Roma è una metropoli il cui centro storico è infestato da attività turistiche e il perché la parola “turistico” abbia nel tempo acquisito un’accezione negativa, è una domanda che è meglio non farsi. Al punto che tra tutte quelle attività e parliamo di realtà ristorative, ce ne sono anche molte che invece della qualità fanno un motivo di orgoglio, tipo Le Tamerici, dove uno chef di nome Giovanni Cappelli investe tecnica e cuore per sorprendere chiunque si prenda la briga di scovarlo.
Il Locale
Siamo alle spalle della meravigliosa Fontana di Trevi e in quella matassa di vicoli c’è n’è uno dove tre scalini ti scendono in un ambiente elegante e accogliente, con le luci giuste e quel sorriso che non guasta mai. Gli spazi sono comodi, la mise en place pulita e una volta superata la confusione della bolgia di chi butta ancora monetine per un desiderio, puoi trovare un angolo di pace meritata. Con un’offerta fortemente proiettata verso il mare, gli arredi di Le tamerici lo richiamano anche assecondando il nome delle piante che proprio le coste di Corsica e Grecia caratterizzano.
La Cucina
La cucina di Giovanni è pulita, essenzialmente legata a una sostanza che gioca in equilibrio tra gusti tradizionali e ispirazioni creative. In alcuni piatti i colpi di sapore arrivano decisi e in altri, c’è tutta la delicatezza di una materia prima semplice.
Tra gli entrée ho assaggiato delle sfiziose Puntarelle e alici con mandorle e melograno, dove le diverse croccantezze e il contrasto tra la spunta acida del frutto rosso e la sapidità delle alici sono state davvero interessanti. Poi c’è stato un Calamaro e porcini su hummus di ceci e 10 spezie, un insieme molto delicato dove vince la dolcezza, sopraffatta poi dalla persistenza del porcino.
Tra i due primi, uno Spaghettone con zafferano, gambero rosso, lime e menta e le Pappardelle alla puttanesca di baccalà e ‘nduja, le seconde risultano più decise e ruffiane, ma la conquista del palato avviene con la Cotoletta di rombo alla milanese con birra, miele e cannella. Un piatto rotondo, fortemente caratterizzato dalla croccantezza come consistenza e dall’agrodolce come sapore.
A chiudere un gelato al cocco con crumble di cioccolato, sale di Maldon, tartufo e olio EVO, potremmo dire un classico degli ultimi tempi tra i dessert da ristorazione, se non fosse per l’aggiunta del tartufo che sorprende ed esalta un gusto persistente.
La carta dei vini è ampia e il servizio decisamente attento, ottima anche la selezione di bollicine (e di ostriche).
Perché Le Tamerici
Perché Giovanni Cappelli è bravo, innanzi tutto. Perché Le Tamerici sono la sua creativa espressione di una cucina tradizionalmente legata al territorio romano e alle sue origini. Perché in alcuni piatti quella creatività basata su cose semplici, ma efficaci, ti sorprende in un ristorante elegante, nel quale puoi mangiare bene in una parte di centro storico dove se ne ha bisogno.
LE TAMERICI
Vicolo Scavolino, 79
00187 Roma
Tel. 06 6920 0700
http://www.letamerici.com