I consumatori italiani conoscono i dolcificanti e le loro proprietà? Schierata contro l’utilizzo di additivi artificiali e portavoce dell’alimentazione sana, Natruly ha realizzato un’indagine per comprendere la sensibilità degli italiani in fatto di prodotti “dietetici” e dolcificati. I dati rilevano alcune incertezze e l’azienda avverte: attenzione alla promessa di minor apporto calorico, dietetico non significa necessariamente sano.
Gli italiani sono attenti all’etichetta dei cibi confezionati? Cosa controllano? Cosa pensano di zuccheri e dolcificanti? La ricerca realizzata in questi giorni da Natruly, brand salutistico del food, evidenzia che in Italia l’attenzione alle etichette è alta: il 94% degli intervistati dichiara di controllarle. A interessare è soprattutto la quantità di zuccheri (60%), seguita da quella di grassi saturi (49%) e dalle calorie totali del prodotto (48%). Solo il 36% guarda se è indicata la presenza di edulcoranti artificiali. Eppure il 69% ritiene che i dolcificanti non siano salutari e il 58% pensa che siano anche meno sani dello zucchero.
“La differenza tra zucchero e edulcoranti è che il primo fa ingrassare, gli edulcoranti no”. Vero? Gli italiani sono divisi: su questa affermazione, nell’esprimere il proprio accordo da zero (per niente) a dieci (completamente), il 51,5% si posiziona tra zero e quattro, il 48,5% tra cinque e dieci. È diffusa la convinzione che i prodotti senza zucchero contengano sempre edulcoranti. Ne è convinto il 15% e complessivamente il 69,5% ne è abbastanza sicuro. Molta incertezza sul fatto che sia meglio consumare prodotti con edulcoranti piuttosto che con lo zucchero: il 46% esprime dissenso rispetto questa visione, con punteggi da zero (per niente) a quattro (poco), il rimanente 54% condivide l’affermazione con punteggi da cinque (abbastanza) a dieci (completamente).
I dolcificanti più noti sono quelli prodotti sinteticamente come aspartame e saccarina (68%) ma non è conosciuto il loro potere dolcificante – in verità di circa 400 volte superiore allo zucchero quello della saccarina e di circa 200 volte quello dell’aspartame – è infatti estesa la convinzione che gli edulcoranti non dolcifichino quanto lo zucchero: il 65,5% ne è da abbastanza a del tutto convinto.
Facciamo chiarezza
Natruly, portabandiera dell’alimentazione sana e naturale, nemica degli additivi, fa chiarezza: nulla di artificiale e ultra-elaborato può far bene al corpo e i dolcificanti artificiali non fanno eccezione. Questi infatti, sono progettati in laboratorio per sostituire le calorie dello zucchero negli alimenti e sono presenti in un’ampia varietà di prodotti, in particolare in quelli etichettati “leggeri”, “dietetici”, “senza zucchero”, compresi yogurt, cereali, surgelati, bevande, gomme da masticare e condimenti.
Dietetico però non significa salutare: «i dolcificanti sono scorciatoie per superare la dipendenza dallo zucchero, ma diventano un problema più grande per diete e salute – spiega Niklas Gustafson, fondatore di Natruly – . È dimostrato che le sostanze chimiche presenti nei dolcificanti comuni siano causa di problemi digestivi e siano correlate a un rischio più elevato di obesità, perché fornendo sapore dolce senza dare energia possono interferire con i meccanismi che regolano l’appetito e la sazietà». Insomma, attenzione: i prodotti commercializzati senza zucchero possono essere carichi di sostanze chimiche dannose. «Non bisogna farsi conquistare acriticamente dalla promessa di un minor apporto di calorie – commenta Gustafson –. Eliminare lo zucchero dalla dieta è fondamentale, ma lo è altrettanto non ingannare il corpo usando dolcificanti artificiali. Il corpo va educato attraverso l’adozione di sane abitudini alimentari. Riducendo il consumo di cibi dolci il palato recupera la sua naturale sensibilità. La dieta deve quindi basarsi su cibi freschi e se è necessario addolcire, meglio cercare alternative più sane come lo zucchero di cocco o il miele crudo».
Il grande inganno: il dolcificante
I dolcificanti “ingannano” il corpo nel pensare che riceverà zucchero. Quando non lo riceve, il bisogno aumenta e cresce il desiderio di cibi zuccherati. Nel corso del tempo, questo bisogno costante può diventare un’abitudine difficile da eliminare. Questo processo è correlato a un maggiore rischio di obesità perché il corpo perde la capacità di misurare quante calorie sta consumando e indica che deve continuare a mangiare.
Come soddisfare il nostro dolce desiderio?
La battaglia contro lo zucchero all’inizio può essere difficile. Tuttavia, non deve imporsi come una decisione di proibizione e tortura. La prima cosa che dobbiamo capire è che tipo di zucchero stiamo mangiando e identificare se il desiderio di un cibo specifico è davvero fame. Da queste profonde convinzioni nascono i prodotti Natruly: buoni nel gusto e negli effetti sulla nutrizione. Prodotti creati attraverso un lungo percorso di R&S e dalla selezione di ingredienti naturali “che fanno bene” all’uomo e al pianeta. È il caso delle mele e del grano saraceno carichi di vitamine, minerali e fibre, della barbabietola, dalle molteplici proprietà nutrizionali, che apporta dolcezza e colore naturale, dei pistacchi, ricchi di vitamine e minerali, molti dei quali antiossidanti, della radice di cicoria, che aiuta il rilassamento e il sonno, favorisce la digestione e il rinnovamento della flora intestinale, abbassa la glicemia, aumenta la sazietà e aiuta perdita di peso. Questi e molti altri gli ingredienti degli snack firmati Natruly.
Alcuni suggerimenti:
• mangia il più naturale possibile: carni magre, verdure fresche e verdure, grassi. noci e frutta
• bevi acqua durante il giorno. A volte quando siamo disidratati tendiamo a desiderare cibi dolci
• dormi bene, perché la stanchezza può causare ansia e generare il desiderio di ottenere energia da cibi zuccherati
• evita succhi di frutta, bevande analcoliche e prodotti dietetici
• Sostituisci la voglia di dolci con una porzione di frutta durante il giorno
• Non sopprimere il desiderio di dolci. È meglio mangiare quel gelato con tutte le sue calorie piuttosto che optare per una scelta che sembra più sana, ma è molto peggio per la tua dieta e la tua salute.