Premessa
Da sempre, i neonati assorbono i nutrienti fondamentali per proteggere la salute dell’intestino e rinforzare il sistema immunitario dal latte materno. Anni di ricerche hanno permesso di raggiungere un importante obbiettivo: utilizzare gli HMO come integrazione nutrizionale per gli adulti apportando i medesimi benefici.
In questo campo spicca Metagenics, uno dei più importanti produttori di integratori alimentari ad alto impatto. L’azienda, con sede centrale a Ostenda (Belgio) ha infatti sviluppato integratori alimentari a base di Human Milk Oligosaccharides (HMO), ovvero gli oligosaccaridi del latte umano.
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Metagenics e la ricerca sugli HMO
“Gli HMO rappresentano uno degli ambiti più promettenti sui quali la ricerca farmaceutica si sta concentrando negli ultimi anni”, afferma Maurizio Salamone, direttore scientifico di Metagenics Italia. Il direttore argomenta l’importanza di tale ricerca soffermandosi sulla composizione e sui benefici che ha il latte materno. Innanzitutto lo descrive come “un tessuto vivente straordinario che contiene sostanze fondamentali per la salute”. Da sempre, è risaputo che l’allattamento al seno è associato ad un ridotto rischio di disturbi gastrointestinali e possibili infezioni nel bambino. Il ruolo chiave del latte materno è affidato agli oligosaccaridi HMO: nel latte materno umano ne troviamo circa 150-200 differenti. Gli HMO sono la terza sostanza quantitativamente più presente nel latte, dopo acqua e lattosio.
L’innovazione firmata Metagenics è da poco disponibile anche sul mercato italiano. Metagenics è la prima azienda a portare in Italia innovativi integratori per adulti che potenziano le terapie probiotiche a protezione della flora intestinale e a sostegno dell’immunità.
Benefici degli HMO
Gli HMO comprendono un’ampia famiglia di oligosaccaridi estremamente eterogenei e sono presenti in elevate concentrazioni nel latte materno. Essi sono in grado di generare numerose risposte biologiche. Inoltre, sono noti per effetti benefici nella formazione del microbiota nei neonati ed il medesimo beneficio lo ritroviamo anche negli adulti.
Gli oligosaccaridi del latte umano sono in grado di impedire l’attacco alle cellule epiteliali del tratto gastrointestinale da parte di agenti patogeni, tossine e virus. Quando gli agenti patogeni o le tossine si legano agli HMO, vengono rimossi dal tratto gastrointestinale e non causano dunque alcuna patologia. Gli HMO possono avere un effetto benefico anche nella riduzione delle allergie alimentari.
Cenni sul microbiota intestinale
Il portale “Microbioma.it”, descrive cosa sia il microbiota intestinale. Il microbiota rappresenta la comunità microbica del tratto enterico, costituita prevalentemente da batteri, lieviti, parassiti e virus. Quando queste comunità vivono in equilibrio vi è una condizione definita di eubiosi.
Maurizio Salamone, direttore scientifico di Metagenics Italia, afferma che solo l’1-2% è assorbito dal lattante, il resto prosegue il suo percorso fino al colon. Qui, gli HMO hanno effetto sul microbiota intestinale, favorendo i batteri benefici a discapito di quelli dannosi. L’integrazione alimentare mediante l’uso di HMO rappresenta una strategia per promuovere un sano microbiota intestinale e produrre benefici salutari sia ad adulti che a neonati.
Secondo quanto afferma il portale “microbiologia Italia”, sane abitudini alimentari durante e dopo la gravidanza sono molto importanti per la formazione e lo sviluppo di un efficace microbiota nel neonato.
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Un articolo di “Focus – Healthy aging” riporta una ricerca in cui sono stati somministrati HMO ad adulti sani per 2 settimane. Durante questo test, gli HMO sono stati in grado di modulare il microbiota intestinale di questi soggetti. Si è osservato un incremento nell’abbondanza relativa di bifidobatteri (maggiore del 25% in alcuni soggetti).
La valida strategia di Metagenics
Ad oggi, nonostante si osservi un alto impatto sul microbiota intestinale, nessuno studio ha rilevato problemi di intolleranza con l’integrazione di HMO. I risultati degli studi riguardanti l’integrazione di HMO, indicano che essa sia una valida strategia per modificare il microbiota intestinale e, più specificatamente, per promuovere la crescita di bifidobatteri benefici. I bifidobatteri sono stati a lungo considerati membri benefici del microbiota gastrointestinale umano, mentre i livelli bassi sono stati riscontrati in soggetti obesi, diabetici e con patologie infiammatorie intestinali.