Quattro anni fa il trasferimento a Milano (per amore) e da quel giorno il radicale cambio di vita, passando dagli uffici amministrativi del Senato alla sua cucina laboratorio dove ogni giorno sforna dolci e biscotti di ogni tipo: quella di Floriana Baiocchi, titolare de Le Giuggiole di Flo, è una storia di passione di un progetto, quello della prima micro-impresa alimentare di Milano.
La sua storia ha il sapore dell’evasione, di un sogno che si realizza o semplicemente della voglia di reinventarsi completamente dopo anni di burocrazia e di un lavoro d’ufficio importante, gratificante, ma sicuramente poco creativo. “Ho sempre sentito l’esigenza di dare spazio alla mia creatività e al mio spirito imprenditoriale. Ero in perenne lotta con me stessa, fin quando non si sono verificate le occasioni giuste per dire ‘lo faccio!’” – racconta Floriana.
Ma perché concentrarsi proprio su biscotti e tortine? “Certi sapori e profumi fanno parte di me, sono cresciuta con le ciambelline al vino di nonna Clara o il pane cotto nel forno a legna della nostra casa in montagna, i biscotti e le frolle di mia mamma Anna. Tutti ingredienti, nel vero senso della parola, della mia infanzia. E proprio da bambina sognavo di impastare, infornare e fare i miei biscotti e magari di venderli in un posto tutto mio. All’inizio erano sogni che mi hanno accompagnata per anni, poi la passione ha preso il sopravvento ed eccomi qui, prima micro-impresa alimentare di Milano”.
Floriana ha, dunque, trasformato la sua passione, fatta di biscotti e tortine, in un lavoro, grazie ad una importante dose di volontà, forza d’animo e coraggio, non solo per avventurarsi in questa nuova vita da “fornaia”, ma soprattutto per muoversi nella giungla burocratica che regolamenta la categoria della microimpresa. Come scritto la scorsa settimana (qui l’articolo), esistono decreti e regolamenti europei poco conosciuti in Italia e mai applicati prima del 2014: “Cercando on line ho scoperto che la legge mi consentiva di allestire un’attività produttiva in casa – racconta – ma quando mi recavo in Comune o in Regione a chiedere informazioni, nessuno sapeva darmi risposte; a quel punto ho deciso di muovermi in autonomia, con l’aiuto dell’associazione Cucina Nostra, dedicata a queste realtà e fondata dalla prima micro-imprenditrice in Italia”. Dopo aver raccolto tutta la documentazione richiesta (partita iva, Hccp, iscrizione alla camera di commercio, la SCIA per la vendita) ed averla presentata al Comune di Milano, ha dovuto spiegare agli impiegati cosa fosse una microimpresa domestica, che nella sostanza è un’impresa a tutti gli effetti ma che sfrutta la cucina di casa.
Dopo numerosi corsi di pasticceria, dopo aver attrezzato ad hoc la sua cucina, a marzo 2018 è nata ufficialmente Le Giuggiole di Flo, un nome che si porta dietro da bambina e che richiama un frutto poco conosciuto, difficile da trovare, per questo molto pregiato, proprio come lo sono le cose fatte a mano. Le Giuggiole di Flo, secondo il comune del capoluogo lombardo, è la prima microimpresa domestica della città: qui ogni giorno Floriana sforna dolci tradizionali o preparati con farine alternative, sempre freschi, con uno sguardo attento al gusto contemporaneo e alle intolleranze alimentari. Oltre ai biscotti classici la sue proposte alternative sono i biscotti “Buono con tutti” vegani e gluten free, Le “ciambrodelline”, ciambelline con il brodo di giuggiole, la torta senza latte cioccolato e nocciole delle Langhe, il plumcake zucchine e cioccolato o i dolcetti piselli e mela verde pensati per far mangiare le fibre ai bambini. Tutti gli ingredienti sono semplici, ma ricercati e combinati in modo creativo, grazie a una continua sperimentazione e studio.
“Scelgo accuratamente i fornitori per assicurarmi materie prime di qualità. Mi piace andare ogni mattina al mercato e selezionare di persona gli ingredienti più freschi, biologici o a km0, proprio come se dovessi preparare i miei dolci per me o per le persone che amo. Ogni mia creazione è ricca di colori e di emozioni, ma anche di energia e determinazione, la stessa che mi piacerebbe trasmettere a tutti i sognatori come me, per ricordare loro che non è mai troppo tardi per inseguire un sogno ma anche per realizzarlo”.