I Locali storici d’Italia si ribadiscono presidio della cultura, della gastronomia e dell’ospitalità italiana. Per questo motivo è stato presentato un disegno di legge in difesa di alberghi, ristoranti, caffetterie, fiaschetterie che hanno fatto la storia dell’ospitalità italiana.
La proposta di legge è avvenuta il 12 aprile scorso a Palazzo Madama, in una conferenza stampa organizzata dal vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio (primo firmatario del ddl), alla presenza del presidente dell’Associazione Locali storici italiani, Enrico Magenes, e della docente di Economia del turismo all’Università Bocconi di Milano, Magda Antonioli.
La proposta di legge
Per la prima volta nella storia recente è stato proposto un piano di sostegno a tutela e valorizzazione dei locali storici italiani, da realizzare attraverso un fondo di 150 milioni di euro in tre anni, istituito presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
A beneficiarne saranno non solo i 200 Locali storici d’Italia tutelati e valorizzati da oltre 45 anni dall’omonima associazione, ma anche le altre attività (circa 100) che rispondono ai requisiti di storicità e autenticità previsti per il riconoscimento: devono avere almeno 70 anni di storia e conservare ambienti e arredi originali (o comunque che testimonino le origini del locale), oltre a presentare cimeli, ricordi e documentazione storica sugli avvenimenti e sulle frequentazioni illustri. Si va dal Caffè Greco di Roma, con il tavolino fisso di Giorgio de Chirico, al Ristorante la Bersagliera di Napoli, amato da Totò per gli spaghetti.
“I locali storici rappresentano veri e propri beni culturali da sostenere e difendere – ha affermato il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio – in quanto esprimono la storia, l’arte e le tradizioni dei territori locali. Con questo disegno di legge, vogliamo aiutare i locali storici a sopravvivere e a mantenere la loro specificità come identità culturale collettiva, ispirandoci alle convenzioni Unesco che tutelano il patrimonio culturale immateriale”.
Per il presidente dell’Associazione Locali storici d’Italia, Enrico Magenes: “Il testo che abbiamo contribuito a realizzare segna senz’altro una svolta per le prospettive di autentiche icone dell’italianità, sempre più vessate da costi insostenibili, depresse dallo smart working e dai surplus di costi di gestione”.
Il progetto di legge prevede il censimento e l’istituzione dell’elenco regionale dei locali storici, con il Mimit, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che provvederà all’aggiornamento dell’elenco nazionale nonché a stabilire i criteri e le modalità di ripartizione del fondo.