Gusto e divertimento al Mama Shelter con la cucina di Gianfranco Pecchioli.

La parola d’ordine del Mama Shelter è divertimento. Colori, forme, neon, design tutto è pop, eccentrico, sopra le righe, ma mai stonato e in questo caos cromatico si viene letteralmente risucchiati. La sensazione è quella di entrare in un’altra dimensione, in una realtà psichedelica, tutta da vivere e da assaporare.

Il Mama Shelter proprio per questo suo concept d’avanguardia non potrà mai definirsi banalmente un hotel, ma un luogo extra-ordinario dove ognuno riesce a trovare la propria dimensione e stare bene. Filo conduttore di questo divertimento sono i momenti di relax e conviviali, tra cui e forse possiamo dire anche specialmente quelli animati dal Giardino d’Inverno (a cui si aggiungeranno presto il Giardino d’Estate e il Rooftop) e dallo chef Gianfranco Pecchioli che ha saputo trovare l’esatta cifra stilistica che mette insieme il classico e il moderno, il comfort e la creatività, la tradizione con tocchi di eccentricità, delineando un percorso che mette tutti d’accordo. Anche in questo caso l’aggettivo più azzeccato per descrivere la cucina di chef Pecchioli è divertente.

Chi è Gianfranco Pecchioli e com’è la sua cucina

Giovane chef romano con una solida esperienza in alcuni dei ristoranti più importanti della capitale (il Pastificio San Lorenzo e l’ Anantara a Palazzo Naiadi) e didiversi indirizzi stellati, tra cui quello de La Pergola di Heinz Beckdi, de Il Pagliaccio di Anthony Genovese fino all’ Enigma Concept di Adrià, da qualche mese Gianfranco Pecchioli è alla guida della brigata di cucina del Mama Shelter. Sotto la sua regia le offerte F&B dell’hotel che comprendono il Ristorante Giardino d’Inverno, il Rooftop, la Pizzeria e il Giardino d’Estate, dalla colazione a tarda sera vivono con una loro distinta personalità.  

Gianfranco Pecchioli

Ma quali sono le novità che Pecchioli porta al Mama Shelter? Nel suo approccio contemporaneo c’è un buon equilibrio di creatività e tecnica. Nei suoi piatti c’è la tradizione e il territorio. Si parte proprio da questa base per mettere su una proposta gastronomica che prende a piene mani dai grandi piatti della cucina italiana, dalle ricette di territorio, da sapori conosciuti che rappresentano la zona di comfort per poi essere rielaborati, scomposti, ridisegnati con creatività. Il risultato Nessun eccesso, ma una grande versatilità e personalizzazione è ciò che si ritrova a tavola, che sa essere a modo suo divertente, plasmandosi perfettamente alla filosofia di questo luogo e del suo eclettismo.

Altro tassello importante e l’attenzione alla filiera corta e alla provenienza eccellente degli ingredienti che vengono lavorati e trasformati tutti internamente con metodo rigoroso e sostenibile, senza spreco e con tanta voglia anche di sperimentare e di essere inclusivi con proposte di piatti vegetariani, vegani e gluten-free.

E come lo stesso Gianfranco Pecchioli. afferma: Dopo aver lavorato per tanti anni nella ristorazione ed aver accumulato esperienze di spessore, mi sento ora pronto per questa nuova avventura. La mia idea di cucina si sposa perfettamente con la filosofia Mama di una gastronomia divertente e appagante, dove ogni piatto è preparato da me e dai ragazzi della mia brigata come per essere servito ai nostri amici e alla nostra famiglia. D’altra parte, se non si cucina con amore, è meglio non cucinare!”.

Cosa si trova nel menù

Innanzi tutto va detto che il Mama Shelter è uno dei pochi hotel con una pizzeria al suo interno, proposta di riguardo che soddisfa la curiosità e la voglia di pizza per gli ospiti e per il quartiere. La pizzeria, guidata da Luca Vessecchia, è il luogo che ti accoglie entrando nell’ala F&B del Mama, anticipando con il suo inconfondibile profumo di forno il ristorante. La pizza è una classica pizza all’italiana, bassa e croccante, con un leggero cornicione con topping che spaziano dai classici al filone “romano” con La Carbonara, con base bianca, pepe, guanciale e dressing carbonara e pecorino grattugiato. Il risultato è un morso gustoso da accompagnare volendo anche alla carta dei cocktail firmata dall’F&B Manager Domenico Napolitano.

