Il primo sabato di dicembre, come da tradizione, si celebra il Maritozzo Day. Quest’anno la giornata dedicata alla specialità romana sarà il 3 dicembre. Siamo andati alla scoperta del maritozzo, dolce o salato, simbolo della capitale, della sua storia e dei posti dove trovare quello imperdibile. Ecco i nostri consigli.
Il primo sabato di dicembre, come da tradizione, torna il Maritozzo Day. Quest’anno la giornata celebrativa dedicata alla specialità romana sarà domani 3 dicembre, giunta alla sesta edizione e popolare in tutta Italia e nel Mondo. Il Maritozzo per i pochi che non lo avessero mai assaggiato è un dolce semplice e molto soffice, composto da un impasto fatto di acqua, farina, lievito, latte, zucchero, uova, burro ed olio, che mette d’accordo tutti. E nel tempo assecondando bisogni e tendenze lo si trova in varianti differenti: dolce, salato, vegan e gluten free.
La storia del maritozzo
La storia del maritozzo risale al tempo dei Romani. Nel medioevo, il maritozzo era chiamato, scherzosamente “Er Santo Maritozzo” o “Quaresimale” perché era l’unico dolce che si poteva mangiare per interrompere il digiuno della Quaresima. Il nome deriva da una storpiatura del termine marito e fu attribuito per una ricorrenza particolare: il primo venerdì del mese di marzo (che al tempo corrispondeva all’odierna ricorrenza di San Valentino), il futuro marito doveva donarne uno alla futura moglie nascondendo al suo interno un anello o un oggetto d’oro. Sul maritozzo venivano, inoltre, realizzati dei disegni con lo zucchero che esprimevano dei pensieri d’amore. Oppure, molto spesso, veniva data al dolce la forma di un cuore.
L’evoluzione del maritozzo
Molte sono le varianti riconosciute al maritozzo. Il maritozzo tradizionale è una brioche soffice tagliata in due e ripiena di panna montata. Il maritozzo quaresimale è caratterizzato dall’aggiunta di uvetta e pinoli. Ci sono, poi, molte reinterpretazioni: il maritozzo ricoperto con crema al cioccolato, al pistacchio, alla nocciola o chantilly, con la ricotta, con il gelato e con panna e fragole. Il tutto può essere arricchito anche con granella di cioccolato, pistacchio o ciò che più si preferisce. Insomma, davvero un dolce versatile da poter consumare in qualsiasi momento della giornata. Dalla colazione allo spuntino di metà mattina, come dolce da accompagnare al the o ad una cioccolata calda, è una golosa ricompensa dopo una giornata di lavoro.
Il maritozzo salato
Il maritozzo sposa anche il salato e lo fa con grande fantasia, declinando ricette tipiche, materie prime di territorio e abbinamenti saporiti. In questo caso diventa la specialità, anche in versione gourmet, da poter gustare durante un aperitivo o come antipasto, come alternativa del solito panino, come momento street food. Il maritozzo salato ha una riduzione di percentuale di zucchero ed un sapore più neutro, in modo da adattarlo meglio a diversi tipi di ingredienti. Molti chef, anche tra quelli stellati, hanno proposto il loro maritozzo gourmet. La fantasia non ha limiti perché ne esistono di svariati tipi: con alici e burrata, broccoli e salsiccia, prosciutto crudo e stracciatella, baccalà e verdure, salmone e rucola, insalata di pollo, ricotta pesto e pomodoro e chi più ne ha più ne metta!
I Consigli di Radio Food se siete in cerca di “maritozzi”
Maritozzo Salato? Allora vai da Maritozzo Rosso
Senza ombra di dubbio, il Maritozzo Rosso è il primo e unico format dedicato alla cucina e al maritozzo salato e gourmet di Roma. Nato a Trastevere nel 2016, da un’idea di Edoardo Fraioli, diventa in breve tempo il punto di riferimento per gli appassionati del genere, tanto da raddoppiare e aprire a febbraio 2022 un secondo punto in zona Prati. Un format semplice e al tempo stesso vincente tanto da esser stato premiato anche come Miglior Street food del Lazio 2022 da Il Gambero Rosso.
Ma vediamo cosa possiamo trovare nel menù con cui soddisfare ogni sfizio creativo e di gusto: qui il simbolo capitolino viene reinventato in 30 versioni salate e 3 dolci con pezzature sia grandi che piccole per dare la possibilità di assaggi multipli. Fedeli alla tradizione romana troviamo il Maritozzo con pollo alla romana, all’Amatriciana giallorossa, il Carbonaro, con Stracciatella e alici, con polpette di manzo al sugo e pecorino, con stracciatella e mortadella. Non manca la versione maritozzo burger e come dessert c’è il Maritamisu‘ e il Siciliano, che prendono ispirazione dai due dessert must della tradizione italiana.
Maritozzo dolce
Gli indirizzi storici per il Maritozzo, quello classico stra-ripieno di panna, sono:
PASTICCERIA REGOLI indirizzo storico per questo negozio a conduzione familiare che si trova a via dello Statuto dal 1916. Qui troviamo il vero maritozzo nella versione quaresimale con uvetta e pinoli e quella classica stracolma di panna montata fresca.
IL MARITOZZARO a via Ettore Rolli, altro punto di riferiemento a Trastevere, ma anche per l’intera città, bottega storica che propone i maritozzi alla panna, grandi, gonfi e dolcissimi. Proprio come tradizione vuole.
ROSCIOLI con i suoi vari punti vendita e il suo antico forno a Via dei Chiavari propone sia la versione salata che quella dolce classica che agli occhi è una bella pagnotta gonfia ripiena di panna fresca e farcito al momento.
Se vogliamo qualcosa di dolce, ma di più creativo questi gli indirizzi che abbiamo scelto per voi:
CAFÈ MERENDA a Via del Gasometro, qui il maritozzo di Chiara Caruso ha il sapore della materia prima. L’impasto del suo maritozzo ha, infatti, poco zucchero, nessun aroma proprio per esaltare il profumo della farina di un piccolo molino marchigiano che lei ha scelto. Il ripieno è con panna e mascarpone leggermente zuccherati. E poi ciclicamente crema diplomatica e fragoline o composta di lamponi fatta da lei e gusti a rotazione che cambiano in base alle stagioni. In orario di aperitivo anche la versione salata in taglia mignon da 20 grammi.
CASA MANFREDI, siamo su Viale Aventino e qui c’è Giorgia Proia, regina dei lievitati. I suoi maritozzi sono bruni e lucidi, di varie grandezze e guarniti con i ciuffi di panna montata e crema pasticcera al centro e una leggera spolverata di zucchero a velo in superficie. I gusti? Dal classico a quelli con la crema e appena arriva il caldo anche con il gelato. Li definiscono una nuvola con la panna e non a torto visto che sono tra i più leggeri della capitale.
NERO VANIGLIA, ci spostiamo in zona Garbatella e qui c’è un’altra donna della pasticceria come Giorgia Grillo che con i maritozzi si diletta seguendo una vecchia ricetta dei Castelli Romani con lievito madre, olio extra vergine d’oliva al posto del burro e mosto d’uva. Farcitura? Panna o proposte cremose di vari gusti.
Se vi state chiedendo come si mangia il Maritozzo, la risposta è solo una: con le mani affondando il naso nella panna.