Il Mercoledì delle Ceneri, nella tradizione cristiana, segna l’inizio della Quaresima, il tempo di preparazione alla Pasqua. E’ il giorno successivo al martedì grasso, rappresenta la chiusura definitiva dei “grassi” festeggiamenti del Carnevale e come si sa una giornata di digiuno o di magro. Vi spieghiamo il perché.
Subito dopo il periodo di Carnevale, il giorno successivo a Martedì Grasso, si è soliti festeggiare nella tradizione cristiana la Giornata delle Ceneri. Quest’anno il Mercoledì delle Ceneri cade il 22 febbraio.
Perché si chiama Mercoledì delle Ceneri?
Il Mercoledì delle Ceneri è una giornata che ha origini molto antiche, risalenti all’inizio del Cristianesimo.
Viene chiamato Mercoledì delle Ceneri in riferimento ai sacerdoti che bruciavano i rami di ulivo benedetti l’anno precedente nella giornata della Domenica delle Palme. Dalla cenere che ottenevano, cospargevano il capo dei fedeli recitando “ricordati, oh uomo, che polvere sei e in polvere ritornerai”. In questo rito religioso la cenere simboleggia un momento di penitenza pubblica e l’inizio di un cammino che culminerà con la Pasqua e la rinascita del fedele e di Gesù. Il fedele in questa occasione deve riflettere sulla caducità della vita, sul senso che essa ha e soprattutto riflettere sui propri peccati e sulle debolezze della carne.
Cos’è questo giorno e perché è importante?
Il Mercoledì delle Ceneri segna l’inizio del periodo di Quaresima, che per la tradizione cristiana rappresenta i 40 giorni precedenti alla Pasqua, trascorsi da Gesù nel deserto, tra meditazione e astinenza dal cibo. La Chiesa non impone l’obbligo di festeggiare questa giornata, ma prevede il digiuno e astinenza dalle carni. Negli ultimi anni questa tradizione è andata scemandosi, ma sono ancora molti i fedeli che continuano a seguire il digiuno in tutti i venerdì della Quaresima.
Digiuno e astinenza dalle carni: che significa?
In questo giorno sono previsti l’obbligo di consumare un unico pasto durante la giornata e l’astinenza dalle carni per tutta la giornata. Possono essere consumati pesce, uova, latticini, qualsiasi condimento di grasso di animale e si può anche optare per i cibi vegetariani. In questo caso, però, è richiesto che il pesce sia poco costoso e non ricercato e perciò si dice che in questo periodo si “mangia di magro”.
Digiuno e astinenza dalle carni è di norma anche per il Venerdì Santo, mentre per il venerdì del periodo quaresimale va rispettata soltanto l’astinenza delle carni e dai cibi costosi e ricercati.