Veniamo ora alla degustazione guidata con lo chef, che nel suo nuovo format propone un percorso dal nome “Appuntamento con lo chef” con le proposte del giorno in formula sharing, valido dal lunedì al giovedì, che include un calice di prosecco; 3 antipasti; 2 primi, 1 secondo; gelato e caffè (al prezzo di 45 euro) e con la presenza dello chef che ti racconta piatti e prodotti utilizzati.

Siamo partiti con le crocchette di hamon e maionese al pimenton, semplici e buoni, un classico che conquista subito e ingolosisce. Si continua con una Tartare di manzo come saltimbocca, una  divertente rivisitazione del saltimbocca alla romana, che gioca di contrasto tra una carne scioglievole, condita con gli aromi del tradizionale piatto romano, e delle sfoglie croccanti di prosciutto e poi un waffle di patate con lardo di colonnata e funghi. Tra gli antipasti che strizzano l’occhio alla romanità c’è anche il maritozzo in versione salata che per questa prima stagione dell’anno è ripieno di baccalà mantecato con cipolla rossa in agrodolce.

Bel lavoro anche sui primi piatti dove la cucina romana continua ad ispirare il nostro chef con i Cappellacci ripieni di pollo e peperoni fonduta di blu di capra e crumble di pane croccante alle erbe a cui seguono i Fusilloni gamberi lime con erba cipollina, un piatto, che abbiamo preferito per intensità di sapore e carattere, in cui la sapidità marina e l’agrumato si rincorrevano in un crescendo di gusto. Sui secondi piatti nel menu si trovano sia carne che pesce e la nostra scelta è ricaduta su un classico senza tempo, come la guancia di manzo brasata, con spuma di cipolle e cavoletti di Bruxelles, che si è rivelato un vero comfort food a chiusura del nostro percorso.

A chiudere ci sono i dessert, con la mano felice del pastry chef Tommaso Gallo che ci propone una Tarte Tatin alle pere caramellate alla vaniglia e spuma al blu di capra e un Tourbillon alla nocciola con gelato al limone. Golosi e tecnicamente ben fatti, equilibrati nel sapore e nella texture delle creme. E come ci tengono a sottolineare anche i gelati sono fatti tutti a casa Mama Shelter.

Cosa ci è piaciuto del Mama Shelter e cosa piace ai romani

Il suo essere rifugio urbano dove si vive di contaminazione visiva e di sapori. La miscellanea stilistica e cromatica, l’atmosfera coinvolgente in ogni ambiente e su ogni offerta, gusto e divertimento, accuratezza del servizio, ma anche informalità. Il tutto coordinato e gestito da uno staff giovanissimo dove si respira passione e voglia di imparare, ma anche un grande senso di squadra.

Con i suoi ambienti colorati e di design e le proposte culinarie che si trovano a Il Giardino d’Inverno, Il Giardino d’Estate, il Rooftop e La Pizzeria, Mama Shelter Roma è riuscito a posizionarsi in pochi anni con un buon successo fra i ristoranti romani come destinazione di scelta per le cene fra amici e con musica live, DJ e per gli aperitivi in terrazza, i pranzi di lavoro e i memorabili brunch. Non resta che aspettare l’arrivo del sole e del caldo per vivere il Mama Shelter e i suoi caledoscopici ambienti nella versione estiva.

Mama Shelter Roma

Situato sulla riva occidentale del Tevere a poca distanza dal Vaticano, Mama Shelter Roma si caratterizza per uno stile colorato, sexy e irriverente, e per un design esuberante, che coniuga lo stile post-razionalista degli esterni con una rivisitazione giocosa dell’arte classica, unita ad atmosfere francesi. Al tempo stesso hotel, animato rifugio urbano e indirizzo gastronomico, offre alla clientela romana e a quella internazionale svariati punti di ritrovo, tra cui il Ristorante, il Bar, la Pizzeria, il Cabana Bar e la spettacolare Rooftop Terrace con vista sul cupolone. Mama Shelter fa parte di Ennismore, un gruppo creativo nel settore dell’hospitality, radicato in culture e destinazioni, con un portafoglio globale di marchi imprenditoriali.

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