IllyCaffè diventa la prima azienda italiana del caffè con certificazione assegnata per rispetto alti standard di performance sociale e ambientale
“Illycaffè ha intrapreso la strada della sostenibilità tantissimo tempo fa. Essa fa parte del Dna dell’azienda da sempre. Ernesto Illy diceva che quando fai un prodotto di elevata qualità non esiste qualità se questa non è anche sostenibile”. Così Massimiliano Pogliani, amministratore delegato di IllyCaffè, ha raccontato all’Adnkronos il percorso che ha portato l’azienda a ottenere la certificazione B Corp, assegnata alle organizzazioni che s’ impegnano a rispettare i più alti standard di performance sociale e ambientale.
“Abbiamo fatto la scelta di intraprendere questo percorso già due anni fa quando abbiamo cominciato ad introdurre nel nostro statuto il fatto di essere società Benefit. Da lì è cominciato il percorso di certificazione nel quale ogni singolo aspetto non va solo comunicato ma viene poi valutato e misurato, dà luogo ad un punteggio finale che deve raggiungere un minimo per poter accedere alla certificazione B Corp. E’ il coronamento di un cammino che parte dalla storia e dall’heritage dell’azienda”. Dunque, una scelta di continuità.
L’impegno per la sostenibilità fa parte del nostro Dna
L’etica e la sostenibilità sono parte del Dna di Illycaffè che fin dalla sua creazione si è posta l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone. Nel 2019 ha rafforzato il suo impegno di stakeholder company, adottando lo status di Società Benefit e confermando la scelta di continuare a crescere operando in modo sostenibile per le comunità con le quali interagisce, inserendo l’impegno all’interno del proprio statuto societario.
Essere sostenibili è una scelta che Illycaffè mette in pratica da sempre lungo tutta la filiera, confermando la volontà di crescere operando in modo responsabile, trasparente e sostenibile per le comunità con le quali interagisce.
La filiera sostenibile di Illycaffè si basa su un sistema di relazioni dirette con i propri fornitori che si regge su quattro pilastri fondamentali: selezionare e lavorare direttamente con i migliori produttori di Arabica; trasferire loro la conoscenza, formandoli a una produzione di qualità nel rispetto dell’ambiente attraverso l’Università del Caffè e il lavoro quotidiano sul campo con agronomi specializzati; ricompensarli per la qualità prodotta, pagando loro prezzi superiori a quelli di mercato, stimolando il miglioramento continuo e rendendo sostenibile la produzione; creare una comunità di produttori che si incontra virtualmente nella piattaforma a loro dedicata, Circolo Illy.
Sono proprio questi alcuni degli asset principali che hanno motivato il riconoscimento di B Corporation: la catena di fornitura, l’attenzione agli impatti ambientali e la valorizzazione delle risorse. “Ogni giorno ci impegniamo a mettere in pratica i nostri valori e conciliare l’economia con l’etica – ha spiegato Pogliani, – abbiamo intrapreso il percorso di certificazione B Corp a coronamento del nostro impegno a mantenere un impatto positivo sulla società e sul nostro pianeta, affiancandoci a quel network di aziende che, come noi, promuovono un modello di business basato su una strategia orientata alla creazione di valore sostenibile nel lungo termine”.
Ma come si traduce concretamente questo impegno?
“Per illycaffè operare secondo i più alti standard di performance sociale e ambientale vuol dire avere un comportamento che su tutte le aree dell’azienda tenga ben presente questi aspetti”, ha spiegato Pogliani.
Poniamo Attenzione a tutti i livelli: dalla governance alle persone (condizioni economiche, formazione, qualità della vita, pari opportunità), fino alle politiche di fornitura e logistica. Attraverso azioni concrete come “il supporto alle comunità di produttori, per esempio costruendo o contribuendo alla costruzione di scuole o istituti dove possono lasciare i figli quando c’Ë la raccolta del caffè e dove questi ricevono ospitalità, istruzione e assistenza medica”.
A livello di ecosostenibilità, l’attenzione è a “come impattiamo in maniera positiva sull’ambiente: parliamo di efficienza energetica, riduzione dei rifiuti, gestione attenta e razionale dell’acqua sia nelle piantagioni che nello stabilimento” fino allo sviluppo di prodotti che abbiano un ”impatto positivo sui nostro clienti, come le cialde compostabili e le macchine del caffè che riducono il consumo energetico”.
“Sfruttiamo la superficie del tetto del magazzino per il caffè verde con un sistema di pannelli solari per produrre energia elettrica, recuperiamo il calore delle tostatrici per riscaldare l’azienda, tutta l’elettricità che usiamo in illycaffè proviene da fonti rinnovabili. E, nell’alta gastronomia, siamo diventati sponsor insieme alla Guida Michelin della Green Star che viene assegnata ai ristoranti che oltre ad essere di livello si impegnano dal punto di vista della sostenibilità”.
Una direzione oggi ancora più importante dopo le conseguenze dell’emergenza sanitaria. “La pandemia ci ha ulteriormente dimostrato che l’impegno delle aziende nella sostenibilità non è solo importante ma necessario, bisogna essere sostenibili a tutti i costi. Ogni azienda dovrebbe integrare obiettivi di sostenibilità insieme ai propri obiettivi economici e reddituali perché tutti noi dobbiamo avere un impatto positivo sull’ambiente, abbiamo una responsabilità sull’ambiente e sulle persone”.