Siamo stati da Il Marchese a Roma, un salotto enogastronomico che si raggiunge con facilità, passeggiando sotto i secolari platani che costeggiano il Tevere. E abbiamo scoperto un luogo raffinato ma dal respiro verace come la cucina della tradizione romana proposta dal giovane Daniele Roppo, Executive Chef che quotidianamente si sporca le mani con la cucina de fu dei nostri antenati. Vi raccontiamo tutto qui!
Si può pasteggiare degustando amari? La scommessa non è certo di facile realizzazione ma c’è chi l’ha vinta a man bassa, dimostrando prospettiche visioni enogastronomiche e proponendo qualcosa di nuovo, capace di incuriosire i palati più raffinati e soddisfare quelli più inclini alla tradizione. Le sapidità di un padellino di carbonara o di una polpetta di bollito, possono così essere esaltate da quel gusto amaro che potrebbe non convincerci a primo acchito, ma che è pronto a strabiliare le nostre papille con una nuova narrazione in tavola, quella de Il Marchese, il primo Amaro Bar d’Europa nato a Roma e ormai di casa anche a Milano.
Tra le due città infatti, campeggia l’insegna che accende la tradizione enogastronomia capitolina, quella de Il Marchese e il Carbonaro, in cui risplendono il fascino della nobiltà così come il sentimento di veracità del popolo. Un ristorante cosmopolita, che è stato in grado di conquistare la first lady Jill Biden durante il G20 nella Città Eterna, così come la première dame Brigitte Macron, rapita dall’eleganza e dalla bellezza del luogo, oltre che dal gusto di piatti calibrati ma dal piglio sempre deciso.
Un ristorante in cui il tempo sembra fermarsi e donarsi ai commensali con tutto quello spirito capitolino fatto di gusto, solarità e accoglienza che solo Roma sa offrire. Un luogo che si è fatto pensiero, concetto fondante dei due soci, Davide Solari e Lorenzo Renzi, che propongono agli avventori un’anima sincera e vitale, espressione tangibile della città in cui è sorto. Ma anche una vocazione verso l’internazionalità per una pausa dal dinamismo e dalla frenesia di città come Milano, dove Il Marchese ha aperto la sua seconda casa.
Il Marchese del Grillo in tavola
Un nome simbolo della storia del cinema e della capitale, tratto da quell’iconico Marchese del Grillo, nobile di certo, ma sempre avvezzo all’ironia e con lo sguardo rivolto al popolo. Un salotto enogastronomico che si raggiunge con facilità, passeggiando sotto i secolari platani che costeggiano il Tevere, fino all’Altare della Pace di Augusto, che ci conduce all’interno della Roma papalina. Lì, la scoperta di un luogo raffinato ma dal respiro verace come la cucina della tradizione romana proposta dal giovane Daniele Roppo, Executive Chef che quotidianamente si sporca le mani con la cucina de fu dei nostri antenati.
Il Marchese è il primo Amaro Bar d’Europa
E proprio tra le rifinite sedute e i muri decorati, la fiamma sacra dell’arte miscelatoria divampa offrendosi agli avventori con una carta senza eguali nel Belpaese. Si perché dal Marchese, l’amaro non è mai stato così dolce, complice la sapiente esperienza del bar manager Fabrizio Valeriani, che ha preso le redini del primo Amaro Bar d’Europa, con oltre 600 etichette italiane, tutte disponibili alla creazione di nuove tendenze e dimostrazioni pratiche di come l’amaro non sia solo un momento di fine pasto. Una fucina che produce cocktail e drink d’eccezione, pronti ad accompagnare i piatti di Chef Roppo in perfetta sincronia organolettica, come ben dimostrano le sei varianti di Americano che accolgono i commensali in prima battuta. Un modo per farsi ispirare ed essere disponibili a quel gioco di gusto e sapori che Valeriani ha concertato per i suoi ospiti.
La novità meneghina
Ad un anno di distanza dall’apertura milanese in via dei Bossi, c’è una novità che dall’autunno 2023 accoglie gli avventori della metropoli lombarda, pronti a godere del “Ristorante nel Ristorante”, uno spazio privato per vivere una serata esclusiva a base di cucina romana e con amaro bar dedicato, rigorosamente all’ombra della “Madunina”.
Il Marchese Milano, salotto enogastronomico urbano sempre guidato dalla coppia Solari e Renzi, festeggia così il suo primo anno di attività, inaugurando un nuovo curatissimo spazio che viene riservato per un massimo di 14 commensali e che, è già noto come Sala Bossi, in cui chef e barman sono a completa disposizione dei clienti per tutta la serata.
La degustazione per Radio Food da Il Marchese
Siamo partiti con un Americano numero 1 (l’inaspettato dolce della pera e la cannella sorprendono al primo assaggio). Il primo step verso la felicità e verso quell’educazione del palato al gusto interessante dell’amaro che, una boccata dopo l’altra, si fa sempre più piacevole. Da contralto gli hanno fatto le crocchette di baccalà mantecato servite su crema di ceci, patate e rosmarino, come la battuta di manzo con zabaione e acciuga, la cui sapidità rinnova l’eco del drink esaltandone l’essenza.
Il bartender dalla sapienza sopraffina, il buon Valeriani, ci ha poi introdotti al twist sul classico, l’Americano numero 2, con base vermouth e dai sentori agrumati, a cui ha fatto da scenografia di sapori la polpetta con il bollito della nonna, rigorosamente con generosa salsa verde. Si è poi passati al Paloma, Mescal e Tequila, con lo sciroppo di rosmarino che vince insieme all’Amaro Fragrante del Nord Italia, realizzato però con limoni, erbe e sciroppo d’agave della costiera amalfitana. Il tutto con un buon risotto giallo omaggio milanese alla Roma del Marchese, servito con coda in bianco sfilacciata. Giro di Gin Fizz e San Pietro Fizz per concludere in bellezza sul tris di dessert che non lasciano scampo: tiramisù, mont blanc e tripudio di cioccolato sotto forma di mattonella, per continuare a erigere il muro del piacere. Il nostro. Assolutamente da provare e facendolo, affidandosi a chi ha cuore un progetto unico nel suo genere, capace di farci sentire fuori dal mondo pur essendone il centro perfetto.