La Girl dinner è un trend tutto americano che ha invaso Tik Tok e di cui abbiamo parlato la scorsa settimana. E in Italia, dove è fortemente radicata la cultura del buon cibo, la “girl dinner” esiste? Abbiamo fatto qualche domanda a donne e ragazze appassionate di food (e anche a qualche esperta del settore) per capire come viene interpretato il concetto di Girl dinner in Italia. Siete curiosi? Leggete l’articolo completo.
Su Tik Tok è ormai famoso il trend della Girl dinner, lanciato dalle giovani americane (Leggi l’articolo qui) Come si comportano invece le ragazze italiane quando hanno poca voglia e poco tempo di cucinare? Viviamo in un Paese dove la cultura del buon cibo non conosce età, quindi è interessante capire come viene interpretato il concetto di Girl dinner nel Bel Paese. Per scoprirlo abbiamo innanzitutto osservato lo sviluppo del trend su Tik Tok Italia, e poi abbiamo fatto qualche domanda a giovani donne e ragazze appassionate di cibo e cucina e anche a qualche esperta del mondo food.
La Girl dinner made in Italy
Se vi state chiedendo cosa mangia una ragazza italiana quando non ha troppa voglia di cucinare o poco tempo a disposizione, basta digitare “Girl dinner Italia” su Tik Tok per trovare qualche risposta alla vostra domanda. Ma cos’ha di diverso la Girl dinner italiana rispetto a quella americana? Beh per certi versi è assolutamente differente. Quello che appare evidente è che non si può rinunciare ai cibi che fanno parte della tradizione italiana. Per le ragazze nate nel Bel Paese, la girl dinner perfetta è semplicemente un po’ di pane con il sugo fatto in casa, oppure un aperitivo con Spritz e caffè da consumare in un luogo suggestivo.
Molte volte la scelta ricade anche su alimenti confezionati o cibi tipici dei Paesi esteri che fanno gola a molti, veloci da preparare e da consumare come ad esempio i noodles in scatola, pronti in due minuti al microonde. Molto spesso però è difficile rinunciare al gusto che solo i cibi della tradizione italiana sanno dare.
Il sondaggio Radio-Food
Non contenti della semplice visione di storie social, abbiamo fatto un sondaggio tutto al femminile, toccando un po’ tutte le età, per provare a costruire un modello “ideale” di Girl dinner made in Italy.
Pane e pizza vincono su tutto, comfort food per eccellenza sono anche i due alimenti più facili da reperire per cene frugali, ma con gusto. E un buon bicchiere di vino pare sia un elemento variabile, ma quasi sempre presente. Come fa Anna, giovane lavoratrice di 30 anni: “Quando ho voglia di una cena veloce mangio una bruschetta con pomodori freschi, olio e basilico, un po’ di olive e formaggio, il tutto accompagnato da un buon vino” o Giulia, studentessa ventenne che opta invece per una pizza da mangiare davanti a un film o una serie tv.
Ma c’è anche la versione girl dinner creativa, agli antipodi delle tristi cene arrangiate delle americane, come quella di Ginevra, studentessa di Roma, che ci dice: “A volte apro semplicemente il frigo e improvviso una ricetta svuota frigo oppure preparo una bella insalatona, veloce e poco impegnativa”.
C’è anche chi sceglie la strada più semplice, come Elisabetta, studentessa fuorisede che studia a Roma, che ammette: “Se non voglio cucinare chiamo un’amica e le propongo una cena fuori, così approfitto per staccare e mangiare in compagnia”.
E chi invece con il food ci lavora? Chi si trova spesso a mangiare al ristorante o provare nuovi locali e menù per professione cosa preferisce mangiare quando rimane a casa? Si butta su cose semplici ma gustose, predilige qualcosa di light o se non ha voglia di cucinare o con i fornelli ci litiga punta alla delivery?
Tra le donne del food c’è chi non mangia e basta, ma pratica anche sport e segue una sua dieta personale, come l’ideatrice e conduttrice del podcast Foodzilla Lorenza Fumelli, che non improvvisa, non cede a tentazioni e non rinuncia (stoicamente) al suo pasto equilibrato con riso, verdure, pesce e carne. “E – aggiunge – quando proprio non mi va di cucinare preferisco optare per un’insalata con del tacchino arrosto preso al banco dell’alimentari. Triste quanto basta”.
Di altra scuola la giornalista di Gusto Giulia Mancini che ci confessa: “La voglia di mangiare cose buone, purtroppo per la mia bilancia, non manca mai. Ma capitano anche quei giorni in cui non ho voglia di cucinare e li affronto seguendo l’onda dell’umore e della stagione: se la mente è indaffarata, più del corpo, un ‘posto amico’ è sempre la soluzione, luogo dove so già cosa aspettarmi e lascio che a scegliere il vino da versare nel bicchiere sia l’oste che conosce i miei gusti. Se è stanchezza fisica uscire, o restare fuori, per andare a cena richiederebbe un ulteriore sforzo: e allora casa. L’estate per me è pomodori, frisella o insalata greca, con i primi freddi arrivano curry di legumi e piatti speziati e piccanti. Ma più di tutto c’è un piatto, se così vogliamo chiamarlo, che mi libera dal pensiero e dalle incombenze della cucina cucinata, proiettandomi nel piacere del piatto preparato con poca fatica e massima resa: fetta di pane che dal congelatore passa direttamente sulla griglia e, una volta ben calda, viene cosparsa da un’abbondante cucchiaiata di ‘nduja”.
Sulla scia delle girl dinner classiche, quelle da ragazza svogliata e poca affine con i fornelli, ma buon palato è la blogger Elisabetta Rubino, meglio conosciuta come Polpetta sui Tacchi: “Quando non ho voglia di cucinare la mia principale attività è scaldare al microonde pietanze precotte come hamburger vegani e bastoncini di merluzzo. Ma sono molto brava anche ad aprire le confezioni di busta dell’insalata, rapide veloci e soprattutto leggere. Insalata, tonno, pomodori e mozzarelle di bufala sono la mia passione. E poi c’è il santo take away che viene spesso in mio aiuto: pollo arrosto al primo posto!”
E la girl dinner della nostra direttrice, Giusy Ferraina, come sarà? “Mi piace cucinare, anche cose semplici, light e veloci e soprattutto da buona sportiva sto attenta a ciò che mangio. Ho una predilezione per le verdure e amo combinare gli ingredienti per dare vita a insalate e piatti unici. Una buona fetta di pane è quella cosa che mi rende felice: calda con un filo d’olio, con del pomodoro o con un po’ di nduja è il top”.
Girl dinner sì, ma con gusto
Da quanto letto la Girl dinner italiana è completamente diversa da quella americana, sicuramente più colorata e più saporita. Una delle tante particolarità della cucina italiana è che con pochi ingredienti genuini si può preparare una cena veloce e gustosa. Non a caso, i piatti più buoni sono anche quelli più semplici, pensiamo ad esempio alla pasta al pomodoro, alle bruschette o alla panzanella. Forse è per questo che qui in Italia non è così complicato preparare una cena veloce e anche buona, che possa rappresentare una vera coccola dopo una giornata lunga e faticosa.
Se invece non si ha proprio voglia di entrare in cucina, le alternative sono due: mangiare fuori in compagnia oppure ordinare cibo da asporto e concedersi in questo caso qualche sfizio, o perché no prediligere sapori esotici o etnici come sushi, cucina greca, cinese o indiana. L’importante è non rinunciare al gusto.
Altro elemento importante: la salute. Mangiare un pasto veloce non significa necessariamente optare per il junk food, anzi può essere una buona occasione per preparare un’insalatona veloce con gli ingredienti che più ci piacciono, che sia nutriente e benefica per il corpo.
Ed a quanto ci hanno confermato le intervistate non si rinuncia al buon cibo e al gusto, anche quando si tratta di pasti veloci e “senza stress”. Anche questo significa essere italiani.