L’autunno è il periodo delle castagne. La ricetta più richiesta, golosa e semplice da poter fare con questo frutto è il Castagnaccio.
L’autunno è il periodo delle castagne. Il periodo migliore per le castagne è da inizio ottobre a inizio dicembre. Novembre rappresenta il momento di massimo splendore per questo frutto dato che è possibile trovare sia i castagni coltivati che le castagne vere e proprie, i frutti dell’albero selvatico. Le castagne sono ricche di acqua, ma anche di sali minerali e vitamine. Dalla macinatura delle castagne secche si ricava una farina, questa ha un sapore dolce, che la rende molto ricercata nel comparto dolciario e della panificazione, e con essa si possono realizzare diverse ricette, fra queste il Castagnaccio.
Il Castagnaccio
Il Castagnaccio è semplice da fare, simbolo dell’autunno e della cucina tradizionale del nostro paese. È un piatto povero di origine contadina dato che le castagne sono diffuse nelle campagne, sono poco costose e nutrienti. Il Castagnaccio è una torta, salata o dolce, composta da farina di castagne ed insaporita a seconda degli usi locali. Infatti, è apprezzato soprattutto nelle zone appenniniche in particolare in Toscana, Emilia-Romagna, Liguria, Piemonte, Lazio e Calabria (dove prende il nome di “pani i castagna”). Le varianti locali presentano delle differenze relative all’aggiunta di altri ingredienti.
La storia del Castagnaccio
Il Castagnaccio è un dolce rustico ed è conosciuto e si è diffuso nelle campagne toscane del Cinquecento. Nasce come piatto povero, come pane dei poveri, perché grazie alla presenza delle castagne, ricche di amido ed energetiche e sazianti, era un ottimo sostituto del pane tradizionale. Quindi, con ingredienti semplici come farina di castagne, acqua, olio e rosmarino, si otteneva un pane nutriente. Successivamente, per rendere più gustosa la pietanza furono inseriti ingredienti come uvette, pinoli e miele o zucchero.
La ricetta originale del Castagnaccio
La ricetta contemporanea più diffusa del Castagnaccio è tipica della tradizione toscana conosciuta anche col termine di Pattona o Baldino. È semplice da preparare ed ha un sapore delicato, una consistenza morbida ed umida.
Per preparare un buon Castagnaccio occorrono pochi ingredienti di prima qualità: farina di castagne, acqua, olio di oliva, pinoli, uvetta, noci e qualche rametto di rosmarino.
Ingredienti
- 250g di Farina di castagne
- 20 g di Pinoli
- 20 g di Uvetta
- 400ml di Acqua fredda
- Un pizzico di Sale
- 10g di Gherigli di noce
- 15g di Olio d’oliva
- Rosmarino q.b.
Preparazione
- Fate tostare i pinoli in un padellino antiaderente o in forno.
- Sciacquate l’uvetta sotto l’acqua corrente e riponetela in una ciotola con acqua fredda dove lasciarla in ammollo fino a quando non sarà reidratata.
- Setacciate la farina di castagne in un’altra ciotola e aggiungere l’acqua a filo, mescolando sempre con una frusta a mano per evitare la formazione di grumi.
- Aggiungere il sale, l’olio e se necessario altra acqua. L’impasto dovrà essere liscio e omogeneo.
- Strizzate e asciugate l’uvetta, poi aggiungetela al composto e aggiungete i pinoli tostati.
- Ungete una teglia bassa con dell’olio e versate l’impasto, livellatelo con una spatola.
- Decorate la superficie con gherigli di noce, pinoli e rosmarino e versate un filo d’olio.
- Infornate a 180°C in forno preriscaldato ventilato per 40 minuti o fino a quando si saranno formate delle leggere crepe sulla superficie.
- Sfornate il Castagnaccio e servitelo solo una volta raffreddato.
Consigli
- La farina di castagne è già dolce di suo, quindi non è necessario aggiungere zucchero all’impasto. Potete, eventualmente, spolverizzarlo con lo zucchero a velo se lo preferite più dolce.
- Potete conservarlo a temperatura ambiente per circa 3 giorni. Più passano i giorni più risulta buono ed i profumi si impregnano.
- Il Castagnaccio si abbina molto bene ad un vino dolce ma dal gusto deciso, perfetto il Vin Santo.