Da Nord a Sud, la grappa come distillato è sempre quello più gettonato e negli ultimi tempi risulta essere molto apprezzato dalla Gen Z (ovvero i nati dal 1997 in poi) ed è ormai virale sui social media.
“Con la grappa è possibile correggere qualsiasi cosa, anche la tristezza” sono le parole dello scrittore Fabrizio Caramagna che mettono in risalto le qualità di questo famoso distillato, nato inizialmente come medicinale per le sue proprietà antinfiammatorie, da come si può evincere dal “De Conficienda Aqua Vitae” redatto dal medico Michele Savonarola da Padova nel XV secolo. Successivamente la grappa si diffonde tra la popolazione povera dei contadini piemontesi, veneti e trentini, infatti le bucce degli acini d’uva impiegate erano lo scarto della distillazione del vino. Il suo gusto forte e bruciante è stato decisivo durante la Prima Guerra mondiale per dare un aiuto gli alpini che bevevano questo distillato per sopportare la vita di trincea. Ma la svolta decisiva avviene dal secondo dopoguerra, la grappa per la prima volta è associata al tempo libero anche tra le classi più agiate.
La grappa e la generazione Z
Attualmente il famoso distillato sta avendo sempre più successo anche tra i giovanissimi. Da un recente report di AssoDistil, viene consumata dal 30% degli italiani tra i 18 e i 65 anni, soprattutto al di fuori delle mura domestiche (37%) e i più giovani costituiscono il 43% dei consumatori “away from home”. Analizzando anche un’indagine del 2021 a cura di Nomisma, società di consulenza indipendente per studi settoriali e territoriali, emerge che, sono soprattutto i giovani a rappresentare il 35% dei soggetti interessati nel provare nuovi cocktail a base di grappa. Infine, il 9% dei consumatori ha acquistato grappa online con valori superiori tra le generazioni dei Gen Z e Millennials.
Prendendo in considerazione questi dati, è opportuno analizzare anche i vari canali di comunicazione e contenuti digitali. Su Instagram l’hastag #grappa conta quasi 360 mila contenuti pubblicati, segue #grappalovers con quasi 20 mila post. Grazie a queste parole chiave è possibile trovare reels simpatici e divertenti, creati anche da diversi ristoratori con lo scopo di presentare i prodotti abbinandoli ai loro menù, ma troviamo anche tantissime foto e caroselli di appassionati di grappa durante momenti conviviali, dove spiccano i prodotti di Nonino, condivisi da persone provenienti da tutto il mondo, dall’Est Europa fino ad arrivare in Asia. Un’altra piattaforma importante è TikTok, dove in tendenza appaiono brevi video-presentazione della storia della grappa con volti giovani e freschi, con lo scopo di “svecchiare” il distillato rendendolo accessibile a tutti. Tra i produttori che più utilizzano questa strategia di marketing emerge Nonino, con veri e proprio Influencer della grappa e Grappa Poli, distilleria a conduzione familiare nata vicino a Bassano del Grappa, che propone tour e degustazioni guidate nella sua distilleria.
Le regioni italiane amanti della grappa
Dai dati relativi al 2023 messi a disposizione da Google Trends, sul podio in prima posizione troviamo il Trentino Alto-Adige, risultando la regione in cui la parola “grappa” viene cercata più spesso sul noto motore di ricerca. In seconda posizione il Veneto e in terza il Friuli-Venezia Giulia. Ma non solo in Italia, anche all’estero la grappa è molto diffusa e apprezzata, lo conferma anche un approfondimento condotto da Espresso Communication per Mavolo Beverages, realtà di spicco del settore, specializzata nell’importazione e nella distribuzione di champagne, spirits e distillati, dove emerge una crescita di esportazioni del 32% tra il 2019 e il 2022 per un totale di 60 milioni di euro, anche grazie all’interesse dei giovani verso la grappa e il desiderio di darla nuova vita e riportarla in auge.
Ecco la top 10 delle regioni italiane in cui la grappa è maggiormente apprezzata secondo i dati di Google Trends:
- Trentino-Alto Adige
- Veneto
- Friuli-Venezia Giulia
- Valle D’Aosta
- Calabria
- Basilicata
- Lazio
- Lombardia
- Puglia
- Piemonte
Nuovi cocktail e proposte dal mondo della mixology
Il settore della mixology è sempre più in evoluzione e la grappa, oltre a rappresentare la tradizione, viene utilizzata per creare cocktail innovativi e freschi perfetti per la stagione estiva alle porte. Una prova evidente di ciò sono i drinksetter di Anthology by Mavolo, tra cui spiccano Pupilla,una grappa cristallina dal gusto morbido, equilibrato e fragrante, e dal profumo intenso e Baruffa dal colore ambrato e brillate, il gusto persistente e il profumo delicato con sentori di frutta e uva passita. Diversi rappresentanti del settore si stanno cimentando in nuovi abbinamenti e tra i drink proposti spicca il Ciuco, una rivisitazione all’italiana del classico Moscow Mule. In questa versione è la grappa, in sostituzione alla Vodka, a sposare il Ginger Beer. Gli ingredienti principali sono: grappa, ginger beer, succo di limone ed infine foglie di menta o in alternativa fettine di melone per guarnire e dare un aroma più fresco al cocktail. Troviamo poi il Grappa Sour, dove il gusto pungente e deciso del distillato viene sdrammatizzato dalle note fresche e dolceamare del succo di limone e del miele di fior d’arancio. Questi elementi lo rendono il perfetto drink estivo molto piacevole e raffinato. Ottimo anche a fine pasto come digestivo oltre che come cocktail, è il Grappa Negroni un mix perfetto tra tradizione italiana e le nuove tendenze della mixology. Originale ma allo stesso tempo molto semplice e veloce da preparare è il Noninotonic, la versione con la grappa del famoso gintonic. Servirà soltanto aggiungere al distillato, l’acqua tonica una spruzzata di limone e mescolare il tutto, perfetto per un aperitivo o un dopocena.