolcro
E’ San Sepolcro il protagonista del terzo episodio di MetePocoNote, affascinante borgo medioevale nella Val Tiberina in Toscana, in provincia di Arezzo.
Ma cosa c’è da visitare a San Sepolcro? In realtà molto, a cominciare dal museo civico, che espone le opere del pittore Piero Della Francesca nativo del luogo e celebre per la spiritualità dei suoi dipinti. Tra i più famosi c’è il quadro della resurrezione, definita come la più bella pittura del mondo dallo scrittore britannico Aldo Huxley. Museo di tutt’altro genere è L’aboca Museum, attivo dal 2002, primo museo d’Europa dedicato alle erbe e alla cura dell’uomo. All’interno del museo vi è la cella dei veleni dove vengono custoditi ingredienti e sostanze tossiche e una libreria dedicata per lo più a libri di piante e cure medicali.
Una delle tradizioni più famose di San Sepolcro è la tradizione del “merletto a fuselli”, ovvero l’arte di creare ricami raffinati per abbellire ed impreziosire gli abiti ma che possono diventare veri e propri gioielli da indossare.
Per quanto riguarda la cucina, una delle specialità sono i bringoli al sugo finto, ovvero spaghettoni freschi acqua e farina con sugo di pomodoro e poca carne. Il dolce tipico sono le poccie di Anghiari, composti da una soffice pasta ripiena di crema chantilly.
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Colli Berici
I Colli Berici sono il luogo nel quale Luciana Squadrilli vuole portarci in questo quarto episodio di MetePocoNote.
Chiamata anche Riviera Berica, poiché milioni di anni fa vi era un mare tropicale, testimoniato da svariati reperti archeologici e fossili di una barriera corallina.
Le ville Palladiane sono l’attrazione maggiore, tra le più famose troviamo Villa Almerico Capra costruita su pianta centrale a ridosso della città di Vicenza, fatta costruire da Paolo Almerico che la commissionò ad Andrea Palladio nel 1566.
I Colli Berici sono famosi per la produzione di vino e a questo proposito è stato fondato il Consorzio di tutela dei vini Colli Berici e Vicenza. Qui si trovano vitigni internazionali, dal taglio bordolese come: Merlot, Cabernet Sauvignon e Franc, oltre che vitigni autoctoni.
Tra i piatti tipici sicuramente c’è la famosa soppressa vicentina e il baccalà. Tra le pietanze meno conosciute invece troviamo la renga escopetòn, ovvero aringhe e sardine salate.