Il pranzo di Natale del Buon Ricordo

Nel nostro viaggio tra i Ristoranti del Buon Ricordo non poteva mancare il pranzo di Natale e vi portiamo dunque da una tavola all’altra tra i Ristoranti dell’Associazione e le loro specialità delle feste.

Dice un adagio popolare che non si ingrassa da Natale a Capodanno, ma da Capodanno a Natale. E se le cose stanno così – e, credetemi, stanno proprio così – il periodo delle feste è il momento ideale per “trasgredire” e realizzare voglie e desideri da buongustai. 

Nell’intimità di casa si fa festa con un pranzo straordinario, costituito quest’anno da un raffinato menu di specialità del Buon Ricordo, che rivede i sapori della tradizione senza dimenticarne nessuno.

Anche l’ultimo regalo è ormai nel suo pacchetto. Il clamore delle strade affollate è fuori dalla porta, un po’ come in teatro, si fa silenzio all’improvviso e si accendono le luci. Cucinare adesso non ha il peso della routine, ma è un rito magico, carico d’attesa, una pausa creativa in cui rifugiarsi senza pensare. Così inizia lo spettacolo intimo e suggestivo di una famiglia che fa festa. Mentre si mettono a punto gli ultimi dettagli, dalla cucina arrivano profumi che promettono ogni bene. Al momento di raccogliersi a tavola, fanno il loro ingresso i Cicchetti della Laguna (del Mori Venice Bar di Parigi): golosi assaggi da gustare in maniera informale accompagnati dall’immancabile calice di Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore. Sorprendono per il gustoso accostamento di sapori e traducono in magia il tema dell’antipasto, che merita un posto d’onore nei pranzi delle grandi occasioni. Conclude gli antipasti di mare e di terra nel segno dell’eleganza la Sfogliatina porcini e spinaci (del Ristorante da “Beppe Sello” di Cortina d’Ampezzo) una pietanza che vive della bontà dei suoi pochi ingredienti: la pasta, un burro di malga che si riconosce per intensità e sapore, i funghi porcini delle Dolomiti e gli spinaci spontanei.

I commenti entusiastici ancora si sprecano, quando il sipario si alza su una delizia fuori dal comune interpretata da un ingrediente dalle carni morbide e saporite: il coniglio. Ecco allora arrivare una piccola Insalata di coniglio, verdure dell’orto, maionese e uovo di quaglia (dell’Osteria La Fefa di Finale Emilia), decorata con dei benauguranti chicchi di melograno.

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Grandi sapori Grandi sapori d’inverno per il primo piatto di Tortelli all’anatra al profumo d’ arancio (del Ristorante Il Battibecco di Impruneta), preparato con una sfoglia di pasta all’uovo, un ripieno di ricotta insaporita da sapore deciso dell’anatra ingentilita dall’aroma agrodolce degli agrumi e conditi con burro fuso appena colorito con listerelle di buccia d’arancia saltate nello stesso condimento. Un’idea insolita che, pur utilizzando gli ingredienti della tradizione, rivede la pasta ripiena in brodo di Natale in chiave asciutta. I ragazzi ormai fanno a gara per indovinare il contenuto dei pacchetti (mai aprirli prima di pranzo…) e tra domande pressanti, risate e risposte vaghe, entra in scena un’insuperabile Suprema di cappone di Giuseppe Verdi (del Ristorante Al Cavallino Bianco di Polesine Parmense), specialità della cucina francese scoperta dal famoso compositore alla tavola dei grandi alberghi e riproposta nelle grandi occasioni anche a Villa Sant’Agata, sua storica residenza. Grande protagonista il cappone, il meglio in quanto a carne bianca, onorato in questo periodo dal tartufo bianco e nobilitato dall’aggiunta di un bicchiere di Champagne nel sugo di cottura.

L’uva, i mandarini e le noci anticipano di poco il momento del dessert. Veramente un gran finale, che si traduce n

L’uva, i mandarini e le noci anticipano di poco il momento del dessert. Veramente un gran finale, che si traduce nell’irrinunciabile fetta di panettone innaffiata da un’euforica serie di brindisi e poi i Bignè al cioccolato fondente con salsa mou e cialda alle mandorle (del Ristorante Motto del Gallo di Taverne di Lugano) ideali anche per una merenda di auguri con i nonni o gli amici. E se è vero che a Natale siamo tutti più buoni, lasciate che il dessert e l’apertura dei regali coincidano in un unico momento di felice entropia dove nastri, sorprese, golosità e bicchieri tintinnanti creino quell’allegro scompiglio che è poi l’anima vera di una festa.

Buon Natale a tutti!