Lisola sull’isola. Descritto così sembra un sogno ed effettivamente lo è. Nella splendida isola d’Ischia ha aperto proprio ieri giovedì 11 luglio il nuovo locale due Chef che hanno, e continuano a scrivere, la storia della ristorazione italiana d’eccellenza.
Ieri, 11 luglio, a Forio, uno dei sei comuni dell’isola d’Ischia, ha aperto al pubblico il ristorante L’isola, il nuovo progetto dello chef Nino Di Costanzo, del pizzaiolo Ivano Veccia e dell’imprenditore veneziano Federico De Majo: un ristorante-pizzeria con forti richiami alla cucina tradizionale ischitana, aperto dall’aperitivo alla cena. Ciò che unisce i due Chef, oltre la visione comune della ristorazione d’eccellenza, sono le origini. Ivano Veccia, Mastro pizzaiolo nato proprio a Forio e lo Chef due stelle Michelin, Nino di Costanzo, con il suo iconico Danì Maison. I due oltre che per affari e origini sono legati da una forte amicizia consolidata dal lontano 2006 ed insieme a Federico de Majo, imprenditore veneziano di origini campane e affezionatissimo ad Ischia, hanno voluto dar vita ad un ristorante, che come racconta lo Chef Di Costanzo: “ha uno dei dei tramonti più belli del Mediterraneo, un panorama magico”.
Non si può oggettivamente contestare l’affermazione dello Chef. Il ristorante ha davvero una posizione strategica e privilegiata. Alle spalle il Monte Epomeo, che ogni stagione assume colori diversi e un fascino unico e di fronte, la vastità del mare, Ventotene e la Chiesa del Soccorso, chiesetta bianca a strapiombo sul mare; Il simbolo di Forio.
Com’è Lisola
Gli arredi made in Italy e i manufatti degli artigiani locali, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo del tufo verde, pietra utilizzata già dal 1927 per la costruzione di case e da cui proviene il soprannome “isola verde”. La scelta dei tre soci infatti, è stata quella di privilegiare i materiali tradizionali prodotti dagli artigiani del posto.
700 mq di ambienti (escluso il parcheggio all’aperto) e 150 posti a sedere: il locale si sviluppa soprattutto all’esterno, con un giardino su una grande terrazza, un pergolato sorrentino artigianale, un albero d’ulivo al centro dello spazio e cinque privè. Le aree riservate sono delimitate da piante, vasi e punti verdi: tutte con una vista esclusiva sul mare. La sala interna è unica e verrà utilizzata soprattutto nei mesi invernali. Completano il progetto una cantina interrata nel tufo ischitano, una veranda con un angolo bar, il bancone della salumeria, la cucina, la pizzeria, la griglia e lo spiedo. La veranda è dotata di ampie vetrate panoramiche che offrono un’illuminazione naturale e una vista mozzafiato sul mare: sul soffitto i cesti artigianali dell’isola diventano originali paralumi. Gli ambienti sono accoglienti e informali e gli arredi sono quasi completamente italiani. Il design è stato pensato per “camuffarsi” perfettamente con l’ambiente circostante. I colori che predominano infatti sono neutri e naturali. Il bancone del bar è rivestito da piastrelle color acqua con foglie di banana. Il gioco di luci è un’altra caratteristica essenziale della location, non a caso per illuminare i tavoli sono state scelte le famose “Poldine” ideate proprio da Federico de Majo e che donano all’ambiente un’atmosfera soft, diffuso e non invasiva. Nel progetto il designer veneziano, per onorare le sue origini, ha inserito numerosi elementi in vetro, giocando su forme e colori anche per la mise en place con piatti, calici, bicchieri e accessori.
La scelta gastronomica di Veccia e Di Costanzo
A tavola Di Costanzo, Veccia e de Majo hanno scommesso sulla formula della condivisione: un concept molto dinamico che annulla i confini tra cucina, pizza e brace e rende Lisola un locale lontano dagli schemi, aperto a tutti. La cucina ha un’impronta mediterranea e tradizionale, basata sulla stagionalità delle materie prime, provenienti soprattutto dal Sud Italia. L’omaggio ad Ischia nei piatti si fa sentire con il simbolo culinario dell’isola: il coniglio all’ischitana, preparato divinamente ancora oggi da ogni famiglia dell’isola che si rispetti. Protagonisti sono anche i piatti iconici di Nino Di Costanzo, come gli spaghettoni ai cinque pomodori, la cacio e pepe con i gamberi rossi, le linguine all’astice, proposti accanto alla paella napoletana, al pesce e alla carne alla brace e al Pan Bauletto fatto in casa con burro e alici.
Per ciò che riguarda le pizze, Ivano Vecchia ha a disposizione Tre forni, di cui due elettrici e uno a legna. Ivano porta a Lisola diverse “pizze signature”, tra cui la “Lasagna povera” e la Pizzaiuolo (la sua Provola e Pepe), oltre alla fritta e alla pala romana. Per la cucina e la pizza gli ospiti possono scegliere anche un percorso di degustazione. La carta dei vini include quasi 300 etichette, in particolare campane e ischitane, offrendo un viaggio in giro per l’Italia e la Francia: i tre soci hanno stretto una partnership con Cantine Ferrari. I dessert sono a base di frutta lavorata: ma, per il futuro, Nino Di Costanzo realizzerà dolci della tradizione proposti in chiave moderna.
Lisola – via Giovanni Mazzella, 116 Forio (NA) – Aperto tutte le sere dalle 18:30 per l’aperitivo e la cena