Il riso è da sempre uno degli alimenti più consumati a livello globale, dall’Asia alle Americhe passando per il nostro continente.
“Se vedi un affamato, non dargli del riso, insegnagli a coltivarlo”. Così Confucio, celebre filosofo cinese vissuto nel VI-V secolo a.C., nel tentativo di designare quale fosse il miglior modo per l’uomo di condurre la propria esistenza, decantava quanto prezioso fosse già all’epoca il riso.
Le varietà di riso
Ancora oggi probabilmente si può associare a tale affermazione una certa verità. Il riso è tra gli alimenti più coltivati sul pianeta, arrivando a sfamare ogni anno miliardi di persone. Ne esistono decine di varietà ed ognuna di queste trova un suo più indicato utilizzo in cucina.
Il riso carnaroli ad esempio è il più indicato per i risotti, il riso vialone nano è adatto a timballi e preparazioni in forno, mentre il riso venere è ottimo per insalate, sushi e condimenti più fantasiosi.
Il basmati, a differenza di questi, può essere considerato più versatile. Può essere impiegato per molteplici preparazioni differenti che permettono a tutti i consumatori di farne uso in maniera creativa.
Il suo aroma delicato infatti, gli permette di adattarsi a un gran numero di condimenti, dai sughi alla carne e al pesce. Il famoso pollo al curry, ad esempio, è spesso accompagnato da riso basmati bianco, come un vero contorno.
Le proprietà del riso basmati
Ma cosa lo rende così adatto ad un’alimentazione sana e bilanciata? Analizziamo con ordine alcune delle sue più importanti proprietà nutrizionali.
Innanzitutto, l’indice glicemico medio-basso, con un valore pari a circa 56-59 punti, molto inferiore rispetto agli standard del comune riso bianco che si assesta sugli 89. È subito evidente dunque, che come alimento può essere estremamente utile negli individui soggetti a diabete o sovrappeso.
Venendo all’apporto calorico, 100 g di riso basmati apportano circa 340 kcal (leggermente oscillabili in base alla varietà) suddivise in 78g di carboidrati, 8g di proteine e appena 0.89 g di grassi.
La cottura
È un alimento che raddoppia le sue dimensioni quando viene cotto. La bollitura infatti permette ai chicchi di aprirsi e di assimilare una quantità di acqua piuttosto importante. Ne deriva una sazietà non indifferente. Per questo molti sportivi, professionisti o amatoriali, ne fanno uso. Il basmati gli permette di assimilare nutrienti importanti, specialmente in termini energetici, ma allo stesso tempo di rimanere sazi, senza doverne mangiare quantità esagerate.
Anche in momenti di diete ipocaloriche, tese al dimagrimento, l’assimilazione di alimenti sazianti come il riso basmati, possono diminuire il senso di fame e conseguentemente rendere meno difficoltosa la dieta.
È inoltre un riso ricchissimo di minerali, tra cui il potassio. Ma è noto anche per l’elevato contenuto di fibre che consentono di facilitare l’equilibrio delle funzioni gastriche e intestinali.
Il punto di vista organolettico
Da un punto di vista organolettico invece, si tratta di un alimento che è consigliabile sciacquare più volte sotto l’acqua fredda prima di cuocerlo. Questo perché essendo il riso basmati ricco di amido, il risciacquo pre-cottura gli permette di eliminare l’amido che si trova in eccesso e quindi di ottenere successivamente dei bei chicchi compatti e divisi tra loro, evitando la sensazione di riso pastoso e stra-cotto.
E voi, come lo cucinate?