Istanbul è l’unica città al mondo che si estende tra due continenti: Europa e Asia. Questo dualismo la rende affascinante agli occhi di chi, a poche ore di aereo dall’Italia, sembra essere atterrato dall’altra parte del mondo. Una città dalle tradizioni millenarie, piena di vita, colori e sapori.
Una panoramica sulla città
Le città della Turchia che ad oggi vengono scelte maggiormente dai turisti sono la Capadocia: regione dai paesaggi surreali famosa in tutto il mondo per i tour in mongolfiere e appunto, Istanbul. La città si estende lungo le sponde del Bosforo, lo stretto che unisce il Mar Nero al Mar di Marmana. Qui partono centinaia di vaporetti al giorno che organizzano visite lungo lo stretto e il Corno D’oro, la manica che divide il centro storico di Istanbul dalla zona contemporanea della città: Galata e Sultanameth. I due quartieri più scelti dai turisti per visitare la città.
Quartiere Sultanameth
Non solo quindi Istanbul è divisa tra Oriente e Occidente, ma a sua volta è divisa, un po’ come tutte le città, tra la parte antica e quella moderna. La particolarità però, è che qui la differenza si percepisce netta. La zona di Sultanameth è il centro della cronologia storica di Istanbul, dove ci sono le moschee più importanti come la Moschea Blu e Santa Sofia, entrambe di una maestosità e bellezza disarmante. Per raccontare la storia di queste due moschee bisogna ripercorrere la storia fino all’epoca bizantina, e anche qui, il contrasto tra fuori e dentro è immenso. Soprattutto per quanto riguarda Santa Sofia, che al suo interno custodisce affreschi, dischi calligrafici e cupole mozzafiato e che difficilmente si cancellano dalla memoria. Sempre nella zona delle moschee si estende il Gran Bazar, il mercato più grande della città e che forse oggi è la seconda attrazione più importante della città (per chi ama lo shopping). Non è difficile infatti imbattersi in migliaia di turisti che attraversano il mercato con valige vuote, pronti a riempirle con le più variegate merci: vestiti, borse, scarpe e gioielli. E non è altrettanto difficile credere che c’è chi trascorre giornate intere dentro al bazar, che conta oltre 3.600 negozi, distribuiti in 64 vie, mentre le porte d’accesso sono 22. La probabilità di perdersi dunque, è alta.
Quartiere Galata
Il quartiere Galata è situato sulla sponda nord del Corno d’Oro e ha costituito per secoli il fulcro commerciale e finanziario dell’Impero Ottomano. Oggi è famosa per la torre di Galata che con i suoi 67 metri domina il panorama della città e offre una vista mozzafiato su Istanbul. La zona più moderna del quartiere è quella di GalataPort, il primo terminal sotterraneo per navi da crociera al mondo. Con un sistema di portelli hi-tech, si gestisce sotto il livello del mare tutto il traffico passeggeri e l’area doganale, lasciando libero il waterfront, lungo cui corre la splendida passeggiata. Per entrare da strada è necessario passare per i metal detector (la sicurezza per la città è aumentata notevolmente negli anni). Il lungo porto è costeggiato da moltissimi negozi, sia al chiuso che all’aperto, tanto che appena entrati sembra di essere in un centro commerciale. Andando avanti però si fa strada un panorama meraviglioso, che se si ha la fortuna di goderlo di sera è un’esperienza unica. Tutte le moschee e gli edifici più importanti della città, compresi i ponti, sono illuminati e il gioco di luci che riflettono sul mare è affascinante.
Delizie dalla Turchia – Cosa si mangia ad Istanbul
A chi è in grado di abbandonare i sapori a cui è abituato e per chi ama le spezie (specialmente il cumino) la cucina turca è perfetta.
Il kebab è il piatto mediorientale più conosciuto e consumato in Italia., soprattutto il Döner Kebab. Noi lo conosciamo come street food, e siamo soliti mangiarlo quando non ci va di cucinare o per pranzare al volo. In Turchia invece, insieme all’Adana Kebab è il cibo più consumato. Strati di carne di agnello, manzo o pollo ruotano lentamente su uno spiedo verticale. Una volta cotti, vengono tagliati in fette sottili e serviti con verdure e condimenti come yogurt o tahini. Il tutto viene arrotolato nella Pita araba. È abitudine consumarlo anche al piatto e ne esistono innumerevoli versioni. Un altro cibo veloce è la Pida, ovvero la pizza turca a forma di barchetta farcita con carne, verdure e spezie in quantità. La versione vegetariana che va per la maggiore è quella spinaci e feta. Sempre da selezionare come fast food: Misir e Simit. Il primo è una sorta di bagel ricoperto da semi di sesamo e i Simit sono pannocchie arrostite o bollite che vengono vendute direttamente dai carretti per strada.
È necessario, se non d’obbligo, prendersi del tempo per assaggiare tutti i dolci che Istanbul ha da offrire, poiché sono probabilmente il motivo per il quale si tornerà una seconda volta. Il Baklava è il dolce turco forse più famoso, non solo nella cucina turca ma in tutto il Medio Oriente. A molti potrà sembrare troppo dolce, ed effettivamente lo è. A base di pasta fillo, noci, pistacchi e miele (ingrediente cardine nei dolci turchi). I Lokum, conosciuti come Turkish Delight sono dolci composti da zucchero aromatizzato all’acqua di rose, limone, pistacchi, mandorla, cannella e menta. Hanno una consistenza gelatinosa ed è facile che vi vengano offerti a fine pasto, nei negozi, negli hotel o prima di entrare nelle Moschee per “addolcire” le preghiere. I dolci vengono serviti sempre con il tè turco, ma mai con latte o limone, bensì con cubetti di zucchero, con foglie di menta o alla mela (quest’ultimo è quasi sempre già zuccherato). Viene portato su vassoietti d’argento in bicchierini a forma di tulipano. Anche il caffè ha tutta una sua tradizione e preparazione: l’acqua viene portata a ebollizione in un bricco dalla forma allungata, noto in turco come “cezve”. Successivamente, si aggiunge il caffè macinato finemente, lasciandolo decantare in modo che il fondo si depositi. Anch’esso viene considerato un vero e proprio rito.
La città di Istanbul è ben servita dai mezzi di trasporto, notevolmente migliorati negli ultimi anni. Considerando l’enorme problema del traffico in città e che autobus, metropolitane e tram coprono il 95% di Istanbul. Oltretutto muoversi a piedi è sempre consigliato per godere del vero “mood” della città, ma ci si potrebbe avvilire per le tantissime salite e discese che si incontreranno. L’unica certezza è che in qualsiasi orario e zona ci si trovi, non ci si sentirà mai soli, metaforicamente e fisicamente, considerando i 15 milioni di abitanti.