Lo scorso 7 febbraio ha inaugurato Huobi Mercato Orientale. Un evento all’insegna della convivialità, dell’abbondanza e della multiculturalità: tavole da far invidia ai più pomposi matrimoni del sud Italia, colme di portate tipiche delle diverse cucine asiatiche. Proprio questo è l’obiettivo del locale, quello di fondare una città asiatica multietnica nella zona di Porto Fluviale, poco fuori il centro di Roma.
Come hanno fatto? Il gioco ruota tutto intorno al concetto di mercato, un’ ambientazione che il ristorante ricrea abbastanza fedelmente. La struttura, infatti, si estende per circa 800 metri quadrati nei quali si trovano vari banchi e cucine dedicati a un paese o una preparazione in particolare. Ampi spazi per poter passeggiare e curiosare tra le varie zone senza disturbare i circa 300 coperti. La suggestione orientale è accentuata dalle pareti con decorazioni floreali e dai vari oggetti di uso quotidiano collegati al mondo della gastronomia e non solo sparsi qua e là per le sale del locale: piatti, ciotole, bacchette, macchinari per la produzione di riso e un enorme baldacchino tipico delle camere da letto cinesi. Il tutto mixato con volte in mattoncini tipiche delle architetture occidentali. Inoltre, è in progettazione l’allestimento di una sezione dedicata all’acquisto di prodotti alimentari e non solo.
L’offerta Gastronomica
L’offerta gastronomica è ampia e spazia, appunto, tra le varie cucine del continente asiatico. Non può mancare una selezione sushi, roll e la tempura mista di gamberi e verdure, accompagnati dalla classica salsa di soia e salsa teriyaki. Il ramen e le zuppe di svariati prodotti sono un rimando alla cultura nipponica e cinese. Non solo Cina e Giappone, che chiaramente sono i protagonisti del menu, ma anche accenni ad altre nazioni. Sono un esempio il manzo stufato alla thailandese o gli involtini di maiale del Vietnam.
Tra le tecniche di cottura ritroviamo il famigerato wok e una selezione di diversi tagli di manzo, anatra e maiale cotti in forni di tradizione mongola: una procedura che ricorda la preparazione sulla griglia proprio perché viene interamente alimentato a carbone. Per quanto riguarda il beverage c’è da segnalare, oltre al sakè, una proposta di tè e infusi (come potevano mancare) di bacche, spezie, fiori e radici preparati in loco.
Intervista a Valentina Weng
Il locale si trova in un complesso in grande fermento, a fianco ha da poco aperto Latta, un cocktail bar e non solo, targato Jerry Thomas. Tutta la zona Ostiense sembra vivere un periodo di prosperità e di crescita. È proprio questo che ha spinto la proprietaria di Huobi Mercato Orientale, Valentina Weng, a puntare su questa struttura. ” La mia idea è che Porto Fluviale diventi una via del gusto, con locali per i giovani e per le famiglie. Inoltre ho notato che le persone qui sono pronte ad accettare una ristorazione diversa dai classici. Il tutto parte da Eataly alla stazione ostiense e prosegue fin qui.”
Certo il momento non è dei migliori visto il terrore che il Coronavirus sta generando; in tutta Italia i numeri della crisi nei ristoranti cinesi e non solo aumentano sempre di più. “Io sono qui da trent’ anni e ho paura come voi italiani. Siamo noi i primi ad essere severi nel proteggere noi stessi, quindi capisco l’allarmismo del momento. Però da ristoratrice devo essere ottimista, anche perchè ormai è stato dimostrato che con il cibo non c’è contagio. Vado avanti lo stesso